IL RITORNO DELLA MUNNEZZA? E’ SOLO UNA QUESTIONE DI SOLDI: SPESE ALLE STELLE PER I “VIAGGI” ALL’ESTERO MA C’E’ UN “BUCO” DA 84 MILIONI DI EURO

Carlo Tarallo per Dagospia

La città di Napoli e i comuni della provincia in questi giorni tremano leggendo sui quotidiani locali gli "avvertimenti" che arrivano dalla Sapna, la società provinciale che si occupa dello smaltimento dei rifiuti. "Non ci sono più soldi, abbiamo poche settimane di autonomia": tra qualche giorno, insomma, si fermeranno i "viaggi della munnezza" verso l'Olanda e il sistema sarà vicino al tilt.

L'incubo? Una nuova emergenza. Eppure, stavolta, a differenza di quanto accaduto in passato, il problema non sono le discariche sature, ma la mancanza di fondi. Soldi, soldi, soldi. E una storia che puzza come un sacchetto di spazzatura lasciato a marcire al sole.

50 MILIONI PER SPEDIRE FUORI REGIONE I RIFIUTI
La coppia Giggino & Giggino (il sindaco di Napoli Luigi De Magistris e l'ex presidente della Provincia Luigi Cesaro) promisero: mai più munnezza in strada. Differenziata inchiodata ai minimi storici (a Napoli la percentuale è ancora di poco superiore al 20%)? Eterna carenza strutturale per quel che riguarda gli impianti? Discariche piene, comitati in lotta? Nessun problema: la genialata fu quella di spedire i rifiuti fuori regione o all'estero. Una strategia che fino ad ora, in effetti, ha scongiurato l'emergenza. Ma a quale prezzo?

Nell'ultimo anno per viaggi e viaggetti della munnezza sono stati spesi circa 50 milioni di euro. La spazzatura napoletana infatti viene inviata verso altre regioni italiane e all'estero a prezzi tutt'altro che modici. E non senza alcuni dettagli preoccupanti. Una fonte qualificata rivela un po' di cifre.

NAVI PER L'OLANDA
La spedizione verso i termovalorizzatori olandesi della frazione secca costa 110 euro a tonnellata. Dall'inizio dell'anno dal porto di Napoli sono partite più di 50.000 tonnellate: costo totale, circa 6 milioni di euro.

TRENI PER L'AUSTRIA
Da un paio di settimane la Frazione Umida Tritovagliata viene spedita in Austria con appositi treni. Il prezzo è di 140 euro a tonnellata. Il contratto prevede l'invio di 90.000 tonnellate, il costo sarebbe di circa 12 milioni di euro. Questa modalità di spedizione è estremamente delicata: la Fut, infatti, produce molto percolato e una puzza micidiale. Il treno attraversa il Brennero, entra in Austria, poi passa per la Germania e ritorna in Austria. A Napoli e dintorni c'è chi si chiede se i cassoni di munnezza siano impermeabilizzati quanto basta per evitare una scia di percolato.

PUGLIA E LOMBARDIA
La frazione umida prodotta dalla Campania finisce anche in Puglia e Lombardia, smaltita al costo medio di 140 euro a tonnellata. Da gennaio ad oggi sono state spedite 90.000 tonnellate in Lombardia (spesa totale di 12 milioni) e 140.000 in Puglia (20 milioni).

Dunque, in totale, tra costi effettivamente sostenuti e somme impegnate, la spesa per spedire fuori dalla regione la munnezza campana ammonta a circa 50 milioni di euro. La società provinciale napoletana ora fa sapere di essere rimasta senza un euro in cassa e di non poter più garantire lo smaltimento. Ma chi dovrebbe finanziarla? E qui la storia diventa un giallo.

QUEGLI 84 MILIONI CHE MANCANO ALL'APPELLO
Le società provinciali, infatti, dovrebbero riscuotere dai comuni una quota di circa 145 euro a tonnellata per lo smaltimento. Tra Napoli (40 milioni) e provincia (altri 44) la Sapna dovrebbe poter contare quindi su 84 milioni di "attivo". Ma queste somme sono state riscosse? Sono state per lo meno richieste ai comuni? E se no, per quale motivo? Ah saperlo...

 

 

LUIGI DE MAGISTRIS Monnezza a Napoli da Repubblica it Monnezza a Napoli da Repubblica it monnezza napoliMonnezza a Napoli da Repubblica it RIFIUTI IN TRENO VERSO L'AUSTRIA (DA REPUBBLICA.IT)CARICO DEI CASSONI DI RIFIUTI (DA REPUBBLICA.IT)

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