paola taverna roberta lombardi chiara appendino

POLITICA IN TAVERNA – IL MOVIMENTO 5 STELLE PENSA A CHIARA APPENDINO O PAOLA TAVERNA COME CAPO POLITICO! - ROBERTA LOMBARDI: “NE SAREI SOLO CONTENTA, MA SONO DA SEMPRE PER LA FIGURA COLLEGIALE, LA SEGRETERIA ALLARGATA”. CHE POI È UN MODO PER PLACARE LE CORRENTI E INSIEME FAR FUORI L’UNICO OSTACOLO AL VINCOLO DEL DOPPIO MANDATO: DAVIDE CASALEGGIO....  

 

 

Giuseppe Alberto Falci per il “Corriere della Sera”

roberta lombardi (3)

 

Lei è per una guida politica collegiale, ma se venisse scelta come leader Chiara Appendino o Paola Taverna ne sarebbe «solo contenta». Roberta Lombardi, protagonista fin dalle origini del M5S e tra le donne più ascoltate da Beppe Grillo, indica la rotta che dovrebbe seguire il M5S: «Si deve ripartire da un progetto nuovo dopo undici mesi vissuti pericolosamente».

 

Una donna capo politico?

chiara appendino alessandro di battista 1

«Io sono da sempre per la figura collegiale, la segreteria allargata. Più teste lavorano meglio di una. In questo gruppo la presenza delle donne è fondamentale, non come quota rosa, che francamente non mi interessa, ma come contributo alla crescita del Movimento».

 

Però ora tra di voi impazzano le correnti. Siamo alla resa dei conti?

«Chi ci conosce da tempo, sa che al nostro interno ci sono sempre stati scambi vivaci di idee, ma poi alla fine si è sempre trovata una sintesi».

 

E gli Stati generali?

PAOLA TAVERNA PRIMA DOPO

«Ancora una data non c'è, ma mi auguro si facciano molto presto. Saranno una tappa fondamentale perché dopo tanti mesi di tana libera tutti, io sarei felice che tutte le anime del M5S avessero un posto dove fare sintesi. Fatta questa premessa, le fasi che dobbiamo affrontare sono due».

 

Partiamo dalla prima.

«Finita l'emergenza, proprio per essere all'altezza, occorre definire il nuovo progetto del Movimento che dovrà puntare su obiettivi, regole e organizzazione. Per fare ciò bisogna attivare un percorso diffuso sul territorio e online. Questa fase è fondamentale perché renderà più incisiva l'azione del Movimento all'interno della maggioranza».

GIUSEPPE CONTE INCONTRA BEPPE GRILLO

 

Modificherete il vincolo del doppio mandato?

«Beh, io l'ho sempre detto pubblicamente: le leggi possono essere riviste nel tempo perché il mondo cambia. Però, aggiungo una cosa: si deve scrivere una misura generale che valga sempre e per tutti. Sarebbe sbagliato procedere di deroga in deroga. Detto questo, io personalmente sono contraria».

DAVIDE CASALEGGIO LUIGI DI MAIO VITO CRIMI

 

 Ha ragione Davide Casaleggio contrario alla modifica?

 «Non ha ragione Casaleggio, ma ha ragione il principio per cui siamo nati: non puoi essere ossessionato dal consenso».

 

E la fase due?

ROBERTA LOMBARDI MARCELLO DE VITO VITO CRIMI

«Non c'è solo il piano del Movimento, c'è poi quello del Paese, la situazione dell'Italia dopo l'emergenza Covid. Noi siamo al governo e dobbiamo affrontare la sfida delle sfide, ovvero il Recovery fund».

 

Prima c'è il nodo sul Mes, 36 miliardi senza condizionalità per le spese sanitarie. Rimanete ancorati al no?

luigi di maio vito crimi

«Abbiamo sempre detto che dopo la conquista del Recovery sarebbe stato insensato ricorrere al Mes. Il fondo salva Stati non è un totem, ma è il risultato di una serie di ratifiche che non si possono certo eliminare con una stretta di mano. Adesso sono tutti d'accordo, ma fra cinque anni? Insomma, ragioniamo con un minimo di lungimiranza».

virginia raggi roberta lombardi beppe grillo

 

È necessario un rimpasto?

«Rimpasto perché? Da cittadina non lo capirei».

 

Qualcuno sospetta che dietro il caos delle nomine per le commissioni ci sia la mano del ministro degli Esteri Luigi Di Maio e delle sue truppe.

«Io penso sempre che quando non c'è una leadership forte e riconosciuta, e Vito ( Crimi, ndr ) non ha mai fatto mistero che il suo ruolo era di transizione, ovviamente ogni voce vale, ogni atteggiamento vale. Per questo motivo è importante che si esca da questa fase, per lavorare meglio per il bene del Paese».

BEPPE GRILLO CON ROBERTA LOMBARDI

 

Di Maio indebolisce il governo andando allo scontro con la ministra Lamorgese?

«La posizione di Luigi è ragionevole e non vedo contrasto con quanto la Lamorgese sta facendo con il governo di Tunisi».

 

Giuseppe Conte deve iscriversi al Movimento?

«Conte non ha bisogno di essere tirato per la giacca».

 

Un voto al suo operato.

«Ottimo. Mi sembra una persona assolutamente prudente, ma anche risoluta».

PAOLA TAVERNA BACIA DANILO TONINELLI

 

L'alleanza Pd-M5S: si deve estendere a tutto il territorio?

 «Non a tutti a costi, dico io. Finché andare assieme è utile per i nostri concittadini va bene mettersi insieme. Altrimenti si va separati».

 

virginia raggi roberta lombardi

 In vista delle regionali di settembre è stato un errore non allearsi in alcune regioni, come la Puglia, territorio di provenienza del premier?

«I tentativi fatti prima del Covid, penso a quello maldestro in Umbria, e quelli che sono stati siglati dopo, mi riferisco al caso Liguria, sono figli di questi undici mesi vissuti pericolosamente».

 

Intanto lei da capogruppo M5S nel Lazio collabora con la giunta di Nicola Zingaretti.

davide casaleggio rocco casalino

«Sì, è una legislatura dove si sta lavorando, pur mantenendo la distinzione dei ruoli: noi all'opposizione, il Pd in maggioranza e alla guida della Pisana. La nostra collaborazione sui temi è nata subito. In due anni abbiamo fatto quattro piani di assetto, quattro leggi del Movimento, e abbiamo approvato un ordine del giorno sulla reintroduzione del medico scolastico, già per l'anno 2020-2021».

 

Una curiosità: sente sempre Beppe Grillo?

 «Ogni tanto ci mandiamo dei messaggi affettuosi».

 

 

roberta lombardi contestata al vaffa day gayroberta lombardi (2)

Ultimi Dagoreport

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...