
’GNAZIO COLPISCE ANCORA! – LA RUSSA CAMBIA POSIZIONE SUI CINQUE REFERENDUM DELL’8 E 9 GIUGNO SU CITTADINANZA E LAVORO: “FARO’ PROPAGANDA AFFINCHÉ LA GENTE SE NE STIA A CASA” – SOLO DUE GIORNI PRIMA IL PRESIDENTE DEL SENATO AVEVA DETTO: “PENSO CHE ANDRÒ A VOTARE, CI STO RIFLETTENDO, PERÒ CHI NON VOTA ESERCITA UN SUO DIRITTO DI NON VOTARE” – LE OPPOSIZIONI INSORGONO. CONTE PARLA DI “ESTERNAZIONI HORROR DALLA SECONDA CARICA DELLO STATO”. PER IL PD SI TRATTA DI “PAROLE EVERSIVE...”
Estratto dell’articolo di Tommaso Ciricaco per “la Repubblica”
ignazio la russa giorgia meloni
«Farò propaganda affinché la gente se ne stia a casa», dice Ignazio La Russa, ospite a Firenze della festa della cultura di destra, sprizzante di revanscismo. Il presidente del Senato ce l’ha con i referendum, quelli sul lavoro promossi dalla Cgil e sulla cittadinanza da +Europa.
L’opposizione, che era rimasta spiazzata dall’apertura iniziale del presidente del Senato, che solo tre giorni fa aveva detto «penso di andare a votare », adesso s’indigna. «Esternazioni horror dalla seconda carica dello Stato», si accende il leader del M5S, Giuseppe Conte. «Parole gravissime», per il verde Angelo Bonelli. «Indegne», secondo Riccardo Magi. «Eversive», attacca il dem Arturo Scotto.
referendum su jobs act e cittadinanza
Al Teatro Niccolini, ex teatro “del Cocomero”, il più antico di Firenze, va in scena per tutto il giorno la kermesse di FdI dedicata a cultura e tv: tirate sulla deriva «woke» arginata da Trump, sugli «intellò sinistri» (copyright di Federico Mollicone) che prima del governo Meloni lavoravano solo perché «avevano la tessera del Pd in tasca», come sostiene Arianna Meloni, «la tessera del Pci», riavvolge indietro il nastro il sottosegretario Gianmarco Mazzi. [...]
giorgia meloni e ignazio la russa 25 aprile 2025 altare della patria foto lapresse
Poi al tramonto ecco il La Russa- show, che si mangia il resto. «I referendum? Magari andrò a votare, ma farò propaganda affinché la gente se ne stia a casa». Propaganda, dice proprio così. Naturale che la sortita faccia imbizzarrire le opposizioni. Non perché da La Russa si aspettassero un appoggio ai quesiti di Landini — anzi, a sinistra c’era stupore, fino a ieri, per quell’iniziale spiraglio — ma perché chi parla è appunto la seconda carica dello Stato. Ruolo terzo, anche se l’interessato dal principio l’ha interpretato a modo suo.
La Russa sviluppa il suo ragionamento: «Sui referendum ho detto che ci penso se andare a votare» perché quando mi è stato chiesto «ero al Senato e mi ricordavo di essere il presidente».
RICCARDO MAGI - REFERENDUM CITTADINANZA
Adesso che il podio è diverso, quello di una convention di partito, «continuo a dire che ci penso, però di una cosa sono sicuro: farò propaganda perché la gente se ne stia a casa. Magari poi io andrò a votare». FdI del resto la linea l’ha chiarita domenica scorsa, con un dossier spedito a tutti gli eletti: scegliamo l’astensione, disertiamo le urne.
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La Russa interviene pure sul premierato: «È stato un errore partire dall’elezione diretta del premier e non da quella del presidente della Repubblica. La riforma? Non è ferma, ma non corre». Poi elogia Trump, «un tornado, all’inizio ero neutrale, ma sono diventato trumpiano da quando ho visto le facce della sinistra».
arianna meloni meme by edoardo baraldi
Anche Arianna Meloni spende parole al miele per The Donald : «Stravince alle elezioni. E fa bene a intervenire contro Harvard e woke ». Gran dribbling alle sortite più spigolose e alle spacconate social del tycoon (perfino sul Papa): «Ci ha abituato a modi poco convenzionali ma lasciano il tempo che trovano», sostiene la sorella d’Italia.