rutelli bettini

"NON TORNO IN CAMPO, HO LASCIATO DA PIU’ DI 10 ANNI. IN POLITICA TOCCA A UNA NUOVA GENERAZIONE” – FRANCESCO RUTELLI, CHE OGGI COMPIE 70 ANNI, RISPONDE ALL’APPELLO DI BETTINI E ESCLUDE UN RITORNO SULLA SCENA COME FEDERATORE DEL TERZO POLO: "GOFFREDO FA UN'ANALISI PERFETTA. PER IL CENTROSINISTRA, OCCORRE UN'ALLEANZA SOLIDA TRA PD-SINISTRA, UN ACCORDO LEALE CON CONTE, E UNA RICOSTRUZIONE DELL'AREA RIFORMATRICE. SUL MODELLO DI QUELLA CHE FU LA MARGHERITA…”

Paolo Festuccia per “la Stampa” - Estratti

 

Francesco Rutelli compie proprio oggi gli anni. Come pure la cantante Gianna Nannini. «È mia coetanea».

francesco rutelli goffredo bettini (2)

 

(...)

 

Senta, con l'occasione del compleanno però sono in tanti a cercarla. Soprattutto a sinistra, nell'area della sua amata Margherita. ..

«Sono colpito, e riconoscente, per quanti e quali messaggi sto ricevendo, dopo che il mio amico Goffredo Bettini ha speso in pubblico delle parole generose su di me.

Singolare: anche da persone che votano il centrodestra. Goffredo fa un'analisi perfetta. Per il centrosinistra, occorre un'alleanza solida tra PD-sinistra, un accordo leale con Conte, e una ricostruzione dell'area riformatrice.

 

Sul modello di quella che fu la Margherita, un'esperienza nata e cresciuta nei territori, anche difficili e periferici, con bravi amministratori, con il pensiero e il sostegno di tanti universitari. Dalle chat e dai talk show televisivi, ahimé, nascono leadership effimere».

 

Insomma, ci vorrebbe un ritorno di una Margherita nuova di zecca...

«La riuscita della Margherita fu legata a un'aggregazione paziente. Persone che avevano litigato fino al giorno prima ma accettarono di unirsi per creare qualcosa di più grande. Consideri che, stando ai voti assoluti, con il successo alle Europee il partito democratico ha raccolto praticamente gli stessi voti della Margherita di allora. Il che richiama due cose: c'è un'enormità di popolo che non vota, o non vota più; quello spazio politico non si ricrea con una seduta spiritica».

rutelli bettini

 

Non mi faccia credere che ha abbandonato l'attenzione per la politica, dopo una vita trascorso tutta tra comizi, sezioni e manifestazioni...

«Ho lasciato la politica da più di dieci anni, e mi occupo di cose che amo e penso siano utili, professionali, o di volontariato. Mi impegno molto per la formazione: nell'audiovisivo valorizzo nuovi talenti creativi con Anica Academy e da anni con il festival Videocittà; sui temi della sostenibilità e della transizione green-tech ho creato ESGR per addestrare i nuovi manager; per il servizio civico la nostra Scuola si rivolgerà non solo a studenti romani, ma a giovani di tutta Italia. Non perdo tempo, mi perdoni, con chi vive di post distruttivi o denigratori, schiavo dell'immediatezza».

 

roberto gualtieri francesco rutelli goffredo bettini

Ma sul tema green lei è critico verso le politiche europee.

«È incredibile: il dibattito sembra diviso tra chi nega i cambiamenti climatici e chi butta salsa di pomodoro su quadri del Rinascimento. Mentre la fine della globalizzazione collaborativa ha aperto una stagione di competizioni in cui la Cina ha un'egemonia nel fotovoltaico, le batterie, i veicoli elettrici, i minerali critici, e gli Stati Uniti rispondono con sussidi pluriennali da un trilione e mezzo di dollari per ricostruire filiere produttive strategiche nelle transizioni digitale (inclusa l'Intelligenza Artificiale) e green.

 

L'Europa? Si erge come campione mondiale, ma della iper-regolazione, dei vincoli restrittivi. Il dibattito principale che vediamo è sull'entità delle tariffe contro le auto elettriche cinesi, mentre le nostre fabbriche di pannelli solari chiudono perché sono fuori mercato.

 

È vero che sta per pubblicare un libro sulle città, in cui parla delle metropoli asiatiche e Silicon Valley; ma poi atterra sull'Italia: la passione non si esaurisce...

rutelli giachetti bettini

«Si, uscirà a settembre. Contro l'immobilismo in città e territori. Per rigenerazioni, demolizioni e ricostruzioni; investimenti forti, programmati e spesi bene; nuovi servizi da tecnologie, reti e piattaforme; governo strategico del turismo; territori più verdi al mondo, incluse le risorse idriche; e riscoperta dei fattori umani, inclusa l'integrazione degli immigrati.Non le basta? ».

 

(...)

francesco rutelli (2)

Senta, ma al dunque, lei raccoglierà gli inviti per federare il Terzo Polo come sperano in tanti?

«No. Ringrazio moltissimo. Grazie alla politica ho avuto esperienze formidabili, ho potuto conoscere ogni angolo d'Italia. Sarò sempre al servizio del nostro Paese. Ma in politica tocca a una nuova generazione».

rutelli giachetti e bettini (2)francesco rutelli saluta raffaele ranucciintervento di francesco rutellirutelli giachetti e bettini (1)francesco rutelli (1)MASSIMO DALEMA GOFFREDO BETTINI FRANCESCO RUTELLI

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?