ruth dureghello papa francesco

“LE PAROLE DEL PONTEFICE SONO INSIDIOSE, PERCHÉ LEGITTIMANO UNA PROPAGANDA ANTI-ISRAELIANA CHE HA EFFETTI REALI SULL’AUMENTO DELL’ANTISEMITISMO” - L’ACCUSA DI RUTH DUREGHELLO, EX PRESIDENTE DELLA COMUNITA’ EBRAICA DI ROMA, A PAPA FRANCESCO CHE AVEVA DETTO “SI INDAGHI SE A GAZA E’ GENOCIDIO” – “SONO DELUSA, IL PAPA SA BENE IL SIGNIFICATO DELLE PAROLE ANCHE PERCHÉ NON È LA PRIMA VOLTA CHE LE PRONUNCIA. MI CHIEDO COME MAI TANTA DEBOLEZZA DA PARTE DEL VATICANO VERSO I REGIMI AUTOCRATICI COME RUSSIA, CINA E..."

Da open.online

ruth dureghello foto di bacco

Ruth Dureghello ha guidato la Comunità ebraica di Roma dal 2015 al 2023. Ha incontrato spesso Papa Francesco. Ed è rimasta colpita dal libro sul Giubileo in cui Bergoglio chiede di determinare se a Gaza sia in corso un genocidio.

 

Anzi, «delusa. Il Papa conosce l’effetto delle sue parole, soprattutto se messe per iscritto. La diplomazia vaticana è famosa per la sua cautela, quindi siamo di fronte a una scelta meditata e a una strategia chiara. Mi chiedo come mai tanta debolezza verso i regimi autocratici come Russia, Cina e Iran e così tanta determinazione verso uno Stato più piccolo della Lombardia che è sotto costante attacco dei vicini. L’unico nell’area dove i cristiani hanno eguali diritti e dignità».

 

Il Papa e l’antisemitismo

Dureghello, che parla in un’intervista a La Stampa, aggiunge che le parole del Pontefice «sono insidiose, perché legittimano una propaganda anti-israeliana basata su una campagna d’odio che ha effetti reali sull’aumento dell’antisemitismo». Mentre l’ambasciata di Israele che parla di genocidio è legittimata:

 

netanyahu bergoglio papa francesco

«È la campagna filo-Hamas sul genocidio che ha lo scopo di delegittimare la memoria della Shoah paragonandola a una guerra, che per quanto atroce, come tutte le guerre, è ben lontana dal poter essere definita genocidio secondo le norme internazionali. L’intento di eliminare un popolo, al contrario, è di chi ha messo in campo l’attacco del 7 ottobre, che ricordo non era un semplice attentato, ma una dichiarazione di guerra a cui il giorno successivo si sono aggiunti Hezbollah e Houti con la regia del regime iraniano».

 

 

 

Il significato delle parole

ruth dureghello alla manifestazione della brigata ebraica 25 aprile 2023

E nel colloquio con Luca Monticelli Dureghello rigetta anche la tesi di Edith Bruck, secondo la quale il Papa non si è reso conto della gravità dell’affermazione: «Io penso che per formazione e caratura il Papa sappia bene il significato delle parole anche perché non è la prima volta che le pronuncia.

 

Quando incontrò i famigliari degli ostaggi organizzò subito dopo un incontro con i parenti dei detenuti palestinesi e nell’incontro privato emerse che utilizzò la parola genocidio, salvo poi arrivare il saggio tentativo del segretario di Stato Parolin di mediare. Ma come si fa a paragonare civili rapiti, donne stuprate e bambini sgozzati con chi ha commesso crimini e viene arrestato?». Mentre è vero che il Papa ha condannato l’antisemitismo, ma non quello di oggi «che mette in pericolo il futuro degli ebrei di domani».

 

papa francesco alla conclusione della assemblea generale del sinodo dei vescovi foto lapresse

Il dialogo interreligioso

Infine, secondo l’ex presidente della Comunità ebraica romana «il dialogo interreligioso è prerogativa dei rabbini e spetta a loro valutare come procedere. Mi permetto di dire che per dialogare bisogna essere in due e in buona salute. Se l’Iran, Hamas e Hezbollah provano a distruggere Israele e in Europa gli ebrei subiscono pogrom come quelli di Amsterdam il rischio che corriamo è che non ci sia nessuno con cui dialogare un giorno».

papa francesco fuori casa di emma bonino 3

 

Mentre che le dichiarazioni dell’erede di Pietro siano strumentalizzate «è un fatto. Un certo mondo arabo ha subito colto la palla al balzo e utilizzato le parole del Papa per fare campagna antisemita. A questo aggiungiamo il fatto che il Pontefice è il punto di riferimento per milioni di persone e le sue parole permeano nel tessuto sociale, nelle case delle persone, tra i giovani, tra i fedeli, senza sottovalutare che il Papa quando parla lo fa anche rivolgendosi agli altri capi di Stato, considerata la sua funzione».

La speranza non delude mai. Pellegrini verso un mondo migliore - PAPA FRANCESCO ruth dureghello presidente comunita ebraica di roma foto di bacco

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump emmanuel macron

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI NON AVEVA ALCUNA VOGLIA DI VOLARE A PARIGI AL VERTICE ORGANIZZATO DA MACRON PER L’UCRAINA (E SI VEDEVA), MA HA DOVUTO ABBOZZARE – IL TOYBOY DELL’ELISEO HA APPARECCHIATO UN TAVOLO CON TUTTI I PRINCIPALI LEADER EUROPEI (PIÙ IL BRITANNICO STARMER, PRIMO CONTRIBUTORE DI KIEV, DOPO GLI USA) E LA DUCETTA NON POTEVA DISERTARE – A CONVINCERLA È STATO ANCHE IL PRESSING DELLA "FIAMMA MAGICA", CHE LE HA FATTO NOTARE CHE NON PRESENZIARE L’AVREBBE ISOLATA COMPLETAMENTE. MEGLIO PARTECIPARE, E MARCARE LA PROPRIA DISTANZA AGENDO COME “DISTURBATRICE” TRUMPIANA. E COSÌ È STATO – IL PIANO DI TRUMP: RIAVVICINARE PUTIN ALL’ORBITA EURO-ATLANTICA PER LASCIARE SOLO XI JINPING...

jd vance giorgia meloni

L'ANGOLO DEL BUONUMORE – OGGI IL "CORRIERE" VERGA UN ARTICOLO SURREALE, IN CUI SCOPRIAMO CHE “IL MANTRA DELLA MELONI” È "LA DEMOCRAZIA BASATA SUL FREE SPEECH” (DITELO AI GIORNALISTI NON APPECORONATI QUERELATI DAL GOVERNO) – NON SOLO: GIORGIA MELONI “CONDIVIDE IN TOTO” IL DISCORSO DI JD VANCE, GIUDICATO DA TUTTI I LEADER EUROPEI (A RAGIONE) INQUIETANTE –  IL GRAFFIO FINALE: “SE IL NUMERO DUE DELLA CASA BIANCA NON HA CONVINTO LA NOSTRA PREMIER È NEI TONI E NEL REGISTRO DI AGGRESSIVITÀ”. PROPRIO LEI, CHE SBROCCA UN GIORNO SÌ E L’ALTRO PURE...

forza italia marina pier silvio berlusconi antonio tajani martusciello barelli gianni letta gasparri

DAGOREPORT - SE IN FORZA ITALIA IL MALCONTENTO SI TAGLIA A FETTE, L’IRRITAZIONE DI MARINA E PIER SILVIO È ARRIVATA ALLE STELLE: IL PARTITO È DIVENTATO ORMAI UN FEUDO DOMINATO DAL QUARTETTO  DA TAJANI-BARELLI-MARTUSCIELLO-GASPARRI - DOPO AVER SPADRONEGGIATO IN LUNGO E IN LARGO, NELLA SCELTA DEL GIUDICE COSTITUZIONALE ALLA CONSULTA È ARRIVATA UNA PESANTE SCONFITTA PER TAJANI - È DA TEMPO CHE LA FAMIGLIA BERLUSCONI NON SA DOVE SBATTERE LA TESTA PER RIUSCIRE A SCOVARE UN SOSTITUTO AL 70ENNE CIOCIARO, RIDOTTO IN UN BURATTINO NELLE MANI DI GIORGIA MELONI, CHE È RIUSCITA AD ANESTETIZZARLO CON LA PROMESSA DI FARE DI LUI IL CANDIDATO NEL 2029 ALLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA (CIAO CORE!) - OLTRE AL PARTITO E ALLA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE CON IMPERDONABILE RITARDO COGNITIVO HA COMPRESO CHE IL GOVERNO NON È UN’ALLEANZA MA UN MONOCOLORE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OCCORRE AGGIUNGERE UN ALTRO ‘’NEMICO’’ DI TAJANI: L‘89ENNE GIANNI LETTA. NELLA SUA AFFANNOSA (E FALLITA) BATTAGLIA PER PORTARE ALLA PRESIDENZA DELLA RAI LA SUA PROTETTA SIMONA AGNES, TAJANI E I SUOI COMPARI NON SI SONO SPESI, SE NON A PAROLE...

donald trump giorgia meloni almasri husam el gomati osama njeem almasri giovanni caravelli

DAGOREPORT - SERVIZI E SERVIZIETTI: IL CASO ALMASRI E' UN “ATTACCO POLITICO” ALLA TRUMPIANA MELONI? - COME È POSSIBILE CHE UN DISSIDENTE LIBICO, HUSAM EL-GOMATI, PUBBLICHI SU TELEGRAM DOCUMENTI E NOTIZIE DEI RAPPORTI SEGRETI TRA LA MILIZIA LIBICA DI ALMASRI E L'INTELLIGENCE ITALIANA, SQUADERNANDO IL PASSAPORTO DEL CAPO DELL’AISE, CARAVELLI? - CHI VUOLE SPUTTANARE L'AISE E DESTABILIZZARE IL GOVERNO MELONI POSTANDO SUI SOCIAL LA FOTO DEL TRIONFALE RITORNO A TRIPOLI DI ALMASRI CON ALLE SPALLE L'AEREO DELL'AISE CON BANDIERA ITALIANA ? - CHE COINCIDENZA! IL TUTTO AVVIENE DOPO CHE TRUMP HA DECAPITATO L'INTELLIGENCE DI CIA E FBI. UNA VOLTA GETTATI NEL CESSO GLI SPIONI DELL'ERA OBAMA-BIDEN, E' INIZIATO UN REGOLAMENTO DI CONTI CON I PAESI GUIDATI DA LEADER CHE TIFANO TRUMP? - VIDEO

guerra ucraina vladimir putin donald trump ali khamenei xi jinping volodymyr zelensky

DAGOREPORT – IN UN MESE, TRUMP HA MACIULLATO L’ORDINE MONDIALE: RIABILITATO PUTIN, ISOLATA LA CINA - CINQUE PREVISIONI CHE NON SI SONO AVVERATE SULL’UCRAINA CON L'ARRIVO DEL NUOVO INQUILINO DELLA CASA BIANCA: 1) MARK RUTTE, SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO: “KIEV ENTRERÀ NELLA NATO, È UN PROCESSO IRREVERSIBILE”. ORA ANCHE ZELENSKY PARLA DI PIANO B – 2) NON SI FA LA PACE SENZA LA CINA. FALSO: TRUMP ALZA LA CORNETTA E PUTIN LO ASPETTA – 3) XI JINPING: “L’AMICIZIA CON LA RUSSIA È SENZA LIMITI” (MANCO PER IL GAS) – 4) L’IRAN S’ATTACCA AL DRONE: LA RUSSIA L'HA MOLLATA – 5) L’EUROPA, SOLITO SPETTATORE PAGANTE CHE NON CONTA UN CAZZO