giuseppe sala neve milano

SALA NON METTE IL SALE E LA NEVE PARALIZZA MILANO - FACCI: ''QUI NON DOVREBBE ESSERE UN EVENTO EPOCALE E FARVI FRONTE DOVREBBE ESSERE ORDINARIA AMMINISTRAZIONE, VISTO CHE LA NEVICATA ERA ANNUNCIATA DA 10 GIORNI. MA L'ASSESSORE ALLA MOBILITÀ PENSA SOLO ALLE CICLABILI E IL SINDACO SE L'È PRESA CON CHI HA ''CRITICATO DAL DIVANO''

 

Filippo Facci per ''Libero Quotidiano''

 

neve a milano

Milano è entrata in zona bianca e indovina la morale? Meglio chiudersi in casa. Persino qui: dove la neve non è propriamente un evento e dove farvi fronte dovrebbe essere ordinaria amministrazione. Tanto che la lagne mattutine le avevamo relegate appunto a lagne (nevica governo ladro) anche perché avevano detto che «nel capoluogo lombardo è subito scattato il piano d' emergenza previsto dal Comune».

 

BEPPE SALA

Che poi «emergenza» si fa per dire, perché era da dieci giorni che si diceva che sarebbe nevicato e quanto e dove. Poi però siamo usciti, e che sfortuna: il nostro percorso rientrava evidentemente in quelle «strade secondarie, ancora innevate» senza che tuttavia abbiano registrato «particolari situazioni di criticità. I mezzi pubblici viaggiano regolarmente».

 

Poi al tabaccaio è entrato un autista Atm che ha spiegato tutto il contrario: «Non hanno pulito le strade». Come no? E un coro di frequentatori di tabaccai (fumatori e giocatori, brutta gente) a fare il coro: «Non hanno pulito niente, solo qualche stradona principale, non hanno messo il sale, la gente non riusciva a uscire dai parcheggi, e dire che si sapeva», eccetera.

 

Qualunquismo? Beh, insomma. Altro giro in macchina (con una 4 x 4) e in effetti strade pulite pochine, ma proprio pochine. Quando non le hanno pulite si capisce subito: è quando c' è il binario degli pneumatici e basta, nonostante nel pomeriggio la temperatura abbia frollato tutto. «Ma domami mattina», dice l' autista dell' Atm, «vedrai gli scivoloni alle fermate di autobus e tram: perché sarà tutto una lastra di ghiaccio». Oppure - peggio - il cosiddetto verglas, patina invisibile di ghiaccio che è più pericolosa proprio perché non la vedi: è a quella che servirebbe il sale. «Ma quelli che spalano perché non li hanno chiamati? Gli davano 120 euro al giorno, 150 di notte».

neve a milano 2020

 

Il livello di attenzione, in tabaccheria, si alza ancora. L' autista racconta di tutte le zone dove autobus e tram sono praticamente spariti, o li hanno deviati, sicuramente parecchio rallentati. L' ha detto anche un' altra fonte autorevole (la mia colf, 50 minuti di ritardo) e l' ha detto anche Matteo Salvini, quindi dovremmo lasciar perdere.

 

DISAGI E INCIDENTI

Più tardi apprendi che Milano è tutta una tabaccheria, anche per i toni. «Dall' una di stanotte sono in funzione 200 mezzi per salare e liberare le strade e 150 persone per spalare nei punti critici, in giornata ne entreranno in servizio altre 400» dichiara subito il sindaco Sala. E sarà anche vero, ma allora noi siamo stati proprio sfortunati. Abbiamo trovato solo le strade sfigate. E c' era pure traffico.

neve a milano 2020

Bisognerebbe vedere in che vie sono passati questi mezzi. Ma soprattutto: e le ciclabili? Le avranno ripulite, le ciclabili? Ci sembra fondamentale.

 

Poi ci sono altre lagne perché dicono che il sindaco abbia tardato a mettere il sale: «Avete una benché minima idea di quanto danno produce il sale sull' asfalto?». Sinceramente no, non l' abbiamo. Però viene da chiederci di come dovrebbe essere tutto l' asfalto del Nordeuropa, dalla Svizzera in su. «Ma certo», scrive Sala, «criticare dal divano di casa è sport per tutti».

 

Beh, lo è sicuramente se per chi da casa non riesce a uscire perché ha l' auto intrappolata o ha un' auto da città, magari elettrica con la ripresa di una testuggine, o in genere usa sua santità la bicicletta che speriamo, almeno abbiano fatto registrare incidenti a catena.

filippo facci

Purtroppo abbiamo avuto notizia solo di incidenti d' altro tipo. Tipo: una donna è stata colpita da un traliccio che a sua volta era stato colpito da un albero stracarico di neve. Va beh, succede.

 

A Milano di alberi ne sono caduti davvero tanti, una specie di inavvertita potatura anticipata: non si sono contati gli interventi luminarie e ponteggi pericolanti e pezzi di cornicioni in bilico. Va beh, succede. Le agenzie hanno scritto che di neve ne è caduta 5 centimetri, no, 10 centimetri, no, 15. I vigili del fuoco tempestati di telefonate. Tutte fatte facilmente, presumiamo, comodamente dal divano di casa. Il suo comunicato, Sala, deve invece averlo scritto mentre guidava uno spazzaneve alle 5 del mattino. Poi c' è un uomo che mentre spalava la neve in via Montegrappa ha avuto un infarto: va beh, succede. L' hanno rianimato, resta grave, ma è vivo.

 

neve a milano 8

A un certo punto la Polizia Municipale ha sconsigliato di andare nei parchi, quelli che servono a far giocare i bambini a palle di neve o coi pupazzi: «La Polizia locale sconsiglia di avventurarsi nelle aree verdi». E in quelle bianche? In via Raffaello Sanzio le linee del tram sono state bloccate da due alberi che hanno tranciato i cavi aerei, in via Varsavia due mezzi pesanti si sono messi di traverso sulla strada, hanno interrotto o modificato le linee 16 e 12 e 19, anche in Piazza Cinque Giornate si è creato un casino che non si è capito.

 

METRO LIBERA

L' assessore alla Mobilità Marco Granelli, che per un giorno non ci ha parlato di piste ciclabili, a un certo punto ha risolto e ha scritto che «oggi i parchi recintati rimarranno chiusi» in compenso ha fatto sapere che la metropolitana è regolare: sottoterra non è nevicato. Poi è stato precisato che il citato piano di emergenza, oltre a «mezzi al lavoro e uomini con le pale per liberare strade, marciapiedi e accessi ai palazzi», roba che noi sfigati non abbiamo incrociato, ha previsto «la pulizia di cavalcavia, accessi alle tangenziali, percorsi dei mezzi pubblici, pulizia delle fermate Atm in superficie, ingressi delle metropolitane e accessi a uffici pubblici e ospedali».

 

neve a milano 31

A parte il voler credere a quanto detto (tutta 'sta pulizia non l' abbiamo vista, e l' autista Atm diceva che alle fermate oggi sarà il caos) resta inevasa una domanda: ma ai cavalcavia, agli accessi alle tangenziali, ai mezzi pubblici, agli ingressi delle metropolitane e agli uffici pubblici e agli ospedali, ieri mattina, come ci arrivavi? Ma è comodo criticare dalla nostra poltrona, godendoci una giornata casalinga dopo mesi di irresponsabile libertà. Intanto i responsabili dei treni (Rfi e Ferrovienord) hanno fatto sapere che «la circolazione potrà subire forti rallentamenti». Mai successo. Pertanto «si consiglia di muoversi solo se strettamente necessario». Ma sì, una volta tanto si può anche restare a casa.

 

Sopra, un' immagine della nevicata di ieri a Milano, peraltro annunciata dalle previsioni meteo: il piano predisposto dal Comune non ha soddisfatto i cittadini, che sui social hanno duramente criticato l' operato dell' amministrazione cittadina.

neve a milano 18neve a milano 33

FILIPPO FACCI

Ultimi Dagoreport

tommaso inzaghi

DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE DELL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO L’EX ALLENATORE DELL’INTER ALLA CORTE DELL’AL-HILAL È STATO TOMMASO INZAGHI, IL FIGLIO DI SIMONE E DI ALESSIA MARCUZZI, PROCURATORE CHE FA PARTE DELL'AGENZIA DI FEDERICO PASTORELLO, LA P&P SPORT MANAGEMENT – LE LAUTE COMMISSIONI, LA TRATTATIVA CHE ANDAVA AVANTI DA TEMPO (GIÀ PRIMA DEL RITORNO CON IL BARCELLONA SIMONE INZAGHI AVEVA PROPOSTE DALL’ARABIA), LO STRANO MESSAGGIO SOCIAL DI TOMMASO INZAGHI E LE VOCI SU UNO SPOGLIATOIO IN TENSIONE PRIMA DELLA FINALE DI CHAMPIONS PER...

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…

tajani urso vattani peronaci azzoni antonio adolfo mario marco alessandro

DAGOREPORT - MAI SUCCESSO CHE LA LISTA DEI NUOVI AMBASCIATORI, SCODELLATA DA TAJANI, VENISSE SOSPESA PER L’OPPOSIZIONE DI UN MINISTRO (URSO) IRATO PERCHÉ IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO È FINITO A NAIROBI ANZICHÉ A BUCAREST - DAL CDM SONO USCITI SOLO GLI AMBASCIATORI STRETTAMENTE URGENTI. ALLA NATO SBARCA AZZONI, MENTRE PERONACI VOLA A WASHINGTON. E’ LA PRIMA VOLTA CHE LA PIÙ IMPORTANTE SEDE DIPLOMATICA VIENE OCCUPATA DA UN MINISTRO PLENIPOTENZIARIO ANZICHÉ DA UN AMBASCIATORE DI GRADO (FRA DUE ANNI È GIA’ PRONTO IL FIDO CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI LADY GIORGIA, FABRIZIO SAGGIO) – IL MALDESTRO MARIO VATTANI IN GIAPPONE, ANCHE SE ERA WASHINGTON LA SCELTA IDEALE DELLA FIAMMA MAGICA (MATTARELLA AVREBBE SBARRATO IL PASSO) – LA LISTA DI TUTTI GLI AMBASCIATORI SOSPESI….

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - A SINISTRA SI LITIGA MA A DESTRA VOLANO GLI STRACCI! - LA MAGGIORANZA SI SPACCA SU ROTTAMAZIONE E TAGLIO ALL'IRPEF - GIORGIA MELONI DAVANTI AI COMMERCIALISTI PARLA DI SFORBICIATA AL CUNEO E LODA MAURIZIO LEO, "DIMENTICANDOSI" DI GIORGETTI. CHE ALZA I TACCHI E SE NE VA SENZA PARLARE - LA LEGA PRETENDE UN'ALTRA ROTTAMAZIONE, FORZA ITALIA E FDI CHIEDONO PRIMA DI TAGLIARE LE TASSE AL CETO MEDIO - PECCATO CHE I SOLDI PER ENTRAMBI I PROVVEDIMENTI, NON CI SIANO - LA LISTA DEGLI SCAZZI SI ALLUNGA: RISIKO BANCARIO, CITTADINANZA, POLITICA ESTERA, FISCO E TERZO MANDATO - VANNACCI METTE NEL MIRINO I GOVERNATORI LEGHISTI ZAIA E FEDRIGA CON UNA SPARATA, A TREVISO, CONTRO IL TERZO MANDATO: IL GENERALE, NOMINATO VICESEGRETARIO DA SALVINI, È LA MINA CHE PUÒ FAR SALTARE IN ARIA LA FRAGILE TREGUA NEL CARROCCIO (E DUNQUE NEL CENTRODESTRA)