salvini

SOMMERSI E SALVINI – IL LEADER DELLA LEGA TIRA DRITTO SULLA MANOVRA: “QUOTA 100 ENTRA IN VIGORE AL MASSIMO A FEBBRAIO”. TAGLIO DEL DEFICIT OLTRE LO 0,2%? “NO, NO” – “SUL GLOBAL COMPACT IL GOVERNO NON PARTECIPERÀ ALL’ASSEMBLEA A MARRAKECH. CI SARÀ UNA POSIZIONE COMUNE LEGA-M5S”. MA INDOVINATE UN PO’? I GRILLINI SONO SPACCATI

1 – ALT DI SALVINI SUL DEFICIT E QUOTA 100

Da www.ansa.it

 

il ministro matteo salvini (3)

La Lega ribadisce i prpri paletti sulla manovra anche se il dialogo con Bruxelles procede. "La quota 100 - ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini - entrerà in vigore all'inizio del 2019. Non ad aprile. Se non sarà a gennaio per motivi tecnici al massimo sarà a febbraio".

 

Per quanto riguarda i numeri della manovra il vicepremier ha smentito l'ipotesi di un taglio che vada oltre lo 0,2% del deficit. "Il governo sta pensando a un taglio più ampio del deficit, anche oltre lo 0,2%? No, no", ha risposto

 

"Da semplice senatore presenterò un disegno di legge per inasprire le pene per gli spacciatori in modo da punirli come gli assassini visto che vendono morte", ha detto inoltre il ministro.

 

2 – SALVINI, GLOBAL COMPACT? SARÀ LINEA COMUNE

 

salvini sulla ruspa alla demolizione della villa dei casamonica 1

(ANSA) - "Sul Global Compact ci sarà una posizione comune Lega-Cinque Stelle: sui migranti sceglie l'Italia, scelgono gli italiani". Lo ha detto il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, parlando con i giornalisti fuori il Palazzo di Montecitorio. "C'è l'assemblea a Marrakech dove - ribadisce Salvini - il governo italiano non parteciperà, facendo la scelta più democratica che si possa fare, che hanno fatto pure gli svizzeri. Il governo rispettosamente aspetterà che sia il Parlamento a dare una posizione".

 

3 – SALVINI E CONTE FERMANO IL GLOBAL COMPACT, MA IL M5S È DIVISO

Da www.agi.it

 

gattini su salvini 6

Matteo Salvini a sorpresa annuncia all'Aula di Montecitorio, impegnata nelle votazioni sugli ordini del giorno al decreto Sicurezza, che l'Italia non firmerà il Global migration compact e, quindi, non parteciperà al summit di Marrakech. Sarà il Parlamento a decidere se il governo italiano dovrà o meno aderire all'accordo internazionale che mira a cercare di trovare soluzioni condivise sul tema dei migranti.

 

matteo salvini al maurizio costanzo show

A pochi minuti dalle parole del ministro dell'Interno è una nota del premier Giuseppe Conte a confermare la volontà dell'esecutivo di affidare la decisione ufficiale e definitiva al Parlamento. Posizione che crea alcune fibrillazioni all'interno del Movimento 5 stelle: mentre il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano spiega di condividere la scelta annunciata da Salvini, il presidente della commissione Affari costituzionali di Montecitorio, Giuseppe Brescia, vicino alle posizioni di Roberto Fico, manifesta tutto il suo disappunto insistendo sulla necessità che il Global compact venga sottoscritto anche dall'Italia.

BARCONE CON 236 MIGRANTI ARRIVA A POZZALLO

 

"Il Global Migration compact è un documento che pone temi e questioni diffusamente sentiti anche dai cittadini: riteniamo opportuno, pertanto, parlamentarizzare il dibattito e rimettere le scelte definitive all'esito di tale discussione. A Marrakech, quindi, il Governo non parteciperà, riservandosi di aderire o meno al documento solo quando il Parlamento si sarà pronunciato"

Queste le parole del presidente del Consiglio nella nota.

 

BARCA CON 200 MIGRANTI FA ROTTA VERSO L'ITALIA

Una posizione che, di fatto, è la critica di Pd e Leu, cambia la linea fin qui tenuta dall'esecutivo: "Con il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, l'Italia aveva assicurato all'Onu che avrebbe firmato il Global Migration Compact, a Marrakech l'11 dicembre. Avevano detto che avrebbero firmato, mentre Salvini ha deciso oggi che ci penserà il Parlamento", attacca Graziano Delrio. "È un cambio di posizione sostanziale, ma la cosa più grave che denunciamo è che questo fa perdere credibilità all'Italia. La nota di Conte è stata dettata da Salvini", conclude il capogruppo dem.

 

VINCENZO MOAVERO MILANESI CON IL GENERALE KHALIFA HAFTAR

Ma Conte smentisce la 'ricostruzione' fatta dal Pd. Anzi, rivendica di non aver "affatto cambiato idea, è compatibile con la nostra strategia". E riferisce di aver convocato ieri un vertice dove si "è convenuto che su una prospettiva del genere è giusto che ci sia un confronto parlamentare".

 

Nel pomeriggio, una nota della Farnesina sottolinea che il ministro degli Esteri "resta convinto che l'orientamento del Parlamento rappresenti un punto di riferimento essenziale", e ricorda poi quanto detto da Moavero in occasione di una interrogazione parlamentare di FdI: "il Presidente del Consiglio aveva espresso un orientamento favorevole; in ogni caso avremo un approfondimento in sede di Governo, prima di procedere alla conclusione eventuale dell'accordo stesso, tenendo conto, anche, degli stimoli parlamentari".

 

salvini alla demolizione della villa dei casamonica

Anche il Colle attende con rispetto istituzionale l'orientamento del Parlamento pur se è nota l'attenzione del Capo dello Stato verso impostazioni multilaterali del collocamento internazionale del nostro Paese. Ma è la reazione dei 5 stelle a suscitare perplessità sulla condivisione del cambio di rotta: "è opportuno parlamentarizzare il dibattito e rimettere le relative scelte all'esito di tale discussione. è corretta quindi la scelta del Governo che a Marrakech non parteciperà, riservandosi di aderire o meno al documento solo quando il Parlamento si sarà pronunciato dopo un approfondito dibattito", dichiarano i parlamentari 5 Stelle delle commissioni Esteri di Camera e Senato insieme al sottosegretario Manlio Di Stefano.

moavero salvini

 

Di tutt'altro avviso Brescia, che su Facebook scrive: "Il Global compact va sottoscritto assolutamente. Non cadiamo nelle trappole dell'opposizione su un atto, tra l'altro, non vincolante". Divisioni? "Follie della stampa italiana", taglia corto Di Stefano. Ma FdI non si fida, e Giorgia Meloni chiede a Salvini di fare una scelta netta: "Sono una persona che sa fare di conto, e i conti dicono che se i 5 stelle votano insieme al Pd abbiamo perso la battaglia e forse lei Salvini deve prendere ora una posizione e dire no formalmente al Global compact oppure dire no a questo governo".

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…