berlusconi figa

SAN SILVIO DA ARCORE FA IL MIRACOLO - CESPUGLI DI FINTE BIONDE E DI MASCHI INCRAVATTATI PER IL PREDELLINO DI FIUGGI - SBERLE A SALVINI E MELONI, STRIZZATINA D’OCCHIO ALLA MERKEL E AL PPE - LA "METEORINA" DI MAIO, ''UNO CHE AL PAESE HA DA OFFRIRE LA NULLITÀ DELLA SUA ESISTENZA'' - RIVELAZIONE: DI NOTTE HO SCOPERTO AMAZON…

 

Mattia Feltri per La Stampa

 

BERLUSCONI FIUGGIBERLUSCONI FIUGGI

Chissà se stavolta basterà il gergo commerciale a lui caro: in tempi in cui di nuovo non c' è nulla, può bastare l' usato sicuro. Ma poi in queste periodiche e infinite palingenesi di Silvio Berlusconi c' è sempre qualche cosa di più, qualcosa di parareligioso, o di suggestivamente mitologico. Il drago ha divorato sé stesso e si è rigenerato: arriva a Fiuggi, terra ciarrapichiana, solidamente di destra, e di nuovo accorrono tutti.

 

Vengono a toccare con mano, come San Tommaso, parlamentari e alti questuanti, che dopo una legislatura di marginalità e depressione ricominciano a sentire un soffio di vita. Piccoli e medi gerarchi forzitaliani che hanno riadattato la giacca blu e la cravatta celeste, abiti con la piega perfetta per un domani su cui sorgerà di nuovo il sole. E belle donne molto bionde, un' enfasi di labbra, che annunciano il trionfo con un rullo di tacchi sul parquet.

 

BERLUSCONI A FIUGGIBERLUSCONI A FIUGGI

E ancora gente qualsiasi, elettori, tifosi, caparbi nel superare le linee rosse e salire fino al Grand Hotel Palazzo della Fonte, accalcarsi agli ingressi, spingere nel delirante tentativo di entrare nella sala stracolma dove Berlusconi è accolto col grido febbrile dei miracolati - Silvio! Silvio! Ci risiamo.

 

Lui è bello ripulito, magro quasi ossuto, riemerso da una lunga estate di saggio silenzio e di risorgimento fisico nelle cliniche altoatesine. Il padrone di casa è il presidente del parlamento europeo, Antonio Tajani, e il raduno è del Partito popolare europeo, e Berlusconi ci si tuffa come in un mare: abbiamo l' Europa nel cuore, dice con un approccio romanticamente mazziniano; io mi sento completamente cittadino europeo, dice, ricordando con ambizione da padre fondatore i giovani che per l' Europa hanno perso la vita.

 

BERLUSCONI FIUGGI. tornato gasparottiBERLUSCONI FIUGGI. tornato gasparotti

L' Europa non è nemmeno da ricostruire, l' Europa c' è già, dice, e per saperlo basta ricordare il realizzato sogno che avevamo da ragazzi, l' Europa senza frontiere per uomini e merci. E davvero noialtri meschini dobbiamo trattenerci dal rimuginare sulle conseguenze nell' alleanza con la Lega. Non ci pensa proprio.

 

Si sta squadernando alle cancellerie mondiali. L' Europa nel cuore, e servirebbe ancora più Europa, una difesa comune, una politica economica comune, una politica industriale comune. Lo sentiranno a Berlino e a Parigi: allora, ero davvero così inaffidabile? Avete visto chi è arrivato, dopo di me? Sono arrivati i partiti ribellisti, come li chiama lui, che qui si affacciano con lo sguardo da «meteorina» di Luigi Di Maio, uno che al paese ha da offrire la nullità della sua esistenza.

 

BERLUSCONI A FIUGGI     BERLUSCONI A FIUGGI

Giusto una polemicuccia, coi cinque stelle. Niente di impetuoso. Vuole volare altissimo. Ha da delineare gli imponenti flussi migratori planetari, la miseria che spinge milioni di uomini qua da noi, attratti da una recente consapevolezza che esistono luoghi di benessere. Si addentra nella minaccia all' occupazione dei robot e dell' e-commerce (ha scoperto l' online, in una notte insonne gli è venuto in mente che gli serviva uno sgabello, è andato su Amazon e ne ha trovati novantotto: si è così emozionato che ne ha comprati tre).

 

Dettaglia sulle crisi mondiali, l' incubo nucleare che riemerge, rivendica la capacità di rapporti con Putin, Erdogan e Gheddafi, amicizie discusse che però, merito suo, dice, avevano garantito un mondo meno scosso. Non si perde nelle piccolezze italiane, se non in classici ma brevi passaggi sulle divisioni a sinistra, sui cinque golpe della magistratura, sulla sua eliminazione dal panorama politico per un' evasione di dieci milioni di euro da parte di un gruppo che ha versato quasi sei miliardi in tasse.

antonio lopez ppeantonio lopez ppe

 

Non ci si perde perché il suo orizzonte non ha confini, ora. Ne parla perché si augura che la corte europea gli restituisca la dignità e l' agibilità. Rivoglio il mio onore per ripresentarmi da uomo integro, dice. E se non avverrà per tempo, comunque mi batterò per la vittoria del centrodestra, con la passione e l' entusiasmo di sempre - Silvio! Silvio!

 

Eccolo, l' usato sicuro. Ci auguriamo che il prossimo presidente del Consiglio italiano sia Silvio Berlusconi, dice Antonio Lopez, segretario del Ppe. Non servono primarie, il leader è lui, dice Tajani. Noi siamo il centrodestra, dice Berlusconi, e chi è andato al governo con noi ci è andato perché noi ce lo abbiamo portato. Dunque, rimettetevi in coda.

BERLUSCONI MELONI SALVINIBERLUSCONI MELONI SALVINI

 

Qualcuno vuole uscire dall' euro? Se lo scordi. Non cita nemmeno la doppia moneta. Concederà alla «signora Meloni» sgravi fiscali per aiutare i giovani a trovare lavoro, e chiusa lì. Soprattutto concederà a Salvini un approccio granitico ai guasti di un' immigrazione così mal governata, e chiusa lì. Riverserà l' intero esercito in strada, ripristinerà il poliziotto di quartiere (se mai c' è stato), ma non propone rastrellamenti, non ne fa una questione di criminalità, semmai di decoro pubblico.

 

Tutto molto ragionevole, tranquilizzante, tutto molto ben studiato, e poi certo non scordiamoci la rivoluzione liberale - sebbene stavolta passerà (passerebbe) anche dalla reintroduzione così poco liberale, così grillesca, così amata dai partiti autoritari novecenteschi, del vincolo di mandato, cioè l' obbligo di dimissioni per il parlamentare che cambia gruppo.

berlusconi tajaniberlusconi tajani

 

Per il resto non manca nulla, la riduzione delle tasse, la riforma della giustizia con la separazione delle carriere, lo smantellamento dello stato burocratico - Silvio! Silvio! - l' intero catalogo delle promesse ventennali, sui cui, dopo brevi e convincenti istruzioni di incantamento di potenziali elettori (elogiare gli occhi delle signore, le cravatte dei mariti, la vigoria degli anziani), si rafforzano i santi, vecchi sarcasmi.

 

Chiamiamolo piazzista, ma rieccolo. Di nuovo. Ancora lui. Col suo popolo dietro, e chi si accoderà, e se i voti non basteranno per tornare al governo, basteranno per tornare e basta. Eccome se basta.

 

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…