"20 GIORNI E SARKOZY GIÀ SCRIVE LE SUE MEMORIE, FOSSERO STATI ANNI RISCRIVEVA LA DIVINA COMMEDIA" – FIOCCANO IRONIE SUL LIBRO DI SARKO’, “DIARIO DI UN PRIGIONIERO”, GIA’ ARRIVATO AL PRIMO POSTO IN CLASSIFICA – CAZZULLO: “L’EX PRESIDENTE HA SCELTO COME EDITORE VINCENT BOLLORÉ, VERO STRATEGA DELL’UNIONE DELLE DESTRE FRANCESI. SARKOZY NASCEVA PER SVUOTARE IL BACINO DEI LE PEN. È FINITO ALLA LORO CORTE. UNA VOLTA TORNATO A PIEDE LIBERO, HA DETTO CHE NON PARTECIPERÀ AL “FRONTE REPUBBLICANO” CONTRO MARINE LE PEN; IL CHE SIGNIFICA APPOGGIARLA. QUESTO MENTRE IN PARLAMENTO, STA NASCENDO L’ALLEANZA TRA MACRONIANI E SOCIALISTI…"
1 - IL LIBRO DI SARKOZY DALLA CELLA PRIMO IN CLASSIFICA, SUPERA ASTÉRIX
(ANSA) - PARIGI, 10 DIC - Libro scritto e pubblicato in meno di un mese, e oggi presentazione in una grande libreria di Parigi con l'autore che ha dedicato a decine di suoi lettori la sua opera, "Le Journal d'un prisonnier", il Diario di un prigioniero: Nicolas Sarkozy, per 3 settimane in carcere dal 19 ottobre scorso dopo essere stato condannato nel processo libico, ha mantenuto la promessa e prima delle feste ha sfornato il libro in cui racconta la sua avventura in carcere.
L'opera, 216 pagine, pubblicata da una casa editrice controllata dal miliardario di estrema destra Vincent Bolloré, evoca "l'inferno" carcerario, raccontando di essersi inginocchiato per pregare al suo primo giorno di detenzione nella cella del celebre carcere parigino della Santé: "Pregavo - confida ai lettori - di avere la forza di portare la croce di questa ingiustizia", ribadendo la sua "innocenza" rispetto all'accusa che ha portato alla condanna, "associazione per delinquere".
Nel libro si descrive la sua, breve, permanenza in carcere, le discussioni la domenica con il sacerdote, poi si dedica alla scena politica. Raccontando, fra l'altro, di una telefonata di Marine Le Pen dopo la sua condanna, nella quale la leader del Rassemblement National gli chiede la sua intenzione rispetto ad un eventuale "fronte repubblicano" che dovesse costituirsi alle presidenziali contro il partito di estrema destra:
sarkozy cover diario di un detenuto
"No - ha risposto Sarkozy, andando contro la tradizione neogollista del suo partito - e anzi rivendicherei la scelta". Verso il suo partito, non risparmia le frecciate, in particolare nei confronti del presidente, Bruno Retailleau, ma soprattutto di Emmanuel Macron. Lo scioglimento delle camere nel 2024 è stato "un capriccio che ha fatto altrettanto male alla Francia di quanto ne ha fatto al suo autore", scrive Sarko'.
Durissimo con la sua ex avversaria nella corsa all'Eliseo del 2007, Ségolène Royal: "Continua a non capire il significato di quello che dice, e questo la salva dalla vergogna". A più riprese, nel suo "Diario", l'ex presidente torna sulla difficoltà della vita in carcere, delle giornate in cella, dei tempi che si allungano: fin dall'inizio, scrive, "fui colpito dall'assenza di qualsiasi colore. Il grigio dominava tutto, divorava tutto, ricopriva tutte le superfici". Sorridente, Sarkozy ha firmato e scritto dediche per i suoi lettori. Che erano numerosi, come testimoniato anche dai primi dati sui libri in prevendita: "Diario di un prigioniero" è schizzato già al primo posto di tutte le classifiche negli ordini dei lettori, superando - sotto Natale - un tradizionale campione di incassi, l'ultimo album dell'eroe dei Galli, "Astérix in Lusitania".
2 - L’EX PRIGIONIERO SARKOZY FINITO ALLA CORTE DEI LE PEN
Dalla rubrica delle lettere del “Corriere della Sera”
Caro Aldo, se per 20 giorni di carcere Sarkozy ha scritto un libro, che cosa avrebbe fatto dopo un anno?
Luca Dimaggio
Ci mancava nella grande letteratura un libro simile… 20 giorni e già scrive le sue memorie, fossero stati anni riscriveva la Divina Commedia. Ho visto immagini con tantissime persone che volevano entrare alla presentazione. Non capisco proprio nulla.
Carla Adami
Risposta di Aldo Cazzullo
Cari lettori, molti di voi hanno ironizzato sulle prigioni di Sarkozy. C’è da dire però che la precoce scarcerazione e l’altrettanto rapida pubblicazione del suo «Le journal d’un prisonnier» — Diario di un prigioniero — segnano una svolta nella politica parigina.
A cominciare dalla scelta dell’editore: Vincent Bolloré, vero stratega dell’unione delle destre francesi.
Bolloré è un vecchio amico di Sarkozy, ma da tempo ha deciso di puntare sul Front National della famiglia Le Pen, che nel frattempo ha cambiato nome in Rassemblement, evocando apertamente il Generale De Gaulle, che a suo tempo l’estrema destra aveva tentato di ammazzare.
Sarkozy nasceva per svuotare il bacino dei Le Pen. È finito alla loro corte. Davvero un bel successo. La prima cosa che ha fatto sapere, una volta tornato a piede libero, è che non parteciperà al «fronte repubblicano» contro Marine Le Pen; il che significa appoggiarla. Se davvero l’establishment francese ha fatto la sua scelta, allora per la prima volta Marine — o il suo erede Jordan Bardella — avranno davvero la possibilità di scalare l’Eliseo, vale a dire conquistare la presidenza della Repubblica.
Questo proprio mentre all’Assemblea Nazionale, cioè in Parlamento, sta nascendo un centrosinistra: macroniani e socialisti hanno votato insieme la legge che rifinanzia la Secu, come i francesi chiamano in sostanza lo Stato sociale, con il voto contrario dell’estrema sinistra di Mélenchon e dell’estrema destra lepenista. Vedremo se un personaggio screditato, ormai illuminato da una luce sinistra, ma pur sempre influente come Sarkozy sarà decisivo nel far cadere il tabù che finora ha tenuto gli eredi dell’Algeria francese (per non dire di Vichy) lontani dal potere.
nicolas sarkozy carla bruni
MARINE LE PEN Nicolas Sarkozy meme
nicolas sarkozy cella
NICOLAS SARKOZY IN CARCERE
nicolas sarkozy cella
nicolas sarkozy cella




