berlusconi conte

E SE IL CONTE ZELIG SI PRENDESSE FORZA ITALIA? - BELPIETRO: “RENZI HA CAPITO CHE L'UOMO DA ABBATTERE NON È SALVINI MA CONTE, IL SOLO CHE GLI PUÒ SCIPPARE LA LEADERSHIP CENTRISTA. DOMANI IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO POTREBBE SOSTITUIRE “ITALIA VIVA” CON FORZA ITALIA. L'EMINENZA AZZURRINA, COSÌ ROBERTO D' AGOSTINO HA RIBATTEZZATO GIANNI LETTA, È AL LAVORO. L'EMINENZA LECCHINA, CRESCIUTA ALLA SCUOLA DEL CARDINAL ACHILLE SILVESTRINI, È GIÀ PRONTA…”

BERLUSCONI FINGE DI NON VEDERE CONTE E NON LO SALUTA

Maurizio Belpietro per “la Verità”

 

Se Le corna stanno bene su tutto (è il titolo del libro campione di vendite in queste settimane), anche Giuseppe Conte sta bene su tutto. Le cronache ce lo raccontano a proprio agio con Massimo D' Alema, ma anche con Giorgia Meloni. Con Silvio Berlusconi si è scappellato, assicurandogli che le sue opere sono nei libri di storia. Mentre a Maurizio Landini, gran capo della Cgil, ha garantito di essere d' accordo con lui praticamente su tutto.

 

giuseppe conte con giorgia meloni atreju 2019 2

Come faccia un premier ad andare d' accordo con gli opposti non si sa e l'unica cosa che si capisce è che il presidente del Consiglio, al momento, dice di sì a chiunque incontri. Dimostrando così di essere disponibile, oltre che alle maggioranze variabili, anche alle idee intercambiabili, da indossare a seconda delle circostanze. Quando si presentò in Parlamento per chiedere la sua seconda fiducia, dopo quella del 2018, sposò del resto le tesi di un' accoglienza ai migranti diversa da quella che aveva sposato solo pochi mesi prima.

 

conte salvini

Perché i porti vanno chiusi quando si ha una maggioranza di cui fa parte Matteo Salvini, ma vanno riaperti se la maggioranza cambia e ne fanno parte il Pd e anche Leu. In tal modo si può approvare un decreto Sicurezza che multa le navi delle Ong, intestandosi se serve la responsabilità politica del blocco di un pattugliatore della Guardia costiera con a bordo 177 extracomunitari. Ma si può anche concordare sulle modifiche al medesimo decreto Sicurezza ritenendolo non conforme alla Costituzione e alle norme internazionali, intestandosi lo sbarco di altre decine di immigrati.

 

giuseppe conte luigi di maio

Sì, il premier sta bene su tutto, nel senso che calza a pennello su qualsiasi maggioranza: di centro, di destra, di sinistra e perfino extraparlamentare, dove per extraparlamentare non intendiamo gli scalmanati sessantottini che 50 anni fa prendevano d' assalto il Palazzo, ma i poteri forti che il Palazzo lo tengono in pugno, decidendo le cose che contano. Sì, Giuseppi va proprio bene con tutti.

 

Sa abbinare i colori degli abiti, scegliere un guardaroba impeccabile per uno statista, fare il baciamano da vero gentiluomo e sa pure genuflettersi quando è il momento di farlo di fronte a qualche eminenza vaticana. Così a Bruxelles promette che rispetterà i conti e procederà sulla strada del rigore economico e a Landini assicura - dicendo che condivide le preoccupazioni della Fiom - che cambierà la Fornero e aumenterà salari e pensioni.

 

conte trump

E allo stesso tempo, mentre bacia l' anello di Sua Eminenza, si impegna a vigilare sui temi etici che stanno a cuore alla Chiesa, salvo poi ripromettere a quelli di Liberi e uguali che su eutanasia, diritti gay e gender sarà più flessibile rispetto al passato. Sì, Conte è favorevole alla Via della seta che piace ai cinesi, ma è anche amico di Donald Trump che la Via della seta la vuole chiudere. Perché il presidente che sta bene su tutto si fa concavo e convesso a seconda di quel che serve: bisogna ricevere Vladimir Putin? E allora l' Italia diventa amica della Russia e disponibile a rivedere le sanzioni contro Mosca. A Roma arriva Emmanuel Macron con la sua Brigitte?

 

Il tempo di un baciamano alla premiere dame e Giuseppe è pronto per la Legion d' onore, ossia il massimo riconoscimento concesso dalla Francia agli amici di Parigi.

renzi berlusconi

Sì, è proprio un gran paraculo il nostro presidente del Consiglio. Lo diciamo senza intenzione di offendere l' istituzione, ma con il solo obiettivo di lodare l' astuzia con cui in un anno e mezzo ha imparato a dribblare le insidie della politica, gabbando tutti.

 

Era considerato unanimemente un mezzo tonto, un burattino nelle mani di Luigi Di Maio e Matteo Salvini, e invece all' improvviso si è dimostrato un furbo di tre cotte, uno che ha messo nel sacco il capo politico del Movimento 5 stelle e pure quello della Lega, riservando a entrambi la sorpresa di una sua rinascita, da avvocato del popolo ad avvocato di sé stesso.

 

letta berlusconi

Sì, Conte sta proprio bene su tutto e a rendersene conto non sono stati solo il pentastellato ministro degli Esteri e l' ex ministro dell' Interno che per colpa sua ha visto le stelle. No, se ne sta accorgendo anche Matteo Renzi, il quale pensava che il professorino di Firenze fosse «indegno di rappresentare il Paese» (citazione del 21 maggio di quest'anno), ma oggi si sta rendendo conto che il suo vero nemico non è Salvini, nonostante ne parli in continuazione e lo abbia anche sfidato in tv.

 

LA CONDANNA DI BERLUSCONI PELLEGRINAGGIO A PALAZZO GRAZIOLI GIANNI LETTA

No, l'uomo da abbattere è il presidente del Consiglio, il solo che gli può scippare la leadership centrista, conquistando voti a sinistra, ma anche fra i 5 stelle. È lui che Renzi teme più d' ogni altro. Perché così, come cambiando pochette ha indossato il nuovo abito giallorosso rimettendo nell' armadio quello gialloblù, domani Conte potrebbe sostituire Italia viva, il nuovo partito del Rottamatore, con Forza Italia, cioè il vecchio partito del più grande attore della politica. L'eminenza azzurrina, così Roberto D' Agostino ha ribattezzato Gianni Letta, è al lavoro. L'eminenza lecchina, cresciuta alla scuola del cardinal Achille Silvestrini, è già pronta. In tal caso le corna le porterà per una volta Renzi.

Ultimi Dagoreport

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...