liliana segre

BOLDRINI E SAVIANO, ASCOLTATE LA SEGRE! – “NON TUTTI QUELLI CHE CHIEDONO L’ASILO AVREBBERO LA MORTE A CASA LORO” - LA SENATRICE A VITA SOPRAVVISSUTA ALL’OLOCAUSTO SBUGIARDA LA RETORICA DEI TROMBONI PROGRESSISTI – “LA RESPONSABILITÀ È DELL’EUROPA. LA DESTRA FA PASSI IN AVANTI. DOBBIAMO RISPETTARE LA VOLONTÀ POPOLARE…” – VIDEO

 

Francesco Borgonovo per la Verità

 

aquarius

L' espressione di Emanuele Fiano diceva tutto. Mano a mano che la senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta all' Olocausto, parlava con i giornalisti, sul volto dell' esponente del Pd il sorriso sornione si tramutava prima in sconforto, poi in disagio profondo.

 

I cronisti hanno fermato la Segre al termine della presentazione del libro Nazitalia di Paolo Berizzi, firma di Repubblica che sul ritorno del fascismo ha costruito una carrierina (ricca di bufale). Ovviamente, tutti volevano carpire una dichiarazione contro Matteo Salvini e il nuovo governo.

 

salvini su boldrini e saviano

Gli inviati di quotidiani e tv speravano in un' accusa di razzismo rivolta al ministro dell' Interno, una dimostrazione di sdegno profondo per la sorte dei poveri migranti ospitati dalla nave Aquarius. Invece la senatrice ha vita ha decisamente deluso le aspettative.

tromboni sbugiardati Anzi, ha fatto molto di più.

 

Ha pubblicamente sbugiardato tutti i tromboni progressisti che in queste ore si avventano sull' esecutivo come se avesse aperto dei campi di sterminio. Certo, la Segre si è detta soddisfatta per la scelta della Spagna di accogliere l' imbarcazione di Sos Méditerranée.

 

Poi, però, ha fatto qualche precisazione. «L' Italia è stata lasciata sola è questa è una cosa che è la vergogna dell' Europa. Sono stati molti di più quelli che hanno chiuso di quelli che hanno aperto. E quando si è soli ad aprire la porta possono succedere tante cose, come infatti sono successe».

migranti sulla nave della ong tedesca sea watch

 

Chiaro, no? Il caos nel Mediterraneo, secondo la senatrice, è colpa dell' Ue. I cronisti sono apparsi increduli. Non riuscivano a capacitarsi del fatto che la Segre non avesse sparato a palle incatenate contro Lega e 5 stelle.

 

Ovviamente, i giornalisti non si sono rassegnati e subito sono ripartiti alla carica. «La responsabilità è dell' Europa o del governo e di Salvini?», ha chiesto un inviato, sperando di rimediare un assalto al leader leghista. Ma, anche questa volta, il tentativo è andato a vuoto.

 

liliana segre

La Segre ha risposto senza tentennare: «Io credo che la responsabilità sia dell' Europa», ha ribadito. «Perché non si può lasciare solo (un Paese, ndr) C' è l' Unione europea, unione vuol dire che fa la forza, non la debolezza».

 

Risposte chiare

Di nuovo, tuttavia, i cronisti hanno tentato il tutto per tutto, chiedendo alla signora se intendesse «combattere» la scelta dell' esecutivo. E sentite che cosa ha risposto la Segre: «Sono stata una richiedente asilo. So cosa vuol dire essere respinti. Nel caso della mia famiglia siamo stati respinti in 4 e sono tornata solo io a raccontare», ha detto.

 

i migranti sulla aquarius

«Ma quando sono stata respinta di qua c' era la morte, la persecuzione, la deportazione. Non si può fare di tutta l' erba un fascio: non tutti quelli che chiedono l' asilo avrebbero la morte a casa loro».

 

Incredibile. Con poche parole, la Segre ha demolito una colossale impalcatura retorica. D' ora in avanti, chiunque accuserà di nazismo chi critica l' invasione, dovrà tenere presenti le frasi della senatrice: un conto è la persecuzione e il lager; un altro conto sono le restrizioni agli ingressi.

 

Di più: la Segre ha spiegato che non tutti gli stranieri fuggono dalla guerra, dalla carestia e dalla morte. Noi lo sapevamo già, ma la gran parte dei predicatori progressisti finge di ignorarlo.

 

Come Roberto Saviano, che ieri ha dichiarato: «Mettere a rischio la vita di decine di persone è un comportamento da banditi, proprio come nel caso dei ministri Danilo Toninelli e Matteo Salvini». Già, i banditi sono i nuovi ministri, non gli onest' uomini che speculano sull' immigrazione di massa.

SALVINI AQUARIUS

 

Forse Roberto dovrebbe trascorrere qualche giorno con Liliana Segre, magari imparerebbe a misurare le parole. Lo stesso dovrebbe fare Laura Boldrini, che sempre ieri ha definito Salvini «un disperato».

 

La cara Laura potrebbe farsi spiegare dalla senatrice a vita quali sono le responsabilità della sua amata Europa nel disastro migratorio. Prima di salutare i cronisti, la Segre ha regalato la perla definitiva (intanto sul viso di Emanuele Fiano si incideva un' angoscia senza limiti).

 

MATTEO SALVINI E LA PIZZA

Un giornalista le ha chiesto se temesse un ritorno del fascismo. Risposta della senatrice: «Del fascismo proprio così com' era forse no. Certamente la destra fa dei passai avanti molto grandi e dobbiamo rispettare la volontà popolare perché, al contrario dei fascisti, io sono molto democratica».

 

Strabiliante. Al cospetto dell' uomo che aveva proposto una legge per proibire i gadget mussoliniani, la Segre ha spiegato che il fascismo non tornerà e che l' avanzata delle destre va rispettata, perché rispecchia la volontà del popolo.

 

Tanto di cappello alla senatrice. E tanti auguri a Fiano, perché si riprenda presto dal trauma.

 

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)