luigi di maio virginia saba matteo salvini francesca verdini

DUE CUORI E UNA CAMPAGNA. ELETTORALE! – SELVAGGIA RIPERCORRE LE VICENDE DI CUORE DI SALVINI E DI MAIO: “PER IL REDDITO DI CITTADINANZA SERVONO LE COPERTURE, PER LA COSTRUZIONE DI UN LEADER LE COPERTINE” – “PARTE IL CONTEST  ‘TROVA UNA FIDANZATA CARUCCIA PER LUIGI DI MAIO’ - LE LIMONATE SUL PRATO E LA RISPOSTA DI SALVINI CON FRANCESCA CHE ESCE DI CASA CON LE SUE DIVISE: “CHE A QUEL PUNTO UNO PENSA, CHISSÀ CHE FINE HA FATTO IL TUBINO NERO. MAGARI GLIEL’HA STRAPPATO, MAGARI SE L’È INGOIATO DURANTE UN GIOCO EROTICO”

Selvaggia Lucarelli per “il Fatto Quotidiano “

selvaggia lucarelli

 

MEME SU LUIGI DI MAIO CHE LIMONA VIRGINIA SABA

Sono sinceramente rapita dalla campagna sentimental-elettorale di Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Non faccio che guardare le loro foto mentre limonano per prati o al cinema a vedere Dumbo per lasciarmi inebriare da questo svenevole remake di Tre metri sopra il cielo; dal titolo Dieci punti sotto la Lega. Del resto, erano mesi che Di Maio si interrogava sul perché del crollo nei sondaggi per i 5 Stelle.

 

Ma come, ho abolito la povertà, e poi ho lavorato per le pensioni, il bonus auto, basta contributi pubblici all' editoria, ho mandato una ruspa nel giardino di mio padre e ho perfino convinto Di Battista a stare buono per un po' convincendolo del suo imprescindibile contributo al tavolo delle trattative, per cui ora fa il falegname e quel tavolo lo sta costruendo. Dice che se gli viene bene fa pure le sedie.

matteo salvini e francesca verdini all anteprima di dumbo foto di bacco (17)

 

Insomma, cosa mi manca per convincere gli italiani di aver dato il voto all' uomo giusto?

Un bel giorno Luigi Di Maio l' ha capito: mancava la fidanzata. Quell' aria da scolaretto diligente, educato, perbene, contrapposta alla rozza genuinità di Salvini necessitava di una botta di virilità. Perché per il reddito di cittadinanza servono le coperture, per la costruzione di un leader servono le copertine. Quelle di Chi, possibilmente.

 

LUIGI DI MAIO VIRGINIA SABA DA CHI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ROCCO CASALINO AL TELEFONO

Parte quindi il contest che un tempo fu "Trova in fretta un fidanzato a Noemi Letizia" e lo si aggiorna in "Trova una fidanzata caruccia per Luigi Di Maio". Rocco Casalino seleziona dieci papabili, le chiude nella casa di Giulia Sarti spiate dalle telecamere 24 ore su 24 e alla fine, dopo un confessionale particolarmente convincente in cui lei dichiara "Mi piace Luigi perché è un uomo gentile, quando va da Floris e parte l' applauso pure quando Floris si raddrizza gli occhiali non ha mai picchiato nessuno delle prime file", la sceglie. Lei è Virginia Saba. "Virginia", come l' amica sindaca di Roma, quindi col subliminale siamo a posto. Virginia, che significa vergine. Virginia, iscritta alla Pontificia Facoltà Teologica di Cagliari. A un grado di separazione dalla santità in pratica. Semplicemente perfetta.

 

ROCCO CASALINO LUIGI DI MAIO

La prima uscita pubblica la decide lei, è per assistere a un' opera sul "mito di Orfeo" e lì pare che ci sia la prima discussione con la fidanzata perché lui le dice "Ma quale mito, Mario Orfeo è un amico di Renzi", lei allora gli spiega che si tratta di un altro Orfeo, lui risponde: "Basta che non me lo ritrovo in Rai come quell' altro" e il giorno dopo sorridono ai fotografi.

LUIGI DI MAIO VIRGINIA SABA DA CHI

 

A quel punto entra in scena Matteo Salvini. Non va mica bene che l' altro sia improvvisamente più pop di lui. Cioè, uno costruisce una carriera politica sulle felpe, gli slogan, i selfie con la pasta al ragù, le maniglie dell' amore, i meme, le ruspe, la bandiera dell' Italia, le divise, i karaoke da Costanzo e poi arriva lo scolaretto con la fidanzata nuova che gli ruba le copertine di Chi. Ed è così che anche lui, con un rapido casting, si trova la fidanzata. I requisiti necessari sono due: giovane e bona. La scelta ricade su Francesca Verdini, che io dico, a 'sta povera ragazza non bastava essere la figlia di Verdini, no, pure la fidanzata di Salvini.

LUIGI DI MAIO E VIRGINIA SABA A VILLA BORGHESE

 

Di Maio ha fatto il suo debutto con Virginia all' opera, lui risponde con il debutto con Francesca alla prima di Dumbo. Della serie: Luigì, ti devo insegnare tutto. Il popolo va nei multisala coi popcorn, non in teatro col binocolo. Di Maio capisce e rilancia. L' opera e Orfeo erano troppo radical chic, quindi la seconda uscita è su un prato come le coppiette dei college americani. E sul prato lui e Virginia limonano duro, con la linguetta in bella vista, da gatto che si pulisce la coda, con la gonnellina morbida color pastello, con le margherite e mancano solo la tovaglia a quadretti e un coro di usignoli perché il raccapriccio di chi guarda sia totale.

matteo salvini e francesca verdini all anteprima di dumbo foto di bacco (5)

 

Salvini non ci sta. Ha costruito una carriera da maschio alfa facendo credere di essere quello che con Elisa Isoardi la pacchia non finiva mai e non dimentichiamo l' after sex in accappatoio, ora non è che arriva Di Maio e passa per la tigre del materasso al posto suo. Basta con 'sti baci e la linguetta in pubblico che tanto non ci crede nessuno. E poi che è quel prato, che è quel pomiciare bucolico, che è quell' immagine da fidanzatini che hanno promesso castità al prete della parrocchia. Lui deve trasmettere un' altra idea. Quella dell' amante implacabile.

 

FRANCESCA VERDINI MATTEO SALVINI

Di quello che è una ruspa pure con le donne. E allora Francesca va a dormire da Matteo e la mattina dopo, con i fotografi sotto casa, lei esce con i vestiti di lui addosso. Esce con la tuta della polizia. Che a quel punto uno pensa: chissà che fine ha fatto il tubino nero della sera prima. Magari Matteo lo voleva per sé come feticcio, magari Matteo gliel' ha strappato, magari Matteo se l' è ingoiato durante un gioco erotico.

 

Insomma, capisci che ancora una volta, nella guerra a chi sia più pop, vince lui. Ma soprattutto, che esistono governi tecnici, d' emergenza, e pure fidanzate tecniche. Entrambi durano finché servono.

luigi di maio con la fidanzata virginia saba (10)Verdini Salvini luigi di maio con la fidanzata virginia saba (5)LUIGI DI MAIO VIRGINIA SABA DA CHI FRANCESCA VERDINI ESCE DA CASA DI MATTEO SALVINImatteo salvini e francesca verdini all anteprima di dumbo foto di bacco (4)matteo salvini e francesca verdini all anteprima di dumbo foto di bacco (3)LUIGI DI MAIO E VIRGINIA SABA A VILLA BORGHESEmatteo salvini e francesca verdini all anteprima di dumbo foto di bacco (19)Matteo Salvini con Francesca Verdinimatteo salvini e francesca verdini all anteprima di dumbo foto di bacco (7)Matteo Salvini Francesca Verdini foto Di Bacco Matteo Salvini con Francesca Verdini Matteo Salvini con Francesca Verdini LUIGI DI MAIO VIRGINIA SABALUIGI DI MAIO VIRGINIA SABA GIUSEPPE CONTE BY OSHOLUIGI DI MAIO CON VIRGINIA SABA A VILLA BORGHESEluigi di maio con la fidanzata virginia saba (16)luigi di maio con la fidanzata virginia saba (3)luigi di maio con la fidanzata virginia saba (1)luigi di maio con la fidanzata virginia saba (18)luigi di maio con la fidanzata virginia saba (14)luigi di maio con la fidanzata virginia sabaluigi di maio con la fidanzata virginia saba (21)luigi di maio con la fidanzata virginia saba (2)luigi di maio con la fidanzata virginia saba (8)VIRGINIA SABA LUIGI DI MAIO

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”