janez jansa e ursula von der leyen 2

NON CHIEDO (SLO)VENIA - IL SEMESTRE SLOVENO DI PRESIDENZA UE COMINCIA MALE: A LUBIANA VON DER LEYEN E I COMMISSARI HANNO SCAZZATO COL PREMIER "TRUMPIANO" JANEZ JANSA, CHE DOPO ESSERE FINITO NEL MIRINO PER LA SUA DERIVA AUTORITARIA HA RILANCIATO ATTACCANDO ANCORA LA STAMPA E AI GIUDICI "COMUNISTI" (VI RICORDA QUALCUNO?) - IL VICE DI URSULA, FRANS TIMMERMANS, SBOTTA E DECIDE DI BOICOTTARE LA FOTO UFFICIALE...

Marco Bresolin per “La Stampa

 

janez jansa e ursula von der leyen 3

La tensione sul volto di Ursula von der Leyen, le discussioni agitate nei capannelli dei commissari, Frans Timmermans che sbotta e alla fine decide di boicottare la foto ufficiale con Janez Jansa.

 

Tutto questo al termine di un pranzo durato quasi tre ore, durante il quale il premier sloveno e i commissari europei si sono scontrati apertamente sulla deriva autoritaria del Paese che da ieri guida il semestre di presidenza Ue.

 

janez jansa e ursula von der leyen 2

In una sala del centro congressi Brdo, poco fuori Lubiana, diversi commissari hanno puntato il dito contro gli attacchi di Jansa alla stampa e alla magistratura. Lui si è difeso a suo modo, attaccando.

 

Ha respinto le critiche, giudicandole immotivate, oltre che esagerate. E ha spiegato che il vero problema del Paese è che i giudici «sono comunisti». Quindi - tra lo stupore dei commissari - ha fatto proiettare una fotografia nella quale si vedono due giudici sloveni abbracciati ad alcune persone in maglietta rossa, tra cui due eurodeputati socialdemocratici: «Vedete, questi sono i miei nemici politici».

 

frans timmermans 1

«Non posso stare sullo stesso palco con Jansa dopo il suo inaccettabile attacco e la sua diffamazione ai danni di due giudici e di due eurodeputati - si è sfogato Timmermans -. Ha messo in discussione la loro integrità solo perché erano nella stessa foto. L'indipendenza della magistratura e il rispetto per il ruolo degli eurodeputati sono pietre miliari dello Stato di diritto, senza il quale l'Ue non può funzionare».

 

frans timmermans

Al termine dell'incontro, Ursula von der Leyen non ha nascosto gli elementi di frizione. Durante la conferenza stampa con il premier, presentando il via libera al Recovery Fund da 2,3 miliardi (di cui 1,8 in sovvenzioni), la presidente della Commissione ha promosso il piano sloveno, ma ha sottolineato più volte le questioni legate allo Stato di diritto: «Serve fiducia nel sistema giudiziario, nella libertà dei media e nella libertà d'espressione». Poi ha risposto indirettamente alla fotografia dei «giudici comunisti» dicendo che tutti hanno il diritto di avere idee politiche.

 

La discussione è quindi tornata sullo scontro al summit europeo della scorsa settimana, quando Jansa aveva preso le difese di Viktor Orban sulla disputa legata alla legge anti-gay.

 

janez jansa 2

Jansa ha usato gli stessi argomenti del governo ungherese: «I genitori hanno il diritto di scegliere come educare i propri figli». Von der Leyen gli ha risposto che «il punto non è questo, ma il rispetto delle minoranze e la lotta alle discriminazioni».

 

Per questo la Commissione non ha ritenuto sufficiente la risposta ricevuta ieri dal governo di Budapest e ora invierà una lettera di messa in mora, un altro passo formale verso il deferimento alla Corte di Giustizia dell'Ue.

 

janez jansa e ursula von der leyen 1

Per Jansa «lo Stato di diritto è la cornice della civilizzazione europea», ma l'Ue «è fatta di 27 Stati membri, con storie diverse e culture diverse». Un tema che, a suo dire, non va sottovalutato quando si parla di valori comuni: «Se qualcuno pensa che tra un paio d'anni l'Ue diventerà un posto in cui tutti la pensano allo stesso modo, è meglio che cambi idea perché la realtà è ben diversa».

 

janez jansa 1

Tra Lubiana e Bruxelles si è aperto un fronte legato alla nuova procura europea, visto che il premier sloveno ha bloccato la nomina dei due giudici che erano stati designati dalla magistratura.

 

Il commissario alla Giustizia, Didier Reynders, ha lanciato l'allarme perché così sarà più difficile indagare sull'uso di fondi Ue in Slovenia. E ha preteso una risposta ufficiale del governo. Jansa ha prima replicato dicendo che «la Slovenia è uno Stato sovrano con una sua legislazione».

 

JANEZ JANSA 2

Poi ha cercato di minimizzare, spiegando che verrà fatta una nuova selezione e che la nomina dei giudici arriverà entro la fine dell'autunno. Quindi è passato al contrattacco: «Noi abbiamo aderito volontariamente alla procura europea, mentre altri Paesi come la Svezia non ne fanno parte. Perché nessuno si preoccupa del rischio di frodi in Svezia?».

 

L'altra questione che ha fatto salire la tensione è legata ai continui attacchi ai media e al taglio dei fondi pubblici all'agenzia di stampa Sta. Rispondendo proprio a un giornalista della testata, Jansa ha sminuito la questione, dicendo che se i fondi non sono ancora arrivati è per un problema burocratico: «Mancano le fatture».

 

Ma von der Leyen, auspicando lo sblocco dei finanziamenti, lo ha ripreso ricordandogli che «la libertà di stampa è l'essenza di ogni democrazia e che i media hanno il diritto di criticare».

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…