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NORDIO, DOVE SEI? – IL SENATO HA APPROVATO L’ARTICOLO 2 DELLA RIFORMA SULLA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE, LA “NORMA MADRE” CHE MODIFICA L'ARTICOLO 102 DELLA COSTITUZIONE PER DIVIDERE I PERCORSI DEI MAGISTRATI GIUDICANTI DA QUELLI REQUIRENTI. MA IL GUARDASIGILLI NON ERA IN AULA. E IL PD LO ATTACCA: “QUI SI APPROVANO NORME DI RANGO COSTITUZIONALE CHE METTONO A RISCHIO L'EQUILIBRIO DEI POTERI, SI PORTA A CASA LO SCALPO DELLA MAGISTRATURA, E IL TITOLARE DELLA GIUSTIZIA NON C'È, NON SI FA VEDERE?” – LA MAGGIORANZA ACCELERA: LA RIFORMA POTREBBE OTTENERE L’OK DEL PARLAMENTO ENTRO FINE MESE…

Estratto dell’articolo di Conchita Sannino per “la Repubblica”

 

MAGISTRATI

Ma dov'è Nordio, chiede a un certo punto il senatore dem Francesco Verducci. «Lo so, è presente in aula il viceministro Sisto, io non parlo della forma, che è a posto. Qui si approvano norme di rango costituzionale che mettono a rischio l'equilibrio dei poteri, si porta a casa lo scalpo della magistratura, e il titolare della Giustizia non c'è, non si fa vedere? In Parlamento, si consuma una ferita. E fuori continua l'inaccettabile bullismo istituzionale contro i magistrati».

 

È un'altra giornata simbolica per la riforma sulla giustizia, segnata dai (compressi) passaggi parlamentari. Viene approvato in aula al Senato, con i voti della maggioranza, anche l'articolo 2 del ddl Nordio-Meloni. È il cuore del progetto della destra, che modifica l'articolo 102 della Costituzione per distanziare con un colpo d'ascia i percorsi dei magistrati giudicanti da quelli requirenti.

 

CARLO NORDIO AL QUESTION TIME AL SENATO

Non trattiene l'orgoglio di bandiera Forza Italia: «Un nostro impegno da sempre, un segnale forte di cambiamento», dice il vicepremier Tajani. Mentre è Galliani a dirla tutta: «Questo obiettivo ci è sempre stato indicato dal presidente Berlusconi come una priorità». E da Fratelli d'Italia, è Rampelli a gonfiare il petto: «Siamo all'alba di una nuova civiltà.

È la madre delle riforme insieme a quella sul premierato». […]

 

Ma, nell'aula di Palazzo Madama, dove la discussione riprenderà la prossima settimana – per una prevedibile accelerazione fino al sì del Senato entro un paio di settimane al massimo – le opposizioni continuano a lanciare allarmi, e rilevare contraddizioni profonde, provocando la destra sulla retorica dei magistrati eroi. «Avete trasformato Giovanni Falcone, non in buona fede, in un testimonial di questa separazione – punge il pd Walter Verini – mentre lui aveva fatto sia il pm che il giudicante ed era, al massimo, per la separazione delle funzioni: che già c'è.

 

sciopero dei magistrati - protesta davanti alla cassazione a roma

Meloni ha appena omaggiato la memoria di Borsellino: bene, onorare i caduti dell'antimafia significa essere credibili. Non rallentare le inchieste, non spuntare le armi ai magistrati, non frenare intercettazioni e sequestri».

 

Dagli stessi banchi, l'ex ministro Graziano Delrio alza gli occhi al cielo, riferendosi al sorteggio dei membri dei due Csm, articolo approvato solo 24 ore prima: «Sono norme su cui nessuno ha riflettuto. Giocando a dadi con l'elezione dei membri nei due Consigli, la maggioranza si affida al caso o allo Spirito Santo. E con il sorteggio anche per i membri del Parlamento chissà quanti santi ci vorranno, non oso immaginare gli inghippi». […]

carlo nordio alla camera - foto lapressesciopero dei magistrati - protesta davanti al tribunale di milano CARLO NORDIO ALLA CAMERA - DISCUSSIONE MOZIONE DI SFIDUCCIA - FOTO LAPRESSE

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