daniela santanche in senato.

“PAGLIACCI!”, “VERGOGNA” – AL SENATO È STATA RESPINTA LA  MOZIONE DI SFIDUCIA A DANIELA SANTANCHÈ (111 NO) - PRIMA DEL VOTO, C'È STATO UN MEGA SCAZZO TRA GRILLINI E CENTRODESTRA – LA MINISTRA DEL TURISMO: “NON INTENDO ENTRARE NEL MERITO, IL 5 LUGLIO HO DETTO LA VERITÀ”. MA DAVVERO LEI O I SUOI AVVOCATI POTEVANO NON SAPERE DI UN'INDAGINE DI CUI I GIORNALI PARLAVANO DA MESI (IL "CORRIERE" NE SCRISSE A NOVEMBRE)? – LA “PITONESSA” OGGI L'HA SFANGATA, MA SE ARRIVASSE IL RINVIO A GIUDIZIO, LA MELONI LA SCARICHERÀ - VIDEO

 

Santanchè: Senato respinge mozione 5s su sfiducia con 111 no 
(ANSA) -
ROMA, 26 LUG - L'Aula del Senato respinge la mozione di sfiducia individuale al ministro del Turismo Daniela Santanchè presentata dal Movimento 5 stelle. I voti favorevoli sono stati 67, contrari 111 e nessun astenuto. Hanno votato a favore M5s, Pd e Avs, mentre Az-Iv non ha partecipato al voto.

 

INIZIATO IL VOTO SULLA MOZIONE DI SFIDUCIA A DANIELA SANTANCHÈ

Da  www.ansa.it

 

daniela santanche in senato

E'iniziata nell'aula del Senato l'appello nominale dei senatori chiamati a esprimersi sulla mozione di sfiducia individuale alla ministra Daniela Santanché. Dieci i ministri presenti (sul totale di 25), tra cui il vicepremier Matteo Salvini, seduto accanto a lei.

 

Per FdI, stesso partito della ministra, ci sono Raffaele Fitto, Nello Musumeci, Eugenia Roccella, Luca Ciriani. Presenti anche Giancarlo Giorgetti, Elvira Calderone, Andrea Abodi.

 

Urla e cori "Vergogna! Vergogna!' da parte dei senatori del centrodestra contro il senatore del M5s, Ettore Licheri, che ha concluso il suo intervento in Aula dando dei "pagliacci" alla maggioranza, durante la discussione della sfiducia alla ministra Daniela Santanchè, proposta dai 5S. Alle sue parole, i pentastellati hanno applaudito. Dai banchi della destra, invece, molti hanno reagito urlando a Licheri: "Ridicolo. Vergognati!". Oppure "Chiedi scusa". Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, è intervenuto per placare gli animi dicendo che "ciascuno si prende la responsabilità di quel che dice".

 

 

 

daniela santanche maria elisabetta alberti casellati

"Non intendo entrare nel merito in quanto ho già esposto i fatti con chiarezza e trasparenza. Ribadisco che il 5 luglio non ero stata raggiunta da informazione o avviso di garanzia da parte della procura di Milano". Così il ministro del turismo Daniela Santanché interviene in Aula al Senato dopo la discussione sulla mozione di sfiducia che la riguarda.   "Anche i giornali - ha proseguito - hanno scritto che nella mia residenza è arrivata il 17 luglio l'informazione di garanzia. Quindi in Aula ho detto la verità".

 

DANIELA SANTANCHE MOSTRA IL DITO MEDIO

"Negli interventi da parte dei rappresentanti di gruppi di opposizione non ho mai trovato critiche o censure attinenti all'esercizio delle mie funzioni di ministro. Ci possono essere diversità di opinioni, diversità che io rispetto - ha aggiunto -. Ho invece qualche difficoltà a comprendere come si possa promuovere sulla base di elementi di un'inchiesta pseudo-giornalistica una mozione di sfiducia individuale che non ha come oggetto il mio operato da ministro della Repubblica". "Ma che ha per oggetto dei fatti che, se verranno evidenziati, antecedenti al mio giuramento da ministro", ha concluso Santanchè.

 

Patuanelli: 'Se avessimo avuto risposte non saremmo qui'

DANIELA SANTANCHE COME PINOCCHIO NELLA VIGNETTA DEL FATTO QUOTIDIANO

"Se avessimo ricevuto le risposte che chiedevamo nel corso dell'informativa oggi non saremmo qui". Così in Aula al Senato il capogruppo M5s Stefano Patuanelli illustra la mozione di sfiducia alla ministra del turismo Daniela Santanchè, accusandola di "mancanza di risposte" e "opacità". Secondo Patuanelli la mozione è la conseguenza di quello che è accaduto in Aula il 5 luglio scorso durante l'informativa.

 

"E' evidente - aggiunge - che la magistratura ha compiuto il suo dovere, ha scelto di secretare da ottobre dello scorso anno l'iscrizione nel registro degli indagati, la secretazione durava tre mesi e non c'è obbligo di avviso dell'iscrizione se non ci sono indagini personali. Bastava che fosse chiesto qualche giorno prima di venire a fare l'informativa". "Mi auguro di cuore - conclude - che la ministra esca pulita da qualsiasi indagine, me lo auguro per il mio paese, ma le condotte hanno una disgrasia rispetto al giuramento che si fa quando si diventa ministro".

 

Stefano Patuanelli

"Molte polemiche sono state fatte, anche dalle opposizioni, sulla mozione individuale nei confronti della ministra Santanchè che, secondo le critiche, ricompatterebbe il governo. La mozione è una conseguenza logica di quanto detto e non farla sarebbe stato ipocrita". Così in Aula al Senato il capogruppo M5s Stefano Patuanelli illustra la mozione di sfiducia alla ministra del turismo Daniela Santanchè. Patuanelli ricorda i ministri che sono stati sfiduciati, Toninelli, Bonafede e Speranza e sottolinea che i governi di cui facevano parte sono poi caduti. "Sicuramente - conclude - compatta la maggioranza, ma non porta bene".

 

Calenda: 'Usciamo dall'Aula e non partecipiamo al voto. La ministra dovrebbe dimettersi'

CARLO CALENDA REGINA ELISABETTA MEME

"Usciremo dall'Aula e non parteciperemo al voto, Le opposizioni erano unite nel chiedere le dimissioni, il M5s ha fatto però una fuga in avanti e il Pd ha deciso di seguirlo. Noi vogliamo le dimissioni di Santanchè ma è uno strumento sbagliato, un regalo". Lo dice Carlo Calenda a margine dei lavori dell'Aula in Senato che stamattina voterà la mozione di sfiducia alla ministra Santanchè.

 

"Santanchè - dice ancora Calenda - si deve dimettere, è una questione di etica pubblica, ma fare una mozione di sfiducia sapendo di perdere può solo aiutare Meloni a tenere Santanchè e quindi diventa solo un fatto di marketing. Iv ritiene debba e possa restare al governo, noi no".

nello musumeci daniela santanche LA CASA SUL MARE DI FORTE DEI MARMI - POSTER BY MACONDODANIELA SANTANCHE E IGNAZIO LA RUSSA federica bottiglione - inchiesta report su visibiliadaniela santanche in senato daniela santanche matteo salvini daniela santanche giancarlo giorgetti

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