saviano migranti

SI FA PRESTO A DIRE PROFUGHI - SOLO 4 SU 100 OTTENGONO LO STATUS DI RIFUGIATO: GLI ALTRI SONO MIGRANTI ECONOMICI, SPESSO DA PAESI CHE CRESCONO (IN PERCENTUALE) PIÙ DELL’ITALIA, TIPO SENEGAL E NIGERIA - IL LIBRO DI UNA PROF DI STORIA AFRICANA SMONTA LE SAVIANATE: ‘LA GENTE NON PARTE PERCHÉ NON HA NIENTE, MA PERCHÉ VUOLE DI MEGLIO E DI PIÙ"

Paolo Bracalini per www.ilgiornale.it

 

In Senegal il Pil cresce a ritmi del 6,6%, circa cinque volte l'Italia, non c'è nessuna guerra, la democrazia è tra le più stabili del continente ed è considerato «la nuova potenza economica dell'Africa occidentale».

PROFUGHI PADOVAPROFUGHI PADOVA

 

Dovrebbero essere gli italiani a sbarcare coi gommoni sulle coste di Dakar, invece accade il contrario. Il Senegal è tra i primi dieci paesi di provenienza dei migranti, 7.610 i richiedenti asilo senegalesi solo nel 2016 (senza contare quelli che non hanno inoltrato la domanda). La Nigeria, paese d'origine del maggior numero di richiedenti asilo, è il maggior produttore di petrolio di tutta l'Africa. Perché allora partono verso l'Italia da «profughi» di paesi non in guerra ed economicamente in crescita?

 

La risposta spiega molto del fenomeno «sbarchi», fuori dalla propaganda di regime che vuole spacciarli per disperati in fuga dalla morte, come illustra in un libro illuminante (Migranti!? Migranti!? Migranti!?, Edizioni Segno) Anna Bono, già ricercatore in Storia e istituzioni dell'Africa all'Università di Torino.

 

«Come sostiene Souleymane Jules Diop, il ministro dei senegalesi all'estero, a partire sono ragazzi e uomini con una posizione sociale ed economica discreta e addirittura invidiabile: insegnanti, impiegati pubblici, persino docenti universitari, il che fa dire al ministro: Qui la gente non parte perché non ha niente, se ne va perché vuole di meglio e di più».

MIGRANTI IN LIBIA2MIGRANTI IN LIBIA2

 

Fuori dalla retorica interessata, il fenomeno migratorio è ben diverso. Intanto, dimostra la Bono, l'Italia è diventata il ventre molle della Ue rispetto all'immigrazione, contrariamente alla propaganda che vuole far credere che mentre gli altri paesi europei sono ospitali, gli italiani sono egoisti.

 

Dal 2016, con la chiusura della rotta balcanica, i migranti arrivano tutti in Italia e molti si fermano qui: «Da allora le imbarcazioni cariche di emigranti si dirigono quasi tutte alla volta dell'Italia, partendo dalla Libia, ma anche da Egitto, Algeria e Tunisia. Nel mese di luglio 2016, ad esempio, il 93% dei nuovi arrivati in Europa è approdato sulle coste italiane. Quello dell'emigrazione illegale è diventato un problema soprattutto italiano».

 SAVIANO MIGRANTI SAVIANO MIGRANTI

 

Rifugiati? Non proprio. «Su cento che sbarcano in Italia, solo quattro saranno riconosciuti come profughi o rifugiati. Gli altri? Sono tutti migranti economici». L'identikit del migrante medio spiega molto: «Gli immigrati arrivati in Italia negli ultimi due anni provengono in gran parte dall'Africa e sono per lo più dei maschi giovani.

MIGRANTIMIGRANTI

 

Il 90% dei richiedenti asilo sono africani di età compresa tra 18 e 34 anni, i maschi sono circa l'87%. Si vedono ormai dappertutto e a ogni ora del giorno: ragazzi ben vestiti, disinvolti, spesso con uno smartphone in mano, molti in bicicletta. Provengono dall'Africa subsahariana, lasciano situazioni non drammatiche e disperate inseguendo un miraggio, il Bengodi, come chiamano loro l'Italia».

 

Dal 2014 a oggi solo due o tre dei paesi africani, tra i 17 stati di provenienza degli immigrati, si può considerare a rischio, tanto da giustificare una domanda di asilo politico. Gli altri no. Però partono, diretti verso l'Eldorado Italia, convinti che «siano terre di abbondanza e benessere, talmente ricche, sicure e traboccanti di ogni ben di Dio che basti raggiungerle per goderne, risolvere ogni problema, realizzare le proprie aspirazioni». Questa convinzione deriva, spiega la professoressa, dall'esperienza degli europei con cui entrano in contatto in Africa: «Se lo stile di vita degli europei che lavorano in Africa di solito è grandioso, quello dei turisti è addirittura sfarzoso».

 

MIGRANTI ROTTEMIGRANTI ROTTE

Poi, a rafforzare l'idea che una volta sbarcati nella ricca Europa si è sistemati a vita, «c'è il flusso immenso e inesauribile di risorse che da decenni arrivano dall'Europa, dall'Occidente». E infine l'esperienza di chi ce l'ha fatta e manda i soldi a casa, ai parenti. «Senza dubbio un famigliare emigrato è una fortuna. Così prende forma il progetto di mandare un parente giovane a lavorare all'estero».

 

Come si blocca l'esodo? Intanto, prendendo ad esempio le misure di controllo più rigide, come ha fatto la Spagna. Ma bisogna agire anche sulle cause che convincono gli africani a partire. Per quelli arrivati, invece, la soluzione potrebbe essere un incentivo a tornarsene a casa:

 

SAVIANO MIGRANTI SAVIANO MIGRANTI

«L'emigrante economico ha riposto molte speranze e alimentato molte aspettative nella sua famiglia, nel tessuto sociale in cui ha vissuto - spiega la Bono -. Tornare sconfitto è molto difficile. Per questo credo che pensare a un contributo a chi vuole rientrare nel proprio Paese sarebbe una cosa utile. Eviterebbe la condanna sociale e consentirebbe un reinserimento del migrante. E costerebbe meno che ospitarlo qui, senza potergli offrire nulla per il suo futuro».

 

 

Ultimi Dagoreport

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…