berlusconi gif

SILVIO, PERCHE’ LO FAI? ECCO UN’ALTRA IPOTESI SUI MOTIVI CHE HANNO SPINTO BERLUSCONI A CANDIDARSI ALLE EUROPEE – IL CAV PENSA CHE DA EUROPARLAMENTARE, COME GLI HANNO SUGGERITO EMINENTI GIURISTI, SAREBBE PIÙ FACILE RICORRERE ALLA CORTE EUROPEA PER I DIRITTI DELL' UOMO - MA NEL PARTITO È SCONTRO APERTO: FA DISCUTERE LA CHAT DEI VELENI…

Ugo Magri per la Stampa

 

berlusconi forza italia

Silvio Berlusconi è una matrioska che contiene mille verità e non si riesce mai ad arrivare in fondo. L' ultimo mistero riguarda la sua decisione di correre alle Europee: come mai l' ha annunciata così all' improvviso, cogliendo alla sprovvista perfino due vecchi amici come Gianni Letta e Fedele Confalonieri i quali, potendo, lo avrebbero sconsigliato? Si è tirato in ballo il fiuto politico, la sua capacità di interpretare un paese volubile che già si disamora dei populisti, e dunque il Cav tornerebbe per surfare l' onda del riflusso. Si è pure detto che ha voluto battere sul tempo i vari Renzi e Calenda, pure loro pronti a scendere in pista con gli stessi obiettivi.

 

TOTI SALVINI

Tutto vero e tutto sbagliato, perché adesso salta fuori pure una terza spiegazione che con le grandi strategie non c' entra nulla e riguarda invece l' amor proprio di Berlusconi, il suo smisurato desiderio di cancellare l' onta della condanna per frode fiscale: vorrebbe essere eletto a Strasburgo perché da lì, gli hanno suggerito eminenti giuristi, sarebbe più facile tornare alla carica con la Corte europea per i diritti dell' Uomo in vista di una ipotetica riabilitazione agli occhi dei posteri. E in ogni caso, da eurodeputato dotato di immunità, Berlusconi potrebbe affrontare più serenamente i due processi ancora in piedi: a Bari per le escort di Gianpi Tarantini (prima udienza il 4 febbraio prossimo nell' aula bunker di Bitonto) e a Milano per il cosiddetto Ruby-ter (cene eleganti).

 

Silvio Berlusconi chiude la convention di Forza Italia

 La chat dei veleni Quale che sia il motivo, l' ex premier si è preso un bel rischio. Se Forza Italia resterà in doppia cifra, i suoi ne esalteranno il genio e il coraggio. Qualora invece Silvio-Napoleone dovesse crollare sotto la soglia psicologica del 10 per cento alle Europee, sarebbe la sua Waterloo. Proprio quanti ora lo spingono a candidarsi come salvatore della patria sarebbero ovviamente i primi a cacciarlo in esilio, e nel suo ex-impero scatterebbe il «rompete le righe» o, se si preferisce, il fuggi-fuggi generale. Già adesso se ne colgono chiari segnali: basta dare un' occhiata alla chat riservata dei deputati «azzurri», che ieri ha ospitato una seduta di autocoscienza collettiva, con punte di autentico autolesionismo.

 

TOTI E SALVINI INSIEME A PRANZO A PORTOFINO

È bastato che Galeazzo Bignami, bolognese, sollecitasse una «vera» discussione sui sondaggi al minimo storico; altri si sono aggiunti, con toni agitati; è intervenuta a quel punto la capogruppo, Mariastella Gelmini, invitando tutti a far quadrato intorno a Berlusconi e a smetterla con i propositi di scissione. Dopodiché lo scontro è degenerato. Tiene banco una cena di qualche sera fa che la presenza di Giovanni Toti, leader del dissenso, è bastata a trasformare in una grande congiura anti-berlusconiana, sebbene a tavola sedessero parlamentari super-fedeli al Cav come Osvaldo Napoli.

 

Perfino ad Arcore il tono della chat è parso meschino. Volendo proprio nobilitare il confronto, ci sono quelli che detestano Salvini, dunque plaudono al ritorno in campo del leader; e quanti invece vorrebbero marciare a braccetto con la Lega, si preoccupano della salute di Silvio e gli risparmierebbero volentieri questo ulteriore stress. Tra accuse e veleni, tra insinuazioni e sospetti, tutti insieme si preparano a festeggiare, la prossima settimana, i 25 anni di Forza Italia.

silvio berlusconi forza italia

 

Ultimi Dagoreport

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

giorgia meloni incontra george simion e mateusz morawiecki nella sede di fratelli d italia sergio mattarella frank walter steinmeier friedrich merz

DAGOREPORT –LA CAMALEONTE MELONI NON SI SMENTISCE MAI E CONTINUA A METTERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE: IERI HA INCONTRATO NELLA SEDE DI FDI IN VIA DELLA SCROFA L’EURO-SCETTICO E FILO-PUTINIANO, GEORGE SIMION, CHE DOMENICA POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO PRESIDENTE ROMENO. UN VERTICE CHE IN MOLTE CANCELLERIE EUROPEE È STATO VISTO COME UN’INGERENZA – SABATO, INVECE, LA DUCETTA DEI DUE MONDI INDOSSERÀ LA GRISAGLIA PER PROVARE A INTORTARE IL TEDESCO FRIEDRICH MERZ, A ROMA PER LA MESSA DI INIZIO DEL PONTIFICATO DI PAPA LEONE XIV, CHE E' GIÀ IRRITATO CON L’ITALIA PER LA POSIZIONE INCERTA SUL RIARMO EUROPEO E SULL’AZIONE DEI "VOLENTEROSI" A DIFESA DELL'UCRAINA - MENO MALE CHE A CURARE I RAPPORTI PER TENERE AGGANCIATA L'ITALIA A BRUXELLES E A BERLINO CI PENSANO MATTARELLA E IL SUO OMOLOGO STEINMEIER NELLA SPERANZA CHE LA MELONI COMPRENDA CHE IL SUO CAMALEONTICO EQUILIBRISMO E' ORMAI GIUNTO AL CAPOLINEA (TRUMP SE NE FOTTE DEL GOVERNO DI ROMA...)

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin terre rare

FLASH! – L’EX COMICO ZELENSKY SI È RIVELATO MOLTO PIÙ ABILE DI TANTI DIPLOMATICI - LA POLIZZA SULLA VITA DELL’UCRAINA È STATA LA FIRMA DELL’ACCORDO SULLE TERRE RARE, CHE RAPPRESENTA UNA “GARANZIA DI SICUREZZA” DI AVERE TRUMP DALLA SUA PARTE - COME POTRANNO GLI AMERICANI PERMETTERE A PUTIN DI PRENDERSI IMPIANTI E MINIERE IN COMPROPRIETÀ USA-UCRAINA? L’INTESA SUI MINERALI HA SORPRESO "MAD VLAD": ERA CONVINTO CHE ZELENSKY NON AVREBBE MAI MESSO DA PARTE L’ORGOGLIO, FERITO CON L’UMILIAZIONE ALLA CASA BIANCA…

marina paolo berlusconi antonio tajani ursula von der leyen antonio angelucci

DAGOREPORT – GETTATA DALLO SCIROCCATO TRUMP NEL CESTINO DELL'IRRILEVANZA, MELONI ARRANCA IMPOTENTE, E SI SPACCA PURE LA FAMIGLIA BERLUSCONI: ALL’EUROPEISTA MARINA SI CONTRAPPONE IL TRUMPIANO ZIO PAOLO (TRA I DUE C’È STATO UN BOTTA E RISPOSTA TELEFONICO CON CAZZIATONE DELLA NIPOTINA: MA TU, CHI RAPPRESENTI?) – UNICO MINISTRO DEGLI ESTERI EUROPEO AD ESSERE IGNORATO DAL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO MARCO RUBIO, TAJANI E' IMPOTENTE DAVANTI ALLE SBANDATE ANTI-UE DI SALVINI (IN COMPAGNIA DI MARINE LE PEN) E AL CAMALEONTISMO-BOOMERANG DELLA ''GIORGIA DEI DUE MONDI", FINITA "ESPULSA'' DALL'ASSE MACRON-MERZ-TUSK – E QUANDO RICICCIA LA QUESTIONE DEL MES (L'ITALIA E' L'UNICO DEI 27 PAESI EU CHE NON L'HA RATIFICATO), SI APRE UNA NUOVA CREPA TRA FORZA ITALIA E LEGA – L’ASSALTO DI “LIBERO” E “TEMPO” A URSULA VON DER LEYEN (IL MELONIZZATO ANGELUCCI È TORNATO SALVINIANO?) - UNICA SODDISFAZIONE: FINCHE' L'ALTERNATIVA SI CHIAMA ELLY SCHLEIN, GIUSEPPE CONTE E FRATOIANNI-BONELLI, IL GOVERNO DUCIONI CAMPA TRANQUILLO...