dimitri kunz daniela santanche al twiga foto di whoopsee

LO SCOOP DI “DOMANI” E’ UN’ALTRA MAZZATA PER LA SANTANCHE': DANIELONA HA SEMPRE DETTO DI NON AVERE CONFLITTI DI INTERESSE DA MINISTRA DEL TURISMO PERCHÈ HA VENDUTO LA QUOTE DEL "TWIGA". MA ORA, PER RISTRUTTURARE IL DEBITO CON IL FISCO DI "VISIBILIA", SANTANCHÈ SOSTIENE CHE L’IMPEGNO SARÀ "SODDISFATTO" ANCHE GRAZIE ALLE "DISPONIBILITÀ" CHE "DERIVERANNO" DA UNA PERCENTUALE SUGLI INCASSI DEL LOCALE DEI VIP DI BRIATORE, TRAMITE UNA SOCIETÀ DI CUI LA MINISTRA È AZIONISTA (TRAMITE IMMOBILIARE DANI) INSIEME AL SUO COMPAGNO DIMITRI KUNZ D’ASBURGO LORENA. QUINDI, PIÙ SOLDI FA IL TWIGA, PIÙ LEI INCASSA E PAGA IL FISCO! UN CONFLITTO DI INTERESSE TOTALE…

Estratto dell’articolo di Giovanni Tizian per editorialedomani.it

 

informativa del ministro daniela santanche 4

«Mi sarei aspettata un plauso per aver impiegato il mio patrimonio per salvare le mie aziende». La standing ovation non c’è stata per la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, anche ribattezzata ministra dei debiti. Sulle esposizioni debitorie ha però dimenticato di dire alcune cose, che Domani è in grado di rivelare.

 

Contenute in un documento finora inedito, presentato dai legali di Santanchè al tribunale fallimentare di Milano: si tratta della domanda di ristrutturazione del debito presentata per salvare Visibilia dal fallimento. In queste pagine è citato il Twiga, il noto locale di cui è stata socia Santanchè insieme all’amico di una vita, Flavio Briatore.

 

La ministra a novembre 2022 ha venduto le quote, ufficialmente per evitare conflitti di interesse vista la sua nuova veste governativa di titolare del Turismo. Dall’atto del 29 maggio 2023 firmato dagli avvocati e diretto alla sezione fallimentare di Milano emerge che per “tranquillizzare” il fisco e i giudici, Santanchè sostiene che l’impegno sarà «soddisfatto» anche grazie alle «disponibilità» che «deriveranno» da una percentuale sugli incassi del locale dei vip di Briatore, tramite una società di cui la ministra è azionista (tramite Immobiliare Dani) insieme al suo compagno Dimitri Kunz d’Asburgo Lorena.

informativa del ministro daniela santanche 3

 

Quel che riportano i legali della ministra rischia di mettere in serio imbarazzo non solo Santanchè ma l’interno governo, Meloni su tutti: il meccanismo messo a punto per pagare il fisco rimette infatti al centro dell’affaire il Twiga e il conflitto di interesse della ministra.

 

Ufficialmente risolto, secondo gli amici della senatrice, nel momento in cui Santanchè ha venduto le quote incassando 2,7 milioni di euro, poco dopo aver ricevuto l’incarico. Una parte le ha cedute al suo compagno, le altre a Briatore.

 

Ora però scopriamo che quel filo finanziario tra la ministra e il Twiga non è stato del tutto reciso: tanto più lo stabilimento fattura, tanto più lei riesce a saldare i debiti con l’agenzia delle entrate. Peccato che il suo ministero ha mantenuto le deleghe alle concessioni balneari.

 

informativa del ministro daniela santanche 1

Alla prima riunione del tavolo tecnico-consultivo sulle concessioni, convocato nei giorni scorsi, alla riunione con le associazioni balneari per discutere della messa al bando o delle proroghe, c’erano i due più stretti collaboratori di Santanchè: il vice capo di gabinetto e il consigliere per i rapporti istituzionali della ministra.

 

Santanchè ha riferito al Senato sulle indagini della procura di Milano inerenti la galassia aziendale di cui è o è stata amministratrice, azionista, gestore. Di cose da dire ce ne sarebbero state tante. A partire dai debiti milionari con banche e fisco.

 

(...)

Una delle maggiori esposizioni debitorie di Visibilia è con il fisco. Inizialmente era pari a 1,9 milioni. I legali di Santanchè hanno presentato una proposta di accordo del valore di 1,2 milioni. «Con riguardo al debito fiscale, che, si ricorda, è oggetto di proposta di transazione fiscale, esso (in caso di adesione), verrà pagato nella misura del 70 per cento del totale, e dunque per una somma pari ad € 1.294.859 da corrispondersi in 120 mesi».

 

La richiesta in pratica è di abbattere il debito e rateizzarlo in dieci anni. Poi nella relazione dello studio che assiste Santanchè gli avvocati spiegano come verrà pagata la somma. L’impegno sarà soddisfatto dalla società Immobiliare Dani, «partecipata al 95 per cento» da Santanchè.

briatore twiga

 

Non solo, aggiungono che «in particolare le disponibilità economiche deriveranno» anche «dalla partecipazione che Immobiliare Dani S.r.l. detiene in Ldd sas di Kunz Dimitri d’Asburgo Lorena (compagno della ministra, ndr), società partecipata al 50 per cento da Immobiliare Dani s.r.l. e al 50 per cento da Dimitri Kunz d’Asburgo Lorena». Inoltre, sottolineano, che da Ldd «Immobiliare Dani (cioè Santanchè, ndr) percepisce il 90 per cento degli utili».

 

Ecco però il nocciolo della questione che può essere controproducente per la ministra: «Per completezza, si precisa che Ldd sas di Kunz Dimitri d’Asburgo Lorena è una società di management che si occupa della gestione della Twiga S.r.l. e che per l’anno 2023 fatturerà alla Twiga S.r.l. stessa una fee pari al 3,5 per cento del fatturato di quest’ultima».

 

LA DIFESA DELLA SANTA - MEME BY EMILIANO CARLI

Quindi: grazie alla partecipazione nella società condivisa con il compagno incasserà una percentuale dalla gestione del Twiga di Briatore. Denaro che potrà essere usato per saldare il debito con il Fisco.

 

«Considerato che nel 2022 il valore di produzione della Twiga s.r.l. è stato pari a 8,4 milioni di euro e che è preventivabile un risultato analogo per l’anno 2023, è ragionevole ritenere che LDD sas di Kunz Dimitri d’Asburgo Lorena fatturerà alla Twiga S.r.l. il 3,5 per cento della somma di 8,4 milioni, ovverosia 295.279 euro di cui il 90 per cento» spetterà alla «Immobiliare Dani S.r.l. (precisamente € 265.751,14 oltre iva)».

 

E se non dovesse bastare questa contorta ma notevole garanzia con il brand Twiga, «ad estrema tutela del Creditore-Fisco, anche tale debito è oggetto del Vincolo di destinazione di cui infra». Quest’ultimo riferimento è al vincolo, rivelato da Domani, sulla villa in centro a Milano fatta valutare da un perito 6 milioni di euro e messa a garanzia delle esposizioni con banche e Agenzia delle Entrate.

 

La ministra ha detto di parlare vestendo i panni «dell’imprenditore», di essere orgogliosa delle sue attività. Per prima cosa ha ricordato il suo ingresso nel settore editoriale: «Credo che tutti quelli che oggi fanno impresa possono capire bene quello che sto dicendo», coloro che «stanno lottando per tenere in vita le loro imprese».

 

Avrà pure indossato gli abiti dell’imprenditrice un tempo di successo, ma avrebbe dovuto anche ricordare ai suoi colleghi parlamentari che nel ricorso dei suoi avvocati per la ristrutturazione dei debiti è esaltato il ruolo di senatrice che ricopre.

 

daniela santanche informativa in senato

Anche in questo caso come garanzia per evitare il fallimento. Non tutti gli imprenditori possono giocarsi questa carta: «Si rileva, peraltro, che la socia di maggioranza, dott.ssa Daniela Garnero Santanchè, oltre ad essere socio di riferimento delle diverse società menzionate nel presente ricorso, riveste anche la carica di Senatrice della Repubblica, in funzione della quale percepisce un’indennità pari a 95mila euro netti annui: tale ammontare costituisce ulteriore risorsa a disposizione del Socio di maggioranza in funzione del sostegno finanziario da prestare in favore della Società per il pagamento dei debiti e, dunque, del buon esito degli Accordi».

informativa di daniela santanche in senato sul caso visibilia 3

 

Una politica, dunque, che sta tentando il tutto per tutto per salvare le aziende dal fallimento e dall’inchiesta per bancarotta.

 

DANIELA SANTANCHE - INFORMATIVA IN SENATO informativa di daniela santanche in senato sul caso visibilia 2matteo salvini daniela santanche

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO