matteo salvini giorgia meloni solinas sardegna

M’HANNO RIMASTO SOLO, ANZI SOLINAS! “NON MI SENTO SCARICATO DA SALVINI, È PREVALSA UNA LOGICA DI RAPPORTI DI FORZA, NON LA POLITICA” - IL GOVERNATORE DELLA SARDEGNA CHRISTIAN SOLINAS, DOPO LA RINUNCIA ALLA RICANDIDATURA IN FAVORE DEL MELONIANO TRUZZU, SI TOGLIE I NURAGHI DALLE SCARPE: “HO FATTO UN SACRIFICIO. LE INCHIESTE HANNO INFLUITO? SONO ARRIVATE A 5 GIORNI DALLA PRESENTAZIONE DELLE LISTE. E' UNA PARTICOLARE COINCIDENZA - SALVINI NE ESCE SCONFITTO? VEDREMO...”

Antonio Bravetti per la Stampa - Estratti

 

CHRISTIAN SOLINAS - MATTEO SALVINI

«Ho fatto un sacrificio», dice Christian Solinas. Il presidente della Sardegna non correrà per un secondo mandato: «È prevalsa una logica di rapporti di forza – osserva – un Cencelli muscolare, non la politica».

 

Lei non è il più candidato alla regione Sardegna?

«Ho deciso di ritirare la mia ricandidatura per favorire la ricomposizione di una formula politica che desse possibilità di continuità a tante azioni avviate in questo quinquennio. Lascio una Sardegna migliore sotto tutti gli indicatori certificati da enti terzi».

 

Eppure un sondaggio del Sole 24 Ore la metteva all’ultimo posto dei governatori più amati dai cittadini.

MATTEO SALVINI - CHRISTIAN SOLINAS

«Hanno inciso l’avvio anticipato della campagna elettorale e il fatto che i partiti che componevano la stessa maggioranza avevano già l’idea di portare avanti un loro candidato. L’unico sondaggio di cui mi fido io sono le elezioni».

 

 

Il Partito sardo d’azione appoggerà Truzzu?

«Una volta fatte le scelte noi abbiamo una disciplina: si va in battaglia per vincere. Io farò campagna elettorale per il Psd’Az e quindi per Truzzu. Il sacrificio della mia persona è stato fatto per scommettere sulla continuità dei punti programmatici».

 

Truzzu però dice «correggerò gli errori di Solinas», altro che continuità.

«Ma giovedì FdI, con un comunicato ufficiale, ha giudicato positivamente il mio operato. Credo ci sia qualcosa da rivedere nelle parole di Truzzu».

christian solinas a pontida

 

(...)

 

Si sente scaricato da Salvini?

«No, in politica può accadere che non si riesca a raggiungere un obiettivo. Salvini ha difeso la posizione della ricandidatura degli uscenti e sulla stessa posizione era anche Forza Italia. Il rammarico è più per modalità e tempi».

 

A sentir lei nessuno le ha fatto pressioni, né Meloni né Salvini. Sembra quasi una decisione serena, senza polemiche. Su, si tolga almeno un sassolino dalla scarpa...

«Ho imparato col tempo che spesso è meglio cambiare le scarpe, che dedicarsi ai sassolini».

 

Si candiderà alle Europee?

«In questo momento non è nei miei programmi. Non mi ricandido nemmeno alle regionali e dopo tanti anni di impegno civico e politico penso di riprendere i miei spazi e dedicarmi come segretario al mio partito».

MATTEO SALVINI - CHRISTIAN SOLINAS

 

Si sente un sacrificato?

«Sicuramente ho messo davanti alla mia persona l’idea di garantire unità e continuità a una formula politica. Un sacrificio l’ho fatto come l’ha fatto il mio partito. Invece della continuità stavolta è prevalsa l’esigenza di affermare il principio del riequilibrio».

 

(...)

 

Salvini ne esce sconfitto?

«Vedremo come finirà nelle altre regioni. Certo, il criterio è diventato esclusivamente quello dei rapporti di forza: si vuole riallineare a livello territoriale il risultato delle politiche senza tener conto che in alcuni casi ci possono essere delle realtà territoriali che non sono specchio di quella nazionale».

 

matteo salvini

Chi è stato a chiederle un passo indietro?

«Nessuno. Ho tratto io le conclusioni, perché ci stavamo avvicinando alla scadenza delle liste e rischiavamo una rottura».

 

Le inchieste hanno influito?

«Sono arrivate a cinque giorni dalla presentazione delle liste, credo ci sia una particolare coincidenza di tempi e modi. Non sarebbe cambiato nulla dal punto di vista giuridico se fossero arrivate dopo il voto, avrebbero consentito di chiedere direttamente ai cittadini una valutazione dell’operato del mio governo. Davanti a questa vicenda ho ritenuto di fare un passo di lato».

 

Un’inchiesta riguarda una laurea honoris causa in Medicina all’università di Tirana. L’ha presa davvero?

christian solinas

«Io sono laureato in Giurisprudenza in un’università pubblica italiana, non ho bisogno di altre lauree. Mi è stata proposta questa onorificenza, come fanno con tante persone che abbiano visibilità per fare promozione all’ateneo, non è successo solo a me. Io comunque ho ringraziato con garbo ma non sono mai andato a Tirana per riceverla. Credo che alla fine quell’anno sia stata conferita all’onorevole Cappellacci».

christian solinas 1

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…