sondaggio ballaro meloni

LA GIORGIA DEL POTERE - NON FATE VEDERE A RENZI I SONDAGGI SU ROMA: PER ''BALLARÒ'' LA MELONI È IN TESTA, PER BRU-NEO VINCONO I GRILLINI. I POTENZIALI CANDIDATI PD VIAGGIANO TUTTI SOTTO IL 10% - DI BATTISTA DIETRO MARCHINI, MA IL MOVIMENTO DI GRILLO È AL 30-35%

1. A ROMA VINCE GIORGIA MELONI - SONDAGGIO ''BALLARÒ''

http://www.termometropolitico.it/

 

sondaggio ballaro su sindaco di romasondaggio ballaro su sindaco di roma

L’appuntamento con il sondaggio Euromedia di Ballarò è lo stesso, ma in questa occasione sembrano più importanti le intenzioni di voto locali a quelle nazionali. Le dimissioni di Ignazio Marino hanno monopolizzato l’attenzione dei media nazionali

 

Sondaggio Euromedia: Il PD arretra, e ora il M5S è a 4,9 punti di distanza

Le intenzioni di voto nazionali comunque sono interessanti, il PD arretra, non di poco, perdendo 1,1 punti e scendendo al 31,5%, trovandosi solo a 4,9% in più del M5S che sale ancora dello 0,5% ed è al 26,6%.

 

Stabili o in leggero calo Forza Italia al 11,8% e Lega Nord al 14,7%, insieme non raggiungono il M5S ora, se non fosse per Fratelli d’Italia, al 4,3%, in salita.

 

sondaggio ballaro su sindaco di roma  sondaggio ballaro su sindaco di roma

In salita al 3% NCD-UDC che ritornano alla soglia dell’Italicum dopo tanto tempo.

 

SEL e le altre forze di sinistra continuano a calare segnando insieme un 6,3%, -0,4% rispetto alla settimana scorsa

 

 

SONDAGGIO EUROMEDIA: A ROMA GIORGIA MELONI DAVANTI CON IL 25,3%

matteo salvini giorgia melonimatteo salvini giorgia meloni

E’ Giorgia Meloni che guida la classifica delle preferenze dei romani per quanto riguarda il nuovo sindaco dopo le dimissioni di Ignazio Marino. C’è da dire che non sono state offerte molte alternative a destra che e facessero concorrenza, se escludiamo Alfio Marchini di cui si vocifera accordi con il centrodestra, nonostante la storia familiare a sinistra.

 

giorgia meloni e andrea giambruno da chi giorgia meloni e andrea giambruno da chi

In ogni caso la leader di Fratelli d’Italia è in testa con il 25,3%, seguita da Marchini al 22%, e poi Di Battista al 19,3% per il M5S, nonostante alcuni altri sondaggi stiano dando il movimento di Grillo vicino al 30%.

 

Sarà molto interessante vedere le reali performances del M5S al di là dell’emozione del momento.

 

Marino è dato solo al 10,6%, una cifra però non indifferente se volesse creare una lista di disturbo, soprattutto al PD.

 

ALESSANDRO DI BATTISTAALESSANDRO DI BATTISTA

Seguono sotto il 10% l’ex sindaco Veltroni rimasto nel cuore di poco più del 9%, Giachetti al 7,6%, Madia al 3%, questi ultimi tutti del PD. Una grande dispersione a sinistra, facilmente comprensibile, ma sarà decisivo vedere come il centrosinistra romano vorrà trovare il candidato e chi questo sarà.

 

 

2. DOPO MARINO, ROMA AL M5S: IL SONDAGGIO "PORTA A PORTA"

Da www.notizie.it

ALESSANDRO DI BATTISTAALESSANDRO DI BATTISTA

 

Possono non essere così significativi in termini di risultato assoluto, ma di sicuro gli ultimi sondaggi commissionati da Porta a Porta fotografano in modo preciso la situazione di Roma dopo le dimissioni del sindaco Ignazio Marino.

 

Le società IPR e Tecné, incaricate dal programma di Rai Uno per la raccolta e l’elaborazione dei dati in merito ai favoriti per la successione a Marino, hanno indicato nel Movimento 5 Stelle il partito forte del momento, davanti a tutti con il 33-35% del consenso.

ALFIO MARCHINIALFIO MARCHINI

 

Subito dietro risulterebbero esserci i blocchi di centro sinistra e di centro destra, entrambi assestati su percentuali tra il 26 e il 27%.

 

Tutti gli schieramenti sono in perfetta parità di intenti, nel senso che nessuno ha ancora indicato il proprio candidato, quindi il sondaggio si limita a indicare una sorta di gradimento o fiducia a livello partitico. Nulla di definitivo, insomma, a maggior ragione alla luce del fatto che la campagna elettorale è ancora tutta da fare.

 

ALFIO MARCHINI    ALFIO MARCHINI

Di certo, risulta chiara la necessità di rapportarsi con le potenzialità e i numeri del Movimento 5 Stelle, evitando di commettere l’errore di sottovalutarlo. Probabile che i temi al centro della battaglia per la conquista della poltrona di primo cittadino saranno quelli della legalità e della trasparenza, partendo per contrapposizione dalle innegabili ombre con cui si è chiusa l’esperienza di Ignazio Marino.

 

Le dimissioni dell’ex sindaco sembrerebbero, stando ai risultati del sondaggio, avere tolto molte possibilità al Pd. Inoltre, come molti hanno fatto notare, l’eventuale presentazione di una Lista Marino (l’ex sindaco infatti gode tuttora di un certo appoggio fra la popolazione) potrebbe togliere ulteriori punti percentuali al Centro Sinistra (qualcuno dice addirittura fra il 4 e il 5%), che, a quel punto, rischierebbe di finire dietro a tutti.

ignazio marino in bici visto da spinozaignazio marino in bici visto da spinoza

 

In definitiva, la lettura del sondaggio mostra in modo inequivocabile quanta strada debba fare il Pd per uscire dal pantano attuale e riconquistare la guida di Roma, mentre, al contempo, almeno allo stato attuale, il principale candidato alla successione potrebbe essere proprio il Movimento 5 Stelle.

Ultimi Dagoreport

donald trump benjamin netanyahu iran israele stati uniti khamenei fordow

DAGOREPORT – COME MAI TRUMP HA PERSO LA PAZIENZA, IMPRECANDO IN DIRETTA TV, SULLE "VIOLAZIONI" DELLA TREGUA IN MEDIO ORIENTE DA PARTE DI NETANYAHU? "NON SANNO COSA CAZZO STANNO FACENDO. DOBBIAMO FAR CALMARE ISRAELE, PERCHÉ STAMATTINA SONO ANDATI IN MISSIONE"? - È EVIDENTE IL FATTO CHE IL “CESSATE IL FUOCO” CON L’IRAN NON RIENTRAVA NEI PIANI DI BIBI NETANYAHU. ANZI, IL PREMIER ISRAELIANO PUNTAVA A PORTARE A TERMINE GLI OBIETTIVI DELL’OPERAZIONE “RISING LION” (DOVE SONO FINITI 400 CHILOGRAMMI DI URANIO?), MA È STATO COSTRETTO AD ACCETTARLO DA UN TRUMP IN VENA DI PREMIO NOBEL PER LA PACE. D’ALTRO CANTO, ANCHE A TEHERAN LA TREGUA TRUMPIANA NON È STATA PRESA BENE DALL’ALA OLTRANZISTA DEI PASDARAN… – VIDEO

elly schlein gaetano manfredi giorgio gori stefano bonaccini pina picierno vincenzo de luca matteo ricci

DAGOREPORT - MENTRE ASSISTIAMO A UNO SPAVENTOSO SVALVOLAMENTO GLOBALE, IN ITALIA C’È CHI SI CHIEDE: ‘’COME SI FA A MANDARE A CASA LA SPERICOLATA ELLY SCHLEIN?’’ - ANCHE SE HA UN IMPATTO MEDIATICO PIÙ TRISTE DI UN PIATTO DI VERDURE LESSE, LA FANCIULLA COL NASO AD APRISCATOLE HA DIMOSTRATO ALTE CAPACITÀ DI TESSERE STRATEGIE DI POTERE, PRONTA A FAR FUORI IL DISSENSO DELL’ALA CATTO-DEM DEL PD - SE IL CENTRO RIFORMISTA HA LA MAGGIORANZA DEGLI ISCRITTI DEL PD, HA PERMESSO DI AVERE UN RISULTATO IMPORTANTE ALLE EUROPEE E FA VINCERE CON I SUOI CANDIDATI LE PROSSIME REGIONALI, PERCHÉ NON TIRA FUORI UN LEADER ALTERNATIVO AL SINISTRISMO FALCE & MART-ELLY? -  LIQUIDATO BONACCINI, ORMAI APPIATTITO SULLA SCHLEIN, SCARTATO DECARO PRIVO DEL CORAGGIO PER SPICCARE IL VOLO, SULLA RAMPA DI LANCIO CI SONO IL SINDACO DI NAPOLI, GAETANO MANFREDI, MA SOPRATTUTTO GIORGIO GORI. L’EUROPARLAMENTARE ED EX SINDACO DI BERGAMO È IN POSSESSO DEL FISICO DEL RUOLO PER BUCARE LO SCHERMO E IL MELONISMO PAROLAIO. A PARTE LE GELOSIE INTERNE DEI RIFORMISTI, LA BASE, CON LA GRUPPETTARA ELLY AL COMANDO, OGGI È TALMENTE RADICALIZZATA CHE RIUSCIRÀ AD INGOIARE UN EX MANAGER DI MEDIASET SULLA PRIMA POLTRONA DEL NAZARENO?

alessandro giuli

DAGOREPORT - MA COME SCEGLIE I COMPONENTI DELLE COMMISSIONI L’INFOSFERICO MINISTRO DELLA CULTURA, ALESSANDRO GIULI? I DIRETTORI DI CINQUE MUSEI STATALI (MUSEI REALI DI TORINO, GALLERIA DELL’ACCADEMIA E BARGELLO DI FIRENZE, COLOSSEO, MUSEO NAZIONALE ROMANO E MUSEO ARCHEOLOGICO DI NAPOLI) SARANNO SELEZIONATI DA UNA COMMISSIONE FORMATA DALLA STRAGRANDE MAGGIORANZA DA GIURISTI - PEGGIO CI SI SENTE SE SI PENSA CHE I TRE CANDIDATI PER CIASCUN MUSEO SCELTI DA QUESTA COMMISSIONE GIURISPRUDENZIALE SARANNO POI SOTTOPOSTI AL VAGLIO FINALE DEL LAUREANDO MINISTRO…

FLASH! – SE URBANO CAIRO NON CONFERMA MENTANA ALLA DIREZIONE DEL TGLA7 ENTRO IL PROSSIMO 30 GIUGNO, CHICCO ALZA I TACCHI E SE NE VA – IL CONTRATTO SCADE A FINE 2026 MA A LUGLIO C’E’ LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI – PARE CHE QUESTA VOLTA NON CI SIA DI MEZZO IL DIO QUATTRINO, BENSI’ QUESTIONI DI LINEA POLITICA (GIA' NEL 2004 MENTANA FU PRATICAMENTE “CACCIATO” DAL TG5 DOPO UN VIOLENTISSIMO SCAZZO CON SILVIO BERLUSCONI E I SUOI “DESIDERATA”, E FU SOSTITUITO DAL SUO VICE MIMUN…)

meloni macron merz starmer trump iran usa attacco bombardamento

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI STA SCOPRENDO CHE VUOL DIRE ESSERE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI UN PAESE CHE NON HA MAI CONTATO UN TUBO: PRIMA DI PROCEDERE AL BOMBARDAMENTO DEI SITI IRANIANI, TRUMP HA CHIAMATO IL PREMIER BRITANNICO, KEIR STARMER, E POI, AD ATTACCO IN CORSO, HA TELEFONATO AL TEDESCO MERZ. MACRON È ATTIVISSIMO COME MEDIATORE CON I PAESI ARABI: FRANCIA, REGNO UNITO E GERMANIA FANNO ASSE NEL GRUPPO "E3", CHE TIENE IL PALLINO DEI NEGOZIATI CON L'IRAN  – L’AFFONDO DI RENZI: “LA POLITICA ESTERA ITALIANA NON ESISTE, MELONI E TAJANI NON TOCCANO PALLA”. HA RAGIONE, MA VA FATTA UN’INTEGRAZIONE: L’ITALIA È IRRILEVANTE SULLO SCACCHIERE GLOBALE, INDIPENDENTEMENTE DA CHI GOVERNA...

donald trump mondo terra brucia guerra iran nucleare

DAGOREPORT – BENVENUTI AL CAOS MONDIALE! AL DI LA' DEL DELIRIO DI PAROLE, ANNUNCI E BOMBARDAMENTI DI TRUMP, C’È LA DURISSIMA REALTÀ DEI FATTI. L’ATTACCO ALL’IRAN AVRÀ CONSEGUENZE POTENZIALMENTE DEVASTANTI IN OGNI ANGOLO DEL MONDO – UN'EVENTUALE CHIUSURA DELLO STRETTO DI HORMUZ FAREBBE SCHIZZARE IL PREZZO DEL PETROLIO, CON CONTRACCOLPI ENORMI SULLA CINA (PRIMO CLIENTE DEL GREGGIO IRANIANO) E DANNI PESANTI SULL'EUROPA – I TRE POSSIBILI SUCCESSORI DI KHAMENEI SONO TUTTI PASDARAN: SE MUORE LA GUIDA SUPREMA, IL REGIME DIVENTERÀ ANCORA PIÙ OLTRANZISTA – UN'ALTRA FACCIA DEL BUM-BUM TRUMPIANO E' LA FRATTURA NEL PARTITO REPUBBLICANO USA: L'ALA “MAGA” CAPITANATA DA JD VANCE SI SENTE TRADITA DAL TRUMP BOMBAROLO (L’HA VOTATO PERCHÉ SI OCCUPASSE DI FAR TORNARE "L'ETA' DELL'ORO" IN AMERICA, NON PER BUTTARE MILIARDI DI DOLLARI PER ARMI E INTELLIGENCE IN UCRAINA E ISRAELE)