giuseppe conte beppe grillo

LO SPETTRO DI BEPPE GRILLO TORNA AD AGITARE I CINQUE STELLE – DOPO IL MONOLOGO DELL’ELEVATO (DI TORNO) DA FAZIO, IL PARTITO DI CONTE SI SPACCA: I NUOVI, FEDELISSIMI DELL’AVVOCATO CON LA POCHETTE, SOTTOLINEANO LA “STANCHEZZA” DI BEPPE-MAO, E MINIMIZZANO LA PORTATA DEL SUO INTERVENTO – I VECCHI MILITANTI, INVECE, APPLAUDONO: “DOVREBBE FARSI SENTIRE DI PIÙ, CI MANCA MOLTO” – E “GIUSEPPI”? ABBOZZA: “È UN MATTATORE. USA L’IRONIA, IO HO AUTOIRONIA, È STATO DIVERTENTE, MI SONO MESSO A RIDERE…”

 

Estratto dell’articolo di Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera”

 

BEPPE GRILLO A CHE TEMPO CHE FA

«Grillo si è rivelato un mattatore, una grande performance, ha fatto fare il record di ascolti, chapeau. Lui usa l’ironia, io ho autoironia, è stato divertente, mi sono messo a ridere». A parlare e a scegliere una linea soft è il presidente M5S, Giuseppe Conte, commentando con i giornalisti le parole del garante che in tv aveva scherzato su di lui: «Quando l’ho scelto non era iscritto al Movimento. È un bell’uomo, un laureato, parla inglese, poi parlava e si capiva poco... perfetto per la politica... ma è migliorato».

 

Ma la reazione del leader non è certo la sola. Lo show di Beppe Grillo da Fabio Fazio è stato come una radiografia per il Movimento: ha fatto vedere plasticamente la presa (e la vicinanza) del garante sul mondo Cinque Stelle.

 

giuseppe conte vs beppe grillo meme

Attivisti storici in fibrillazione con tanto di chat che tornano a ribollire, parlamentari della vecchia ora nostalgici e nuovi, invece, in gran parte distanti. Già, perché i nuovi volti, per il momento, hanno avuto poco a che fare con il garante. Anzi, tra loro l’intervento in tv ha suscitato perplessità. C’è chi nota «una stanchezza» di Grillo e chi si domanda: «Ma perché se vuole fare spettacolo non si sfila definitivamente?».

 

Voci che contrastano con chi ha avuto modo di conoscere meglio il garante, per chi ha vissuto anche la prima fase stellata. «Grillo dovrebbe farsi sentire di più. Manca molto al Movimento», è la litania. Gli attivisti tornano a auspicare nelle chat una presenza anche in piazza del fondatore e ad attaccare «i nemici» che mettono nel mirino i Cinque Stelle. […]

 

beppe grillo a che tempo che fa 2

I vertici? La linea è chiara, Conte ne è un esempio: smorzare ogni polemica, cercare di attutire l’impatto delle dichiarazioni del garante. Disinnescare il fenomeno-Grillo per insistere sulle battaglie che gli stellati stanno portando avanti in Parlamento è il mantra.

 

Ecco perché a parte poche eccezioni, le voci a difesa del garante non sono molte. C’è Vittoria Baldino che su La7 a L’Aria che tira ribadisce: «Grillo non si fa confinare». «Con la sua ironia ha dimostrato ancora una volta di saper portare qualcosa di diverso in un panorama ormai sempre più piatto come quello televisivo», commenta sui social il deputato Dario Carotenuto.

 

grillo conte

Mentre l’europarlamentare Fabio Massimo Castaldo, in aperto contrasto con i vertici contiani, punge: «L’aria delle splendide origini del M5S è una tonificante boccata d’ossigeno». Ma molti big, anche ex, preferiscono non esprimersi. C’è chi dribbla le domande, come un ex ministro: «Non l’ho visto».

 

[…] l’interrogativo che sembra unire tutte le anime Cinque Stelle è uno solo: «Ora Grillo che intende fare?». Il dubbio è legittimo. Ci si chiede se le «incursioni» come quella in tv di ieri o in piazza a luglio diverranno una costante, in grado di distogliere l’attenzione dalle mosse parlamentari stellate. Oppure se Grillo tornerà in tour. L’unica certezza è fissata per l’8 febbraio: al teatro comunale di Lacedonia (Avellino) parlerà della «sua» religione, L’Altrove.

fabio fazio e beppe grillo a che tempo che fa 2

 

E mentre ci si interroga sul futuro del garante, c’è anche chi, nel mondo degli ex, lancia una stoccata agli attuali vertici. «Io cerco di non interpretare le parole altrui — dice all’Adnkronos Davide Casaleggio —, Grillo ha parlato più di un’ora e credo che il suo pensiero lo abbia espresso benissimo da solo, senza aggiunte da parte mia». E conclude: «Io sono dispiaciuto di quello che è diventato oggi il Movimento 5 Stelle, perché non c’è più una partecipazione dal basso e quella che c’è è di facciata».

Fabio Massimo Castaldo DARIO CAROTENUTOconte grillo BEPPE GRILLO E GIUSEPPE #CONTEconte grilloconte grillo

beppe grillo a che tempo che fa 4fabio fazio e beppe grillo a che tempo che fa fabio fazio beppe grillo ciro beppe grillo beppe grillo a che tempo che fa 3

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...