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STA MANOVRA POTEVA ESSE FERO E INVECE È PIUMA – IL DIETROFRONT SUL POS ERA SCONTATO: L’EUROPA HA FATTO CAPIRE ALLA MELONI CHE AVREBBE MESSO A RISCHIO IL PNRR E LA DUCETTA HA FATTO PIPPA. LA CORSA CONTRO IL TEMPO PER VOTARE GLI EMENDAMENTI ED EVITARE L’ESERCIZIO PROVVISORIO: VIA LIBERA ALL’AUMENTO A 600 EURO DELLA PENSIONE MINIMA, MA SOLO PER GLI OVER 75…

Fabio Savelli e Massimiliano Jattoni Dall’Asén per www.corriere.it

 

Giorgetti: «Pensioni minime a 600 euro per over 75»

GIANCARLO GIORGETTI ALLA CAMERA 1

Il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti è arrivato in commissione Bilancio della Camera. Ai giornalisti che gli chiedevano se avesse portato gli attesi emendamenti del governo alla manovra, il ministro ha risposto: «Li ha il sottosegretario» Federico Freni.

 

«Il ritardo per la presentazione del maxiemendamento, che peraltro in parte è stato presentato adesso, è dovuta al fatto che gli uffici del Mef erano pronti questo pomeriggio con il maxiemendamento ma la presidenza della Camera ha chiesto di evitare, dopo aver manifestato l’indisponibilità a considerare ammissibile il maxiemendamento se non spacchettato per omogeneità di materia.

 

ursula von der leyen giorgia meloni al consiglio europeo

E noi abbiamo ceduto ad un lavoro molto complicato di spacchettamento del maxi per comporre e ricomporre le coperture», continua Giorgetti intervenendo in commissione Bilancio alla Camera sulla manovra, aggiungendo che «passa da 20 a 25mila» il tetto del reddito per il taglio del cuneo di un ulteriore punto percentuale.

 

Negli emendamenti del governo alla manovra c’è poi «l’innalzamento a 600 euro delle pensioni minime per tutti quelli che hanno 75 anni».

 

Nel maxi-emendamento del governo alla manovra «abbiamo ripristinato una vecchia norma del 2012 che permette per i contratti dei mutui ipotecari di tornare dal tasso variabile al tasso fisso», spiega Giorgetti.

MATTEO SALVINI POS DELLE CERIMONIE - MEME BY EMILIANO CARLI

 

«Abbiamo previsto l’aumento all’80% indennità del congedo parentale ricondotta ai genitori in via alternativa», aggiunge Giorgetti, spiegando che è stata rilevata un’incongruenza sul fatto che non potesse essere prevista questa indennità anche ai padri e «abbiamo raccolto questa sensibilizzazione eliminando questa incongruenza.

 

 «Abbiamo poi incrementato la maggiorazione della misura dell’assegno unico universale riconosciuto a nuclei con 4 o più figli. Introdotta anche misure per escludere borse di studio destinate a studenti universitari con disabilità dal computo reddituale, estendendo i beneficiari», ha detto.

 

PENSIONI

«Il governo ha una sua opinione su Opzione donna, il problema è l’onerosità delle coperture, siamo disponibili al confronto».

 

«La vicenda calcio verrà trattata come i debiti di tutte le altre aziende, i debiti previdenziali vanno saldati entro i termini pena le procedure previste», continua Giorgetti. «Per quanto riguarda il condono fiscale, nel maxiemendamento non c’è nessuna forma di condono fiscale. Certo che la vicenda delle rateizzazioni impone una riflessione rispetto a chi accede quelle forme, qualora non si tratti di frode, su come comportarsi rispetto alle fattispecie di reato».

GIANCARLO GIORGETTI ANTONIO TAJANI

 

La corsa contro il tempo

Quella della Manovra è una corsa contro il tempo e una gincana tra emendamenti che entrano e poi escono, numeri ballerini sulle coperture finanziarie e modifiche richieste da una forza politica che entra dalla porta (di una bozza circolata ieri in giornata) per essere poi smentita in quella successiva. È il caso, ad esempio dell’obbligo del Pos: il governo aveva assicurato che avrebbe portato il tetto ai 60 euro, per poi fare retromarcia e indirizzarsi verso i 30-40 euro. Poi, un nuovo stop con i rumors che volevano la nuova norma sul Pos verso un binario morto. Adesso la norma è saltata, con il governo che inserirà i crediti di imposta.

raffaele fitto giancarlo giorgetti paolo gentiloni 1

 

Nel frattempo, se il pacchetto definitivo era atteso per venerdì 16 dicembre, tutto slitta ancora perché manca la convergenza tra le forze di maggioranza sulle modifiche prioritarie. Ma nell’ancora incerto seppur brevissimo cammino della Manovra, i contorni ormai si delineano. Vediamo allora quali sono le principali novità e quali le conferme.

 

Pensioni minime a 600 euro per gli over 75

Fino alla tarda serata di sabato il pacchetto sulle pensioni agganciato agli emendamenti della manovra di Bilancio non era arrivato. Arriverà domenica 18 dicembre in serata confezionato dal governo e illustrato dal ministro del Tesoro Giancarlo Giorgetti. Fonti confermano che rispetto all’impostazione iniziale della legge di Bilancio il governo ha dato il via libera all’ampliamento delle pensioni minime di oltre 25 euro rispetto ai 574 immaginati dal testo originario della manovra, per tutti gli over 75, che così riceveranno un assegno da 600 euro.

 

L’intervento costa un paio di centinaia di milioni per le casse dello Stato. Gestibile come copertura finanziaria da parte del Tesoro dopo le analisi effettuate dalla Ragioneria generale. Forza Italia, la promotrice di questo emendamento, lo avrebbe voluto più generoso. Cioè che avesse riguardato tutta la platea di chi riceve una pensione minima, non solo gli over 75.

 

GIANCARLO GIORGETTI ALLA CAMERA

Ma l’aggravio per i conti pubblici sarebbe stato di circa 1,1 miliardi. Fdi e Lega non lo ritenevano così fondamentale in un momento in cui il caro-bollette falcidia famiglie e imprese. Fonti parlamentari di maggioranza registrano la necessità di intervenire piuttosto sulla rivalutazione all’inflazione delle pensioni oltre 5 volte il minimo, come propone la Cisl.

 

«Sarebbe stato un segnale, parla un autorevole capogruppo alla Camera, verso le parti sociali», intavolando così un rapporto dialettico e proficuo col sindacato guidato da Luigi Sbarra, l’unica sigla a non partecipare allo sciopero dei trasporti di venerdì indetto da Cgil e Uil. L’opzione donna, cioè la finestra agevolata per la pensione, resterebbe confermata ma smontando il requisito dei figli, che poteva dare adito a interpretazioni giurisprudenziali di incostituzionalità. Restano validi i criteri della fragilità e dell’assistenza ad un genitore non autosufficiente come requisito per richiederla. (Fabio Savelli)

URSULA VON DER LEYEN E GIORGIA MELONI

 

Salta la norma sul Pos: il governo inserirà crediti di imposta

Dalla manovra salterà la norma sul Pos. A quanto si apprende da fonti di governo, nel confronto delle ultime settimane con la Commissione Ue sarebbe emerso che con la misura prevista vi fosse il rischio che alcuni aspetti della norma - con la soglia portata da zero a 60 euro per l’obbligo di accettare pagamenti elettronici - contrastassero con milestone e target del Pnrr raggiunti dall’Italia lo scorso anno. Con un emendamento, il governo dovrebbe sostituire l’articolo in questione, cambiando l’impostazione e inserendo una previsione sui crediti di imposta.

 

Più fondi alla Polizia: 1000 assunzioni

INPS PENSIONI

Tra le misure richieste da FdI e FI, condivise anche dalla Lega, anche il completamento delle assunzioni nelle Forze di polizia e nel Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco previste per quest’anno «ma non autorizzate per mancanza di copertura finanziaria» nella manovra spedita a Bruxelles e sottoposta al vaglio parlamentare. Sarebbero stati trovati i fondi per l’assunzione di almeno mille nuovi agenti, recita la bozza circolata ieri. Ma i numeri sono ancora ballerini rispetto ai fondi destinati al comparto Sicurezza.

 

raffaele fitto giancarlo giorgetti paolo gentiloni

Quel che si apprende è che il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, ha avuto diverse interlocuzioni in questi giorni col Tesoro e con esponenti di maggioranza per avere maggiori risorse da destinare al pattugliamento delle strade. L’entità dei fondi dipenderà da quanto si potrà risparmiare da altre misure. E da quanto ci si attende come gettito da altri interventi, come la nuova tassa sugli extra-profitti da cui il Tesoro si attende un gettito per 2,6 miliardi.

 

Con la sforbiciata di un mese del Reddito di Cittadinanza per i 660 mila occupabili, cioè passando dagli 8 ai 7 mesi (Noi Moderati vorrebbe tagliare fino a 6 per destinare le risorse però alle politiche attive del lavoro) si ottengono risparmi di spesa per 340 milioni al mese. Utilizzabili anche per assunzioni, in vista del Pnrr.

 

PAGAMENTI CON IL POS 2

Nell’articolato di 68 emendamenti arrivati ieri in Commissione Bilancio alla Camera c’è l’ampliamento del fondo dedicato alle forze dell’ordine che viene «incrementato di 6 milioni per il 2023, 18 milioni per il 2024, 18,6 milioni per il 2025, 18,8 milioni per il 2026, 18,9 milioni per il 2027, 21,2 milioni annui per il 2028 e 2029 e 21 milioni a regime». Maggiori risorse anche per gli straordinari per gli agenti in servizio con un incremento di 55 milioni a decorrere dal 2023». E «misure perequative in materia di previdenza». (Fabio Savelli)

 

GIORGIA MELONI ALLA FESTA PER I DIECI ANNI DI FRATELLI D ITALIA

7 mesi per il Reddito di cittadinanza

Scenderebbe dagli 8 mesi previsti inizialmente a 7 la durata del Reddito di cittadinanza per gli occupabili nel 2023. Se gli 8 mesi portavano a risparmi per lo Stato attorno ai 734 milioni di euro, un mese in meno ne recupera altri 200 milioni che andrebbero così a finanziare l’aumento delle pensioni minime. La ministra del lavoro Calderone è però cauta: «Non vogliamo intervenire con l’accetta», ma garantire agli occupabili percorsi per il lavoro. Come sappiamo, nel 2024 il Reddito verrà abolito e sostituito con un nuovo sussidio ancora tutto da studiare. (Massimiliano Jattoni Dall’Asén)

GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI

 

La norma «Salva calcio» o «Salva sport»

Gestazione complicata, modifica prima bipartisan ma poi sabotata come emendamento al decreto di conversione del Dl aiuti-quater, perché tacciata di essere apertamente a favore delle società di serie A non troppo trasparenti in questi anni Covid nella rendicontazione dei bilanci. I guai della Juventus e i rilievi della Consob sulle plusvalenze per la compravendita di giocatori hanno fatto saltare il banco qualche settimana fa quando l’emendamento «Salvacalcio» è stato ritirato all’ultimo per i rilievi di alcune forze politiche di maggioranza.

 

Ora rientrerebbe in legge di Bilancio come richiesta di modifica da parte del governo all’esame da ieri della commissione Bilancio della Camera. Un emendamento che s’intende però «erga omnes», nel senso che l’esecutivo lo presenta ampliando la platea di destinatari potenzialmente ammessi al pagamento a rate dei versamenti tributari e contributivi sospesi fino al 22 dicembre.

 

GIORGIA MELONI REDDITO CITTADINANZA

Cioè oltre alle società calcistiche in forte difficoltà dopo due anni di pandemia e il forte contraccolpo per i ricavi da biglietto per le misure di distanziamento vengono ammessi al beneficio anche «federazioni, associazioni e società sportive». Il nuovo meccanismo prevederebbe «una rateizzazione fino a 60 mesi», dunque cinque anni, «di pari importo con una penale del 3% e con il versamento delle prime 3 rate entro 7 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione».

 

GIORGIA MELONI ALLA FESTA PER I DIECI ANNI DI FRATELLI D ITALIA

Ma nella prima bozza firmata Presidenza del Consiglio l’emendamento in questione non è contemplato, ma fonti rilevano che oggi confluirà nella lista di emendamenti governativi all’esame della commissione parlamentare della Camera. Il ministro del Tesoro, Giancarlo Giorgetti, ha fatto sentire la sua voce per renderlo estendibile al mondo dello sport, tanto che il ministro competente, Andrea Abodi, ora parla di norma «Salvasport». (Fabio Savelli)

 

Stralcio cartelle da 1000 euro

Piccola retromarcia dell’esecutivo sullo “stralcio” delle cartelle fino a 1.000 euro, finito nel mirino dell’Ue: slitta di tre mesi, infatti, dal 31 gennaio al 31 marzo 2023 e potrebbero essere escluse le multe, consentendo ai Comuni di non applicare la norma. «Forse l’Ue non conosce i dati», per queste cartelle «i costi di riscossione sono più alti di quello che si vuole incamerare», spiega il viceministro Maurizio Leo, che difende l’intero impianto della tregua fiscale: «nessun condono», ma c’è da intervenire perché le sanzioni sono a «livello di esproprio», conclude. (Massimiliano Jattoni Dall’Asén)

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Extraprofitti solo se almeno il 75% dei ricavi viene dall’energia

Cambia la norma sugli extraprofitti. Si riduce la platea, nonostante la tassa finora non abbia dato i risultati sperati: colpirà solo chi ha almeno «il 75% dei ricavi» dalle attività di produzione e vendita di energia elettrica, gas e prodotti petroliferi. Una mossa con cui «il governo si sta mettendo nei guai da solo tagliando di altri 50 milioni», avverte il capogruppo in commissione di Avs Marco Grimaldi.

 

Tra le altre modifiche, la disposizione prevede anche che non concorrano al calcolo della base imponibile le cessioni e acquisti di azioni, obbligazioni o altri titoli. Non è passato invece l’emendamento sugli extraprofitti nel settore farmaceutico e assicurativo presentato dal Movimento 5 stelle (la prima firma è del presidente Giuseppe Conte). L’emendamento bocciato in commissione Bilancio proponeva un contributo del 20% «a titolo di prelievo solidaristico e temporaneo, a carico dei soggetti che esercitano, nel territorio dello Stato, attività di vendita, produzione, importazione e commercializzazione di prodotti nei settori farmaceutici e assicurativo» al fine di «perseguire maggiore equità ed equilibrio tra i costi sostenuti dai consumatori e i profitti ottenuti dagli operatori nel periodo pandemico». (Massimiliano Jattoni Dall’Asén)

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Mercato immobiliare

Per favorire la ripresa del mercato immobiliare, arriva la detrazione del 50% dell’importo corrisposto per l’Iva per gli acquisti di case ad alta efficienza energetica (in classe A e B) effettuati entro il 31 dicembre 2023. (Massimiliano Jattoni Dall’Asén)

 

Ipotesi condono: allo studio pace fiscale per alcuni reati tributari

L’ipotesi l’ha ventilata il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto: una sorta di “perdono fiscale” per chi ha omesso la dichiarazione dei redditi, ha fatto una dichiarazione infedele o ha omesso il versamento. Versando il 100% del debito tributario più la sanzione accessoria, il contribuente furbetto si vedrebbe cancellato il reato. L’obiettivo del governo sarebbe quello di intascare comunque del denaro già dato per perso. Per saperne di più, leggi qui. (Massimiliano Jattoni Dall’Asén)

 

Decontribuzione per il Meridione

il video di giorgia meloni contro il reddito di cittadinanza 4

Sulla decontribuzione per il Sud il governo voleva introdurre emendamenti già presentati dal Pd. E così, «il governo, dopo la forte richiesta del Pd e altri partiti, è tornato sui suoi passi sull’emendamento sugli enti locali e il Sud», come ha annunciato la capogruppo dem alla Camera, Debora Serracchiani, dopo l’ufficio di presidenza della commissione Bilancio. Serracchiani ha spiegato che «il governo toglierà dal pacchetto di emendamenti presentati, ovvero quelli su Investimenti Sud, sulle Zes e sulla modifica della quota premiale del servizio sanitario nazionale, che erano uguali a emendamenti del Pd e altri». Questi testi, dunque, diventeranno emendamenti parlamentari. (Massimiliano Jattoni Dall’Asén)

 

Settore turistico

Il Mitur ha proposto la proroga fino a tutto il prossimo anno «della moratoria sui mutui, sugli altri finanziamenti e sui contratti di leasing per le imprese del settore turistico in crisi di liquidità anche a causa dell’incremento del costo dell’energia elettrica e del gas». (Massimiliano Jattoni Dall’Asén)

 

La proroga del Superbonus

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In manovra entrerà anche la misura sul Superbonus stralciata dal dl Aiuti quater, con la proroga al 31 dicembre 2022 della Cilas, mentre il décalage comincerà dal primo di gennaio 2023. Per quanto riguarda, invece, la questione dello sblocco dei crediti già maturati, la soluzione di cui si è parlato negli ultimi giorni dovrebbe arrivare con la Sace a garanzia dello Stato a prima chiamata. (Massimiliano Jattoni Dall’Asén)

 

Detrazione Irpef per chi compra case di classe A-B

In arrivo una detrazione Irpef pari al 50% dell’Iva per chi acquista abitazioni in classe energetica A e B. La misura, contenuta in un emendamento, ha l’obiettivo di spingere la ripresa del mercato immobiliare e riguarderebbe gli acquisti di unità a destinazione residenziale fatti entro il 31 dicembre 2023. (Massimiliano Jattoni Dall’Asén)

 

 

 

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