trump donne

IL SECONDO CONFRONTO TV CON HILLARY CLINTON, CHE ANDRA’ IN ONDA IN ITALIA ALLE 3.45, E’ IL DENTRO O FUORI PER TRUMP, DOPO LA SPUTTANASCION PER IL VIDEO SESSISTA DEL 2005 - IL GOTHA DEL PARTITO REPUBBLICANO CHIEDE UN SUO PASSO INDIETRO PER NON PERDERE LA FACCIA

1 - L'OSSESSIONE FEMMINILE DI DONALD UNA CATENA DI INSULTI, GAFFE E PAROLACCE E ORA ANCHE MELANIA HA PERSO LA PAZIENZA

Viviana Mazza per il “Corriere della Sera”

TRUMPTRUMP

 

Grasse. Cagne. Sciatte. Avide. Con parole come queste Donald Trump ha descritto le donne, prima di diventare il candidato repubblicano alla Casa Bianca e anche dopo. Ora che ha bisogno del loro voto per vincere, scrive su Twitter: «Non c'è nessuno che rispetti le donne più di Donald Trump». Forse l'unica donna che ama davvero è Ivanka, la figlia prediletta che lo affianca nella gestione del suo impero immobiliare (anche se ha uno strano modo di dimostrarlo, con battute incestuose del tipo: «Se non fossi suo padre, forse le chiederei di uscire con me»).

 

TRUMP TRA LE DONNETRUMP TRA LE DONNE

Il video del 2005, venuto alla luce ieri sul Washington Post, è più esplicito delle precedenti affermazioni volgari o misogine di Trump, tanto che persino la moglie Melania ha dovuto riconoscere che «sono parole inaccettabili e offensive» (poi, però aggiunge: «Non rappresentano l'uomo che conosco»).

 

In realtà il miliardario non ha mai fatto mistero di trattare le donne come conquiste di cui vantarsi con altri uomini, sin da quando negli anni Sessanta frequentava l'accademia militare di New York, con la fama di «ladies' man» che portava al campus ragazze sempre diverse. La filosofia che lo accompagna nella vita, come disse alla rivista Esquire nel 1991, è chiara: «Non importa che cosa scrivono i media, se al tuo fianco c'è una gnocca».

TRUMP TRA LE DONNETRUMP TRA LE DONNE

 

Ci sono state «Trump Girl» - modelle e concorrenti dei suoi concorsi di bellezza - che non hanno esitato a mettersi in costume a un suo sol cenno, sedotte da jet privati, casinò e hotel. Ancor più che baciare e toccare, comunque, quel che sembra contare per Trump è parlarne: dibattere dietro le quinte su quale delle contendenti del suo reality The Apprentice fosse una «tigre a letto»; chiedere a completi estranei rassicurazioni sulla bellezza della moglie di turno; difendere alle primarie repubblicane le dimensioni del suo pene.

 

TRUMP TRA LE DONNETRUMP TRA LE DONNE

Ha sempre negato, invece, resoconti come quello della ventunenne Miss Utah 1997, Temple Taggart («Mi baciò direttamente sulle labbra. E io pensai: Oddio che schifo») o della promotrice di concorsi di bellezza Jill Harth (lei raccontò che, dopo averci provato ed essere stato respinto, la seguì a cena e allungò le mani sotto il tavolo). Trump, infatti, non vede se stesso come un vecchio sporcaccione, ma come un uomo irresistibile: «Tutte le donne di The Apprentice flirtavano con me, consapevolmente o inconsapevolmente. C'era da aspettarselo».

 

TRUMP TRA LE DONNETRUMP TRA LE DONNE

Irresistibile e con gusti sofisticati («Angelina Jolie? So cos'è la bellezza, lei non lo è») nonché prudente, perché ogni donna è una cacciatrice di soldi, da tenere a bada con accordi matrimoniali. «Non le comprerei mai gioielli decenti - disse di Ivana, la prima moglie -: li potrebbe usare per negoziare il divorzio».

 

Per l'immobiliarista newyorchese una ragazza è come un palazzo ben costruito. «La bellezza e l'eleganza di una donna, di un edificio o di un'opera d' arte non sono solo qualcosa di superficiale», nota nel libro Trump 101, la via per il successo . I suoi insulti sono quasi sempre basati sull'aspetto: chiamò Alicia Machado (Miss Universo 1996) «Miss Piggy» perché «grassa»; definì «sciatta e brutta» Rosie O'Donnell, comica che l' aveva criticato; scarabocchiò la faccia di un cane sulla foto di Gail Collins, l'editorialista del New York Times che osò scrivere delle sue bancarotte. I suoi commenti rivelano fastidio per i corpi femminili che sfuggono al (suo) controllo.

 

TRUMPTRUMP

«Disgustoso», proclamò rosso in viso alla vista dell'avvocata Elizabeth Beck che allattava la bimba. Nel 2007 tentò di far licenziare la presentatrice di Miss Usa Nancy O'Dell perché incinta: è la stessa donna che nel video del 2005 confessa di aver fallito nel portarsi a letto. L'anno scorso, parlando della presentatrice di Fox News Megyn Kelly che l'aveva contestato, disse che «aveva gli occhi iniettati di sangue, e il sangue che le usciva da altre parti».

 

La madre, casalinga, naturalmente era intoccabile: «Una donna ideale». Alla moglie Ivana consentì di gestire alcuni suoi affari, ma ha poi rivelato di essersene pentito perché la sera a casa lei non parlava altro che di business (con Melania non ha fatto lo stesso «errore»). Ho promosso diverse donne (inclusa la figlia) ai vertici delle sue aziende. Molte lo hanno difeso: dopotutto, è il mondo che è sessista. «È stato il migliore dei miei capi», ha detto Barbara Res, la prima donna alla guida di un'impresa di costruzioni nel 1980. «Credeva che gli uomini siano superiori alle donne ma che una donna brava vale quanto dieci uomini. Assumeva donne non attraenti, anche se le teneva nascoste quando c' era gente in visita».

TRUMP E PENCE TRUMP E PENCE

 

Nel 1989 la rivista Savvy Woman gli dedicò la copertina «Sorpresa! Il mondo di Mr. Macho non è un club di soli uomini». Ma oggi non basta più. La stessa Res ha rivelato che non voterà per lui. Donne come lei, bianche e laureate, che spesso scelgono i repubblicani, stanno passando con Hillary. A volte in segreto, senza dirlo ai mariti.

 

2 - LA SORPRESA DI OTTOBRE CHE PUÒ CAMBIARE IL RISULTATO ALLE URNE

CLINTON TRUMPCLINTON TRUMP

Massimo Gaggi per il “Corriere della Sera”

 

Era attesa sul fronte di Hillary Clinton - tra i sostenitori della candidata democratica si temevano rivelazioni sulle email segrete dell' ex segretario di Stato trafugate dagli hacker o addirittura nuovi problemi di salute -, l'«October surprise» che sconvolge la campagna elettorale a un mese dal voto è esplosa, invece, nel quartier generale di Donald Trump. La registrazione delle scandalose frasi del miliardario sulle donne è arrivata sui media americani e mondiali come un siluro e può far affondare definitivamente la sua candidatura o perfino costringerlo al ritiro anche se lui, per ora, con una serie di tweet insistenti, lo esclude categoricamente.

 

trump e clintontrump e clinton

Il dibattito di stasera è davvero l'ultima spiaggia. Ma il voto per la Casa Bianca, ogni giorno che passa, si sta rivelando una prova durissima non solo per due candidati ognuno - a suo modo - inadeguato, ma anche per il Partito repubblicano, che rischia di essere ridotto in macerie dall'avventura politica dell' immobiliarista, e per la stessa democrazia americana.

 

Deve essere stato per questo che le pressioni anche dall'interno della forza politica perché ci fosse un ritiro di Trump si sono fatte sempre più intense, tanto che lo stesso candidato le ha rivelate riferendosi ai media e all'establishment: «Mi vogliono fuori dalla corsa, ma io non abbandonerò mai».

TRUMP CLINTONTRUMP CLINTON

 

Con i meccanismi legislativi del Congresso inceppati da tempo e un sistema elettorale basato sulle primarie che non riesce più a selezionare candidati validi, l' immagine del sistema politico del Paese-chiave dell' Occidente rischia di essere ridotta a quella dello scontro pecoreccio tra infedeltà coniugali incrociate.

 

donald e melania trump  donald e melania trump

Quello messo in moto da Trump è un meccanismo infernale che trita il Partito repubblicano trasformando la malcelata ostilità dei suoi parlamentari in disgusto, rabbia e, soprattutto, terrore: quello di non essere rieletti dai loro votanti conservatori, anch' essi disgustati. Tra gli ultimi a sfilarsi, l'influente senatore John McCain. Così sale la richiesta di un ritiro di Trump per salvare, almeno, la maggioranza repubblicana al Congresso. Trump resiste e, comunque, probabilmente è troppo tardi per un cambio di cavallo. Come ha detto l'arciconservatore senatore Mark Kirk, il partito è finito nelle mani di un clown malefico.

donald trump convention con il figlio barron moglie melania mike pence e la moglie karendonald trump convention con il figlio barron moglie melania mike pence e la moglie karendonald e melania trump  donald e melania trump melania e tiffany trumpmelania e tiffany trump

Ultimi Dagoreport

marina paolo berlusconi antonio tajani ursula von der leyen antonio angelucci

DAGOREPORT – GETTATA DALLO SCIROCCATO TRUMP NEL CESTINO DELL'IRRILEVANZA, MELONI ARRANCA IMPOTENTE, E SI SPACCA PURE LA FAMIGLIA BERLUSCONI: ALL’EUROPEISTA MARINA SI CONTRAPPONE IL TRUMPIANO ZIO PAOLO (TRA I DUE C’È STATO UN BOTTA E RISPOSTA TELEFONICO CON CAZZIATONE DELLA NIPOTINA: MA TU, CHI RAPPRESENTI?) – UNICO MINISTRO DEGLI ESTERI EUROPEO AD ESSERE IGNORATO DAL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO MARCO RUBIO, TAJANI E' IMPOTENTE DAVANTI ALLE SBANDATE ANTI-UE DI SALVINI (IN COMPAGNIA DI MARINE LE PEN) E AL CAMALEONTISMO-BOOMERANG DELLA ''GIORGIA DEI DUE MONDI", FINITA "ESPULSA'' DALL'ASSE MACRON-MERZ-TUSK – E QUANDO RICICCIA LA QUESTIONE DEL MES (L'ITALIA E' L'UNICO DEI 27 PAESI EU CHE NON L'HA RATIFICATO), SI APRE UNA NUOVA CREPA TRA FORZA ITALIA E LEGA – L’ASSALTO DI “LIBERO” E “TEMPO” A URSULA VON DER LEYEN (IL MELONIZZATO ANGELUCCI È TORNATO SALVINIANO?) - UNICA SODDISFAZIONE: FINCHE' L'ALTERNATIVA SI CHIAMA ELLY SCHLEIN, GIUSEPPE CONTE E FRATOIANNI-BONELLI, IL GOVERNO DUCIONI CAMPA TRANQUILLO...

donald trump - mohammed bin salman - netanyahu al jolani

DAGOREPORT - QATAR-A-LAGO! A GUIDARE LE SCELTE DI DONALD TRUMP, SONO SOLTANTO GLI AFFARI: CON IL TOUR TRA I PAESI DEL GOLFO PERSICO, IL TYCOON SFANCULA NETANYAHU E SI FA "COMPRARE" DA BIN SALMAN E AL-THANI – LA FINE DELLE SANZIONI ALLA SIRIA, LE TRATTATIVE DIRETTE CON HAMAS PER LA LIBERAZIONE DELL'OSTAGGIO ISRAELIANO, IL NEGOZIATO CON L’IRAN SUL NUCLEARE E GLI AIUTI UMANITARI USA A GAZA: ECCO COSA DARA' TRUMP AGLI STATI ARABI IN “CAMBIO” DEL FIUME DI PETROLDOLLARI IN DIREZIONE WASHINGTON - IL TYCOON MANIPOLA LA REALTÀ PER OCCULTARE IL FALLIMENTO DELLA POLITICA DEI DAZI: MA SE ENTRO IL 30 GIUGNO NON SI TROVA L'ACCORDO, L’UE È PRONTA ALLA RITORSIONE – APPUNTI PER LA DUCETTA: COME DIMOSTRA L’ISRAELIANO “BIBI”, SEDOTTO E ABBANDONATO, NON ESISTONO “SPECIAL RELATIONSHIP” CON IL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO MA SOLO CIO' CHE GLI CONVIENE… - CIRCONDATO DA YES MEN E MILIARDARI IN PREDA AI DELIRI DELLA KETAMINA COME MUSK, A FAR RAGIONARE TRUMP È RIMASTO SOLO IL SEGRETARIO AL TESORO, SCOTT BESSENT...

andrea delmastro emanuele pozzolo

FRATELLI D'ITALIA HA ESPULSO EMANUELE POZZOLO! - IL PARLAMENTARE GIÀ SOSPESO DAL PARTITO, IMPUTATO PER PORTO ABUSIVO DI ARMI PER LA SPARO DEL CAPODANNO 2024, HA RACCONTATO A "REPORT" LA SUA VERITA’ SULLA VICENDA (PER POI FARE DIETROFRONT: "MAI DATO INTERVISTE, MI HANNO REGISTRATO") - POZZOLO HA CONTRADDETTO LE VERSIONI DEGLI ALTRI PARTECIPANTI ALLA FESTA, SOSTENENDO CHE DELMASTRO ERA PRESENTE AL MOMENTO DELLO SPARO - DONZELLI, CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA, AVEVA CONVOCATO IL DIRETTIVO DEL PARTITO CHE HA DECRETATO ALL'UNANIMITÀ L’ESPULSIONE DI POZZOLO...

pupi avati antonio tajani

DAGOREPORT! PUPI, CHIAGNE E FOTTI – ASCESE, CADUTE E AMBIZIONI SBAGLIATE DI PUPI AVATI, “CONSIGLIERE PER LE TEMATICHE AFFERENTI AL SETTORE DELLA CULTURA” DI ANTONIO TAJANI - IL REGISTA CHE AI DAVID HA TIRATO STOCCATE ALLA SOTTOSEGRETARIA AL MIC, LUCIA BORGONZONI, È LO STESSO CHE HA OTTENUTO DAL DICASTERO FONDI PER OLTRE 8 MILIONI DI EURO TRA IL 2017 E IL 2023 – L’IDEA DI UN MINISTERO DEL CINEMA AVALLATA DA TAJANI (“IL GOVERNO VALUTERÀ") PER TOGLIERE I QUASI 700 MILIONI DI EURO CHE IL MIC HA IN PANCIA PER PROMUOVERE, A SPESE DEI CITTADINI, IL CINEMA ITALICO – IL SEQUESTRO DEI BENI PER EVASIONE IVA DA 1,3 MILIONI CON L'INCREDIBILE REPLICA DI PUPI: “NON E’ UN BEL MOMENTO PER IL CINEMA ITALIANO...” - LA SUA SOCIETA', ‘’DUEA FILM’’, CHE DA VISURA PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO DI ROMA È IN REGIME DI CONCORDATO PREVENTIVO, DEVE A CINECITTÀ CIRCA 400 MILA EURO PER UTILIZZO DEGLI STUDI - L’86ENNE AVATI STA PER INIZIARE IL SUO 46ESIMO FILM (“NEL TEPORE DEL BALLO”) PER UN BUDGET DI 3,5 MILIONI CHE GODE GIÀ DI UN DOVIZIOSO FINANZIAMENTO DI RAI CINEMA DI UN MILIONE... – VIDEO

al thani bin salman zayed donald trump netanyahu saudita sauditi

DAGOREPORT – DOMANI TRUMP VOLA NEL GOLFO PERSICO, AD ATTENDERLO MILIARDI DI DOLLARI E UNA GRANA - PER CAPIRE QUANTI AFFARI SIANO IN BALLO, BASTA APRIRE IL PROGRAMMA DEL FORUM DI INVESTIMENTI USA-ARABIA SAUDITA. CI SARANNO TUTTI I BIG DELL’ECONOMIA USA: MUSK, ZUCKERBERG, ALTMAN, BLACKROCK, CITIGROUP, ETC. (OLTRE AL GENERO LOBBISTA DI TRUMP) - SAUDITI, EMIRATINI E QATARIOTI SONO PRONTI A FAR FELICE L'AMERICA "MAGA". MA PER INCASSARE LA CUCCAGNA, TRUMP QUALCOSA DEVE CONCEDERE: I REGNI MUSULMANI ARABI PERDEREBBERO LA FACCIA SENZA OTTENERE IL RICONOSCIMENTO DI UNO STATO PALESTINESE - L'INCONTRO DEI MINISTRI DEGLI ESTERI SAUDITA E IRANIANO PER UNA PACE TRA SCIITI E SUNNITI - PRESO PER IL NASO DA PUTIN SULL’UCRAINA E COSTRETTO DA XI JINPING A RINCULARE SUI DAZI, IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HA DISPERATAMENTE BISOGNO DI UN SUCCESSO INTERNAZIONALE, ANCHE A COSTO DI FAR INGOIARE IL ROSPONE PALESTINESE A NETANYAHU…

starmer - zelensky - macron - tusk - merz - a kiev giorgia meloni fico putin

DAGOREPORT – DOVEVA ESSERE UNA “PONTIERA”, GIORGIA MELONI ORMAI È UNA “PORTIERA”. NEL SENSO CHE APRE E CHIUDE IL PORTONE AGLI OSPITI IN ARRIVO A PALAZZO CHIGI: L’ULTIMO CHE SAREBBE DOVUTO ARRIVARE TRA FRIZZI E LAZZI È ROBERT FICO, IL PREMIER SLOVACCO UNICO LEADER EUROPEO PRESENTE ALLA PARATA MILITARE, A MOSCA, SCAMBIANDOSI SMANCERIE CON PUTIN - PER NON PERDERE LA FACCIA, LA DUCETTA HA DOVUTO RIMANDARE LA VISITA DI FICO A ROMA AL 3 GIUGNO - QUESTI SONO I FATTI: L’AUTOPROCLAMATASI “PONTIERA”, TOLTA LA PROPAGANDA RILANCIATA DAI TROMBETTIERI DI ''PA-FAZZO'' CHIGI, NON CONTA NIENTE SULLO SCENA INTERNAZIONALE (LA PROVA? IL VIAGGIO DI MACRON, MERZ, STARMER E TUSK A KIEV E IL LORO ACCORDO CON TRUMP) - RUMORS: IL TEDESCO MERZ PERPLESSO SUL VIAGGIO IN ITALIA DI LUGLIO. E MELONI PUNTA A INTORTARLO DOMENICA ALLA MESSA DI INIZIO PONTIFICATO DI LEONE XIV, IN PIAZZA SAN PIETRO...