luca zaia andrea crisanti stefano merigliano

“È STATO ELETTO DIRETTORE DI DIPARTIMENTO, È STATO PRIMARIO FINO ALL’INGRESSO IN POLITICA. SAREBBE MOBBING, QUESTO?" – L’EX PRESIDENTE DELLA SCUOLA DI MEDICINA DI PADOVA, STEFANO MERIGLIANO, SBUGIARDA LO “ZANZAROLOGO” CRISANTI, CHE FA LA VITTIMA DOPO LE INTERCETTAZIONI PUBBLICATE DA "REPORT": “HA DICHIARATO CHE ZAIA È UN DELINQUENTE E HA FATTO MORIRE 1.600 PERSONE. MI SEMBRA NORMALE CHE NON SIA STATO ACCETTATO DA TUTTI I DOCENTI. QUANDO USCIRONO I PRIMI VACCINI A MRNA, DISSE CHE ERANO DANNOSI E NON LI AVREBBE MAI FATTI. POI…” - VIDEO

Laura Berlinghieri per “la Stampa”

 

STEFANO MERIGLIANO LUCA ZAIA ANDREA CRISANTI

Nessuna campagna diffamatoria, nessun tentativo di mobbing messo in atto dal presidente veneto Luca Zaia per "eliminare" Andrea Crisanti, fino al 31 dicembre scorso docente di Microbiologia all'Università di Padova. «Crisanti è stato eletto direttore di dipartimento, è stato primario fino al suo ingresso in politica, non è mai stato disturbato nel suo lavoro. Sarebbe mobbing, questo?».

 

A parlare è Stefano Merigliano, fino al 30 settembre scorso presidente della Scuola di Medicina di Padova. È stato intercettato dalla Procura mentre era al telefono con Roberto Toniolo, direttore generale di Azienda Zero, braccio operativo della Regione in ambito sanitario.

 

anticipazione del servizio di report su zaia e crisanti 2

«Una telefonata con un collega, di fronte a esternazioni di Crisanti non certo educate e consapevoli. Molte delle quali borderline nella loro verità». Ora Merigliano schiva ogni accusa. Pur faticando a non dipingere uno scenario accademico nel quale, evidentemente, la figura di Crisanti era vista con ostilità. Un passo indietro.

 

anticipazione del servizio di report su zaia e crisanti 1

La storia inizia con la denuncia che Crisanti sostenne avere ricevuto dalla Regione, per il contenuto di un suo articolo scientifico sulla bassa sensibilità dei test rapidi. «Non un articolo pubblicato su una rivista scientifica, ma postato su un sito» precisa Merigliano. La questione, in ogni caso, è che la denuncia in realtà non esisteva.

 

«Il rettore gliela chiese, ma Crisanti non la esibì». La telefonata (intercettata) con Toniolo risale proprio a questo periodo. «Facci vedere le carte. Perché se è un esposto o una denuncia, per carità. Sennò finalmente anche la gente si rende conto che (Crisanti, ndr) sta per far scatenare una guerra contro il nulla» uno stralcio delle parole di Merigliano - che parlava col dg di Azienda Zero, ma evidentemente immaginava un dialogo con Crisanti - captate dalla Procura.

 

luca zaia

«Il Senato accademico stava preparando una mozione a difesa di Crisanti. Io chiamai Toniolo, chiedendogli una carta che eventualmente smentisse l'esistenza della denuncia». Cosa che Toniolo effettivamente fece, scatenando l'ira di Zaia, veicolata attraverso l'ormai celebre frase: «È un anno che prendiamo la mira a questo. Sono qua a rompermi i coglioni da 16 mesi, stiamo per portarlo allo schianto e voi andate a concordare la lettera per togliere le castagne dal fuoco al Senato accademico, per sistemare Crisanti».

STEFANO MERIGLIANO

 

Zaia non poteva sapere che quella telefonata al dg di Azienda Zero sarebbe stata intercettata. «Né io sapevo della sfuriata di Zaia. Mio padre è stato rettore dell'Università di Padova per 12 anni, io sono un fedele servitore dello Stato. Se ho fatto fallire una guerra di religione tra istituti, ne sono orgoglioso. Da parte mia non c'è stata mediazione, né ero a conoscenza di piani strategici per "uccidere" Crisanti. Le mie sono state telefonate istituzionali. E se Toniolo fosse stato un manovratore nelle mani di Zaia, la reprimenda che ha ricevuto non si spiegherebbe».

STEFANO MERIGLIANO

 

Smentite, che però aiutano a costruire l'atmosfera di diffidenza che si era instaurata all'interno dell'Università intorno alla figura di Crisanti. «C'era chi aveva visioni differenti dalle sue - riguardo alle sue parole, ai suoi atteggiamenti, alle sue modalità di rapportarsi -, ma è parte della libertà che lui tanto invoca. Crisanti ha dichiarato pubblicamente che Zaia è un delinquente e ha fatto morire 1.600 persone.

 

Mi sembra normale che questo non sia stato accettato da tutti i docenti. Ma il mobbing è altra cosa. E poi, chi conosce i fatti sa che molte delle sue affermazioni sono parziali e personalistiche». Ad esempio? «Quando uscirono i primi vaccini a mRna, lui dichiarò pubblicamente che erano dannosi, non testati e non li avrebbe mai fatti. Salvo poi diventare paladino della profilassi».

 

andrea crisanti canta si si si vacciniamoci

Eppure, fu proprio Merigliano il più stretto collaboratore di Crisanti nel suo progetto più famoso: «Potrei dire di essere il coautore del "progetto Vo'», ammette lui, «anche più di Crisanti, visto che tutti i tamponi li ho fatti io e tutti i volontari li ho coordinati io. Mentre Crisanti a Vo' non è venuto neanche per fare una puntura. Ma questa cosa non la scriva...».

 

Intanto, Crisanti, l'ormai ex docente di Microbiologia, continua con le sue "bordate" al presidente del Veneto. Ora parlando anche nelle vesti di parlamentare. «Un presidente di Regione che utilizza i quattrini dei contribuenti e tutte le leve del potere per danneggiare un privato cittadino, perché non fa più parte della sua squadra? Io credo che il buon governo non possa fare a meno della critica. Se non esiste opposizione, non esiste democrazia».

Nicoletta Catteruccia ANDREA CRISANTIandrea crisanti a piazzapulita 20 gennaio 2022 2andrea crisanti si fa vaccinare 3ANDREA CRISANTILUCA ZAIA ANDREA CRISANTI

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