MA ‘STO PETER THIEL È UN MITO O UN MITOMANE? – IL MILIARDARIO FONDATORE DI PAYPAL E PALANTIR È BRAVO A FAR SOLDI E A FINANZIARE POLITICI DI ESTREMA DESTRA, MA SECONDO GLI ESPERTI IL SUO LATO “FILOSOFICO”, CON LE PIPPE SULL’ANTICRISTO E SULL’APOCALISSE, NASCONDONO UNA VISIONE SUPERFICIALE (EUFEMISMO) – L'ANALISTA ALESSANDRO ARESU: “È UN POSER. L'ANTICRISTO NON VUOLE ESSERE APPLAUDITO COME ANTICRISTO. IL SUO TRATTO DISTINTIVO È NEGARE CRISTO” – L’ULTIMO ARTICOLO DI THIEL SULLA SUA OSSESSIONE
PETER THIEL, “POSER” DELL’ANTICRISTO
Dal profilo Facebook di Alessandro Aresu
peter thiel arriva stoccolma per la riunione del gruppo bilderberg 7
Continuano a ricevere molta attenzione le lezioni di Peter Thiel sull'Anticristo. Mi sono occupato molto a lungo della sua figura, a partire dagli articoli dieci anni fa e poi in tutti i miei libri dal 2020 a oggi.
Thiel è senz'altro una figura importante perché rappresenta sia il sostegno originale del mondo della tecnologia a Trump, sia l'uso del denaro come chiaro investimento politico di lungo termine con J.D. Vance sia, soprattutto, la costruzione di un nuovo complesso militare-industriale anticinese con Palantir e col progetto più ampio in cui si colloca, a cui secondo la sua tesi e quella dei suoi epigoni va sostanzialmente concesso tutto nella battaglia esistenziale con la Cina e nell'incarnazione di sistema operativo indispensabile del cosiddetto "Occidente" (cosiddetto nella sua visione) che in fondo vuole più prosaicamente "mangiare" il business delle società di consulenza e di altre realtà.
PETER THIEL COME TOM CRUISE IN TOP GUN MAVERICK
Tutto questo, dentro il dibattito sulla stagnazione della dimensione fisica della tecnologia, lo rende oggettivamente importante, oltre che inquietante.
Il profilo intellettuale di Thiel ormai mi ha però sostanzialmente annoiato, rispetto ad altre personalità. Di certo può affascinare perché ha incontrato importanti influenze nel suo percorso, a partire da Girard, ma è a chiaro a una lettura anche distratta che i suoi principali riferimenti, da Schmitt a Strauss fino a Solov'ev, vengono maneggiati con una banalità impressionante, con uno stile da baci Perugina pseudofilosofici.
Quando si toccano concetti come il katechon e l'Anticristo, questo mi fa tornare con nostalgia alle pagine degli autori che amo, come Hans Urs von Balthasar, o naturalmente a "Il potere che frena" di Cacciari, o anche a ricordi di vecchie lezioni al San Raffaele di Vincenzo Vitiello o di conferenze di Mario Tronti: sono grato di aver avuto una formazione che mi ha permesso di nutrirmi di autori e interpreti di quel tipo e non smetterò mai di sottolineare questa gratitudine.
Ritengo utile, come in alcuni scritti recenti (liberamente consultabili nei commenti), considerare Thiel un "poser dell'Anticristo". Che vuol dire? Fermo restando che, anche in corrispondenza alla tesi già espressa con David Sacks negli anni '90, lui vuole sempre fare soldi, è chiaro che, mentre ci dice che Greta Thunberg è l'Anticristo, ah no forse Trump è il katechon ma magari è pure l'Anticristo, e poi il disvelamento dei misteri della lista Epstein è come i misteri eleusini e la ri-velazione per eccellenza, Thiel vuole proprio che diciamo che lui stesso è l'Anticristo.
PETER THIEL - ARTICOLO SULL ANTICRISTO - FIRST THINGS
I suoi progetti, poi portati avanti anche da Alex Karp, hanno la sfacciataggine come tratto distintivo, che viene portato avanti apposta. Il desiderio di riconoscimento, potente motore dell'essere umano, nell'uomo che non accetta di invecchiare e che sembra un po' un lich dei giochi di ruolo, diviene così il desiderio di essere riconosciuto come Anticristo, mentre gli stagisti (o fellows) danno in pasto a ChatGPT o a NotebookLM un po' di scritti di John Henry Newman per ottenere qualche citazione interessante.
Così lui può fare il poser. Non preoccupatevi, l'Anticristo non vuole essere discusso come tale, non vuole essere applaudito come Anticristo. Il suo tratto distintivo è negare Cristo, non proclamarsi Anticristo.
PETER THIEL - IL MOMENTO STRAUSSIANO
L’ ANTICRISTO NELLA TECNOLOGIA
Estratto dell’articolo di Paolo Benanti e Sebastiano Maffettone per il “Corriere della Sera”
[…] Peter Thiel […] - nel suo ultimo articolo pubblicato su First Things — si avventura in quella che potremmo definire teologia scientifica.
[…] Thiel, nell’articolo in questione intitolato «Viaggi alla fine del mondo», evoca addirittura la figura dell’Anticristo. L’Anticristo, per Thiel, è già tra noi. E il fatto che non ce ne rendiamo conto è un segno della sua presenza. L’Anticristo è l’equivalente personificato dell’utopia scientifico-tecnologica.
Questa prende le mosse dal primo dei viaggi menzionati nell’articolo. Che parte dalla Nuova Atlantide di Bacone, nella città immaginaria di Bensalem. Il suo mentore è il personaggio di Joabin, ebreo e coltissimo, che propone un cammino intellettuale che va dall’empirismo ai prodigi della tecnologia.
padre paolo benanti ricevimento quirinale 2 giugno 2024
La modernità, in Nuova Atlantide, si afferma tramite la rivoluzione scientifica, che rappresenta la fine di un mondo. E propone un nuovo Paradiso, questa volta in terra e non in cielo, una terra rivoluzionata da mirabili tecnologie.
La seconda terra visitata segue i percorsi di Swift nei «Viaggi di Gulliver». Swift — al contrario di Bacone — ha una visione reazionaria, e non esita a prendere in giro l’utopismo scientista.
È evidente che per Thiel l’Anticristo di Bacone non è un male. Anzi. Incorpora il progresso dell’umanità. Quello che forse è più strano in tutto ciò è proprio questa impersonificazione. Anticristo lo sono stati imperatori romani e papi, Maometto e Napoleone, Hitler e persino Roosevelt.
Ma questa volta si tratta di un’idea. In questo modo, un protagonista della rivoluzione tecnologica di Silicon Valley abbandona ogni lascito nerd.
E recupera le origini religiose degli albori della rivoluzione digitale. Al tempo stesso, svelando che le ambizioni dei nuovi tecnocrati si estendono. Non si accontentano dei corpi e mirano all’anima.
Da un lato sembra inverarsi la visione cyberlibertaria analizzata da David Golumbia, che sostiene il potere aziendale, l’innovazione non regolamentata e l’ideologia neoliberale attraverso una combinazione di dogmi fondamentali, strategie retoriche e l’associazione esplicita con obiettivi politici di destra.
Dall’altro si intravedono alcune analogie con le villae agricole del tardo Impero Romano, che si spinsero verso forme autarchiche e autonome di esistenza, anticipando il sistema feudale medievale. Se le grandi aziende del digitale offrono servizi e protezione agli utenti e in alcuni casi con le cripto battono moneta propria, speriamo non siano veicolo di inedite barbarie.
alex karp e peter thiel di palantir in israele
palantir alex karp peter thiel donald trump jd vance
JD VANCE SENZA BARBA QUANDO LAVORAVA CON PETER THIEL


