schillaci gemmato meloni

DIO, PATRIA E PASTIGLIA - MA CHE SUCCEDE AL MINISTERO DELLA SALUTE? COMANDA IL MINISTRO SCHILLACI O IL SOTTOSEGRETARIO DI FDI, MARCELLO GEMMATO? – LA GUERRA PER BANDE AL DICASTERO E’ UN GROVIGLIO TRA POLTRONE, STIPENDI D’ORO E VELENI – CRESCONO STAFF E COMPENSI MA SI ALLUNGANO LE LISTE D’ATTESA PER I CITTADINI – TRA I TECNICI “ARRUOLATI” DA FDI C’È PURE UN INDAGATO…

Thomas Mackinson e di Alessandro Mantovani per il “Fatto quotidiano”

 

maria rosaria boccia con marcello gemmato

L’incidente più serio è di giugno, quando Marcello Gemmato, sottosegretario di Fratelli d’Italia alla Salute, ha fatto saltare un convegno incredibile: “Aifa si presenta”, in programma all’auditorium del ministero il 21 del mese con i vertici dell’Agenzia del farmaco. Con il ministro Orazio Schillaci e il suo potente capo di gabinetto Marco Mattei dati per “confermati” nella brochure preparata da una misteriosa società Fuel Consulting.

 

Alla pagina dopo lo “sponsor prospectus”: alle aziende farmaceutiche venivano proposte tre formule da 5, 10 e 20 mila euro. I posti dell’auditorium in vendita? L’evento istituzionale di chi autorizza i farmaci sponsorizzato da chi li produce?

 

orazio schillaci 2 ricevimento quirinale 2 giugno 2024

Gemmato ha chiesto spiegazioni a tutti, l’appuntamento è stato annullato. Schillaci ha detto di non saperne nulla. Ma davvero al gabinetto non sanno cosa si fa al ministero? Restano senza risposte almeno due interrogazioni parlamentari sul convegno, una di Francesco Boccia, Sandra Zampa e altri del Pd, l’altra di Massimo Garavaglia della Lega. “Non risponde quasi mai la Salute”, sottolinea Zampa, già sottosegretaria ai tempi di Roberto Speranza.

 

La tensione era già alta al ministero. Gemmato si dà molto da fare e soffre un certo immobilismo dello staff del ministro, dove però non tutti vedono di buon occhio l’attivismo del sottosegretario a favore dei suoi colleghi farmacisti.

 

Marcello Gemmato

Schillaci il tecnico, l’ex rettore di Tor Vergata che piace al presidente Sergio Mattarella, delega molto ai dirigenti. E certo non ha lo stesso filo diretto con Palazzo Chigi del suo sottosegretario, così vicino a Giorgia Meloni da ospitarla in Puglia quando la premier in agosto ha deciso di sparire dai radar. Infatti si vede: nemmeno per il decreto spot elettorale sulle liste d’attesa, prima delle Europee di giugno, Schillaci è riuscito a farsi dare dei soldi dal ministero dell’Economia.

 

IL MINISTRO SCHILLACI TASTA LA FRONTE A GIORGIA MELONI

INCARICHI AUMENTANO I DIRIGENTI E I LORO STIPENDI

Ha scelto lui Mattei, ex direttore sanitario di Tor Vergata ed ex sindaco di Albano Laziale. A capo della segreteria politica FdI gli ha messo Rita Di Quinzio, fedelissima delle sorelle Meloni: con un recente regolamento prenderà il doppio degli 80 mila euro che prendeva e che tutti hanno sempre preso in quel ruolo; l’adeguamento non è ancora pubblicato. Ma a Schillaci serviva un appoggio politico e l’ha trovato in Edmondo Cirielli, viceministro degli Esteri e probabile prossimo ministro del Sud o di qualcos’altro, poi forse candidato alla presidenza della Campania, certamente uno degli uomini più importanti di FdI nel Mezzogiorno.

 

marcello gemmato giorgia meloni

Così ha regalato uno spettacolare triplo salto di carriera alla compagna di Cirielli, Maria Rosaria Campitiello, per tutti Mara, ginecologa 39enne, arrivata al ministero due anni fa dopo una breve esperienza alla Asl di Salerno. Da fine giugno guida forse il più importante dei quattro dipartimenti in cui hanno articolato il ministero, aumentando le posizioni da 200 mila euro lordi annui in su: Prevenzione, Ricerca ed Emergenze. Se c’è una pandemia la prima linea è sua.

 

TECNICI “ARRUOLATI” DA FDI C’È PURE UN INDAGATO

Campitiello sceglie i collaboratori con oculatezza bipartisan: uno è Giuseppe Gambale, medico ed ex deputato della Rete che fu, poi Pd. Ma lavora anche per il partito: a fine maggio Campitiello figurava con il titolo di “prof” (a contratto, s’intende) con Cirielli, sul manifesto di un convegno elettorale a Cava dei Tirreni per Alberico Gambino, già collaboratore del medesimo Cirielli e candidato alle Europee, poi trionfalmente eletto. C’era pure Antonio Salzano, ex sindaco liberale di Afragola (Napoli) e grande navigatore della sanità campana e nazionale, coordinatore degli uffici Usmaf (Sanità marittima). Titolo: “Il Piano Mattei nel futuro del Parlamento europeo”. “C’ero solo come tecnico, non mi attribuisca affiliazioni politiche”, si raccomanda.

orazio schillaci foto di bacco

 

Nel 2022 Salzano è finito in un’indagine del pm Henry John Woodcock sui certificati fasulli per i marittimi, ipotesi di corruzione tutte da verificare, ma nel frattempo era opportuno spostarlo dall’Usmaf di Napoli. C’era chi voleva mandarlo in Sicilia e invece a luglio 2023 l’hanno portato a Roma a coordinare gli uffici Usmaf, Napoli compreso, ruolo che aveva già ricoperto. Lì resta anche dopo i 70 anni grazie a una particolare interpretazione della norma che consente di fare i medici fino a 72, ma senza incarichi direttivi: vale solo per l’assistenza.

 

Ha protestato l’Anaao, il sindacato dei medici ospedalieri. Intanto alla Salute sono andati in crisi anche per l’anticorpo monoclonale contro il virus sinciziale; a due anni dall’insediamento, per ora hanno fatto solo spot sulle liste d’attesa; il decreto sulle tariffe dei nuovi Lea lo stiamo ancora aspettando; nemmeno il Piano pandemico sono riusciti a fare, stretti tra il buon senso e i no-vax. Galleggiano tra le corporazioni e gli interessi privati che si nutrono della crisi della sanità pubblica.

marcello gemmato giorgia meloni

Vedremo le assunzioni promesse, se arriveranno.

 

IL SOTTOSEGRETARIO”DIO PATRIA E PASTIGLIA”

Intanto Gemmato lavora. “Dio patria e pastiglia” è la frase con cui si presenta su Whatsapp. Il conflitto di interessi non c’è, il sottosegretario – ha detto l’Anac – non ha problemi se la farmacia di famiglia a Terlizzi (Bari) la gestiscono i fratelli. Può avere anche la delega alle farmacie, che intanto hanno visto crescere la loro remunerazione: “227 milioni di utile in più”, annunciava trionfalmente Gemmato ai colleghi, ad aprile, al Cosmofarma di Bologna, grande kermesse del settore.

 

C’è il video su Youtube. Spostano intere classi di farmaci dalla distribuzione diretta (ospedali e Asl) alla convenzionata (farmacie), hanno iniziato con le gliptine (antidiabetici, usati anche per dimagrire) e potrebbe essere uno dei motivi dell’allarmante aumento della spesa farmaceutica. C’è un ricorso della Regione Toscana, la spesa può aumentare ancora. “Per esempio il Sitagliptin: noi si paga con la gara 2,60 a confezione e il prezzo di rimborso alla farmacia è 22,40”, dicono dalla Toscana.

marcello gemmato restart

 

L’obiettivo è potenziare la farmacia dei servizi, progetto ragionevole sempre però che non cada la barriera tra chi prescrive i farmaci e chi li vende, come hanno scritto Milena Gabanelli e Simona Ravizza sul Corriere. Il ddl Semplificazioni che accelera il processo ha scatenato una rivolta degli ambulatori privati, che si sono tirati dietro mezzo Parlamento e gli Ordini di medici e biologi il 25 settembre al Brancaccio di Roma. Si discute tra l’altro di prelievi e analisi, già in mano a trust stranieri. Gemmato e Schillaci si sono contraddetti davanti alle telecamere di Report sulla possibilità di rilasciare referti non firmati da un professionista. “Conflitto d’interessi? Se ce l’ha il sottosegretario farmacista ce l’ha anche il ministro medico”, sostiene qualcuno alla Salute.

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