olaf scholz giorgia meloni migranti

DOPO AVER ACCOLTO MILIONI DI MIGRANTI E PROFUGHI (TURCHI, SIRIANI, UCRAINI), ANCHE I TEDESCHI SI SONO ROTTI LE PALLE – IL SOCIALDEMOCRATICO SCHOLZ PRENDE ISPIRAZIONE DALLA DUCETTA GIORGIA MELONI: IL GOVERNO TEDESCO STA PENSANDO A UN “INDURIMENTO” DELLA POLITICA MIGRATORIA. TRA LE NOVITÀ C’È ANCHE LA POSSIBILITÀ DI RICORRERE A PAESI DI TRANSITO O DI TERZA ACCOGLIENZA, COME NELLL’ACCORDO TRA ITALIA E ALBANIA – DA BRUXELLES OSSERVANO BASITI: LA COMMISSIONE UE NON SAPEVA NIENTE DELL’INTESA CON TIRANA, MA NON PUÒ TIRARE TROPPO LA CORDA SUL TEMA MIGRANTI, PER NON ALIMENTARE LA PROPAGANDA SOVRANISTA, IN VISTA DELLE EUROPEE

MELONI SCHOLZ VIGNETTA GIANNELLI

Estratto dell’articolo di Francesca Basso e Mara Gergolet per il “Corriere della Sera”

 

L’emergenza migrazione sta cambiando l’atteggiamento dei Paesi Ue e della Commissione europea nei confronti dell’accoglienza dei richiedenti asilo. Sono segnali evidenti le reazioni caute di Bruxelles all’annuncio dell’accordo tra Italia e Albania, così come le discussioni in corso in Germania a guida socialdemocratica e in Francia a guida liberale per indurire la propria politica di asilo nel tentativo di ridurre l’attrattività del Paese.

 

Da un lato ci sono i diritti dei richiedenti asilo e dall’altro la crescita del populismo e dell’estrema destra che cavalcano la paura dell’immigrazione. Un mix tossico che rischia di condizionare i risultati elettorali non solo delle prossime Europee ma anche delle consultazioni nazionali.

 

edi rama e giorgia meloni firma accordo per i migranti italia albania 3

Il 22 novembre va alle urne l’Olanda, che ha visto il governo di Mark Rutte cadere proprio sull’immigrazione. In Germania il partito di estrema destra Afd sta crescendo e nei sondaggi a livello nazionale ha superato il 20%. La Svezia è ancora sotto choc dopo la morte dei due connazionali nell’attentato di Bruxelles: ieri in una lettera alla Commissione ha chiesto di rafforzare la sicurezza all’interno dell’area Schengen e rendere efficace il meccanismo dei rimpatri.

 

Se qualcuno sperava in una critica forte all’accordo Roma-Tirana da parte dela Commissione Ue […] è rimasto deluso nonostante le problematiche giuridiche. All’epoca la commissaria Ue agli Affari interni Ylva Johansson aveva detto che «esternalizzare le procedure di asilo non è una politica migratoria umana e dignitosa».

MIGRANTI AL MOLO DI PORTO EMPEDOCLE

 

Ieri una portavoce della Commissione Ue ha di fatto preso tempo: ha spiegato che Bruxelles è stata informata dal governo italiano prima dell’annuncio e che ha chiesto «informazioni dettagliate» per capire bene di che si tratta, ma che «dalle prime informazioni che vediamo questo non è lo stesso caso» dell’accordo tra Regno Unito e Ruanda.

 

edi rama giorgia meloni

La portavoce ha ribadito che l’intesa deve rispettare «pienamente» il diritto internazionale e comunitario. E ha anche spiegato che «in termini di legge sull’asilo dell’Ue, le richieste sono fatte sui territori degli Stati membri, che siano al confine o in acque territoriali» ma che c’è «un ulteriore elemento» che dice anche che ai Paesi Ue «non è preclusa l’adozione di misure […] per consentire che vengano presentate domande di asilo a persone provenienti da Paesi terzi» purché non vi sia pregiudizio per la richiesta d’asilo in Ue. […]

 

La Germania intanto lavora a un revisione della sua politica migratoria, nel senso dell’«indurimento» annunciato dal cancelliere Olaf Scholz due settimane fa. […] Berlino pensa a una riforma da varare entro fine anno, possibilmente con il sostegno dell’opposizione conservatrice, che ridurrà i sussidi e i benefit agli immigrati e accelererà le espulsioni. Ma non è tutto.

 

GIORGIA MELONI E OLAF SCHOLZ

Dopo una lunghissima riunione con i «governatori» dei Länder per preparare questo «patto» nazionale, durata 17 ore e finita alle 3 di notte, un esausto Scholz ha annunciato alcune novità. Più soldi federali ai Länder per l’integrazione […] e l’accesso al reddito di base per i rifugiati (simile a quello dei cittadini) solo dopo 36 mesi, e non dopo i 18 attuali.

 

Ma è il terzo punto quello che può produrre le onde più grandi. Scholz ha aperto alla richiesta dei «governatori» conservatori, che vogliono «selezionare» i richiedenti asilo fuori dalla Ue. Questo il compromesso: «Il governo federale esaminerà se in futuro sia possibile determinare lo status di protezione dei rifugiati anche nei Paesi di transito o di terza accoglienza nel rispetto della Convenzione di Ginevra sui rifugiati e della Convenzione europea per i diritti dell’uomo».

 

migranti a lampedusa 4

Non siamo al «modello Ruanda», ma è — dal punto di vista ideale — sicuramente una svolta. Deve essere constata non poco a Scholz che ancora una settimana fa la riteneva impraticabile: la sinistra del partito è sulle barricate. Ma le «proposte inglesi» o almeno nord-europee sull’immigrazione, e gli hotspot fuori dalla Ue, ora sono anche sull’agenda del governo tedesco.

edi rama e giorgia meloni firma accordo per i migranti italia albania 1olaf scholz giorgia meloni migranti al largo di lampedusa 3migranti al largo di lampedusamigranti a lampedusa 1migranti a lampedusa 5olaf scholz giorgia meloni 4GIORGIA MELONI E OLAF SCHOLZ

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