bruno tabacci

TABACCI, ODISSEA NELLO SPAZIO – “È PARTITA LA GUERRA PERCHÉ HO TAGLIATO SUBITO CERTI INTERESSI NELL'AEROSPAZIO E COSÌ, DA UNA CERTA DESTRA, A PROPRIO AGIO CON QUALCHE AMBIENTE DEI SERVIZI, NON ACCETTA IL NUOVO CORSO” - DOPO IL CASO DEL FIGLIO ASSUNTO DA LEONARDO ORA A TABACCI GLI TOCCA RISPONDERE AD ALTRE DOMANDE. A QUALE AMBIENTE DEI SERVIZI SI RIFERISCE? I NOSTRI SERVIZI SEGRETI HANNO DUNQUE INTERESSI TRASVERSALI E PERSONALI? DETTO DA UN SOTTOSEGRETARIO ALLA PRES DEL CONSIGLIO È GRAVE. COSA NE PENSANO GABRIELLI E LA BELLONI?

Tommaso Labate per il “Corriere della Sera”

 

Sottosegretario Tabacci, l'assunzione di suo figlio in Leonardo ha sollevato un possibile di conflitto d'interessi, non trova?

BRUNO TABACCI SI PRENDE LE DELEGHE ALLE POLITICHE SULLO SPAZIO

«La interrompo e vado dritto al punto. Mio figlio in Leonardo ha un rapporto di lavoro subordinato, un contratto da quadro. È un fatto, ma fingono tutti che non esista. Non ha nessun potere decisionale, nessun potere di firma. Quindi un conflitto di interesse con la mia delega alle politiche spaziali e aerospaziali sarebbe stato impossibile. E l'assunzione, come ha ricordato l'azienda, è frutto di una selezione fatta a novembre 2020. A quel tempo nessuno, io per primo, immaginava un mio ruolo di governo. Ora parliamo del resto».

 

tabacci

Ha deciso da solo di lasciare le deleghe allo spazio e l'aerospazio?

«Certamente. In questi giorni ho perfino letto di aver avuto un malore dopo un litigio con il presidente Draghi. Martedì scorso sono arrivato a Palazzo Chigi per una riunione del Cipess accompagnato da cinque funzionari del mio dipartimento. Siamo stati insieme tutto il tempo con un'altra decina di persone, tra cui il ministro Carfagna. Draghi non c'era e non l'ha visto nessuno dei presenti. A fine riunione ho avuto un calo di pressione e mi hanno portato in ospedale per controlli in ambulanza. Eppure si usa qualsiasi argomento per gettarti in cattiva luce».

 

 Come mai ha deciso di rinunciare alle deleghe?

Myrta Merlino e arcuri

«L'ho fatto per non creare difficoltà ulteriore al governo del mio Paese, a fronte di una sequela di attacchi strumentali piena di falsità, non avendo "bestie" sui social né schieramenti politici per difendermi».

 

Scusi ma le falsità quali sarebbero?

«Hanno detto e scritto che ho incaricato la professoressa Fornero di occuparsi di pensioni e ci vanno avanti come treni. Falso. Con altre quattordici persone di altissimo profilo le chiederemo di individuare collegialmente dei suggerimenti ai nuclei di tecnici che lavorano presso i miei uffici su investimenti pubblici e servizi pubblici. Hanno scritto per giorni che ho dato una consulenza al dottor Arcuri: falso, abbiamo prorogato una convenzione stipulata nel 2019 dagli uffici di Giorgetti con Invitalia, società dello Stato, che fornisce un servizio obbligatorio per legge senza il quale si bloccano tutti gli investimenti in opere pubbliche. Poi, preparato il terreno, sono passati a mio figlio».

Carta Profumo

 

 Si è sentito sotto attacco per il polverone sollevato dall'assunzione di suo figlio in Leonardo? «L'attacco aveva come vero e unico obiettivo la gestione dei programmi spaziali».

 

Si spieghi meglio.

 «Ci sono interessi enormi, specie ora che è partita una nuova corsa mondiale allo spazio. Ho tagliato subito certi ponti con il passato e così, da una certa destra, a proprio agio con qualche ambiente dei servizi che non accetta il nuovo corso, è partita la guerra. Si faccia bastare questo perché non aggiungo altro».

 

Scusi ma questi attacchi da dove

TABACCI MANGIA LA BANANA

«Blog e siti gestiti da persone assai strane, minacce di lasciare a casa centinaia di lavoratori se venivano meno sovvenzioni pubbliche e via continuando».

 

Ha qualcosa da rimproverarsi in coscienza?

«La realtà è quella che ho esposto. Ho servito il mio Paese con disciplina e onore per alcuni decenni. E sono sempre orgoglioso della mia storia democratico-cristiana. Non accetto di farmi fare la morale da chi ha fatto sparire 49 milioni e dice "li abbiamo spesi in manifesti", da chi è andato a dire in giro che sotto i 40 anni non ci si deve vaccinare. Chi fa politica così è pronto a tutto».

 

 Ce l'ha con la Lega?

«Guardiamo alle cose fatte. In questi mesi, con l'aiuto del generale De Leverano, consigliere militare di Palazzo Chigi, e con il presidente dell'Agenzia spaziale italiana, l'ingegner Saccoccia, abbiamo posto le basi per tornare allo spirito della legge del 2018 sulla riforma delle politiche dello spazio».

 

Qualcosa da rimproverarsi ce l'avrà, no?

«Forse avrei dovuto procedere meno di corsa nel proporre con chiarezza una idea di nuovo assetto di controllo trasparente della spesa nel settore aerospaziale».

 

C'è un legame tra il lavoro di suo figlio e il suo lavoro al governo?

matteo salvini con la mascherina di borsellino

«Lo stesso legame che può esserci tra qualsiasi dipendente di un'azienda partecipata dallo Stato senza poteri decisionali, un quadro o un impiegato, e le scelte di un governo. Fa ridere anche solo a dirlo. Ma ne hanno fatto un polverone. Non è politica questa. Ma dubito l'avranno vinta. Qualcuno forse pensava che, tolto Tabacci, ci sarà via libera. Penso invece che Draghi troverà una soluzione istituzionalmente ancora più forte e strutturata. Per il resto, il presidente del Consiglio mi ha ribadito la sua fiducia, chiedendomi di continuare ad occuparmi di coordinamento della politica economica e del Cipess. Ed io di questo gliene sono grato e cercherò di fare al meglio il mio dovere».

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