donald trump ursula von der leyen

TRATTARE CON TRUMP È IMPOSSIBILE – I FUNZIONARI EUROPEI SONO SFIBRATI DAL NEGOZIATO SUI DAZI CON GLI USA: NEL MOMENTO IN CUI SEMBRANO TROVARE LA QUADRA, ARRIVA UN PASSO INDIETRO DA PARTE DEL TYCOON – AL MOMENTO IL PUNTO DI MAGGIORE ATTRITO È CHE GLI STATES CONSIDERANO LA TASSA DEL 10 PER CENTO COME UN PUNTO DI PARTENZA, MENTRE L'EUROPA VORREBBE INTERPRETARLA COME LA PERCENTUALE MEDIA. TRUMP A MAGGIO HA VISTO UN RECORD DI ENTRATE DOGANALI A 24,2 MILIARDI DI DOLLARI: SENTE, A RAGIONE, DI AVERE IL COLTELLO DALLA PARTE DEL MANICO…

Scontro sul 10 per cento mediatori europei irritati per le giravolte degli Usa

Estratto dell’articolo di Claudio Tito per “la Repubblica”

https://www.repubblica.it/economia/2025/07/07/news/dazi_trump_usa_scontro_ue-424715215/

 

DONALD TRUMP MOSTRA LA TABELLA CON I NUOVI DAZI

«Il problema è che a Washington cambiano spesso posizione». Chi a Bruxelles riceve informazioni dai "negoziatori" sui dazi, ascolta sempre la stessa comunicazione.

 

Gli interlocutori della Casa Bianca non sono del tutto coerenti. E ogni piccolo particolare deve essere ricondotto alla valutazione di Donald Trump. […]

 

È successo anche durante i contatti che sono proseguiti nel weekend. E sebbene una soluzione non sia stata ancora trovata, gli emissari della Commissione Ue sono convinti che uno spazio per arrivare ad un'intesa ci sia ancora. […]

 

DONALD TRUMP CONTRO L EUROPA - VIGNETTA BY ELLEKAPPA

Anche se la lettera del presidente statunitense, che oggi dovrebbe partire verso una dozzina di partner commerciali, prevedesse per l'Unione europea un ritorno alle "vecchie" tariffe, comunque il dialogo proseguirebbe.

 

C'è un patto di base per prorogare almeno fino ad agosto la sospensione dei dazi americani.

 

Nel peggiore dei casi, dunque, Bruxelles e Washington avrebbero almeno altre tre settimane per discutere e trattare per uscire dall'impasse che alla fine danneggia entrambe le parti.

 

Il punto di maggiore attrito al momento è che gli States considerano la tassa del 10 per cento come un punto di partenza. E quindi per i prodotti che giudicano più svantaggiosi per il loro mercato chiedono di aumentare quella soglia. Senza alcuna compensazione.

donald trump e ursula von der leyen dopo il bilaterale al g7 in canada

 

L'Europa al contrario vorrebbe interpretarla come la percentuale media. Dunque con tariffe più alte su alcuni beni e più basse su altri. E in aggiunta (o in alternativa) reclamano una compensazione su alcune importazioni dagli States.

 

Su questa linea, però, i due "contendenti" non riescono ancora a intendersi. In particolare i negoziatori europei lamentano un atteggiamento costantemente ondivago dalla sponda a "stelle e strisce". Anche in questo fine settimana un passo avanti compiuto sabato, è stato accompagnato da uno indietro domenica.

 

SCOTT BESSENT ALLA CNN

Il sospetto è che Trump inizi ad accogliere con soddisfazione i dati sulle entrate doganali: a maggio, ad esempio, si sono quasi moltiplicate per quattro raggiungendo il record di 24,2 miliardi di dollari. E alcune stime prevedono addirittura un introito maggiorato di oltre 500 miliardi di dollari in un anno. Una boccata di ossigeno per le casse pubbliche americane, almeno nel breve periodo. La Casa Bianca sente per questo di avere il coltello dalla parte del manico.

 

La Commissione Ue allo stato punta quindi alla proroga e nello stesso tempo si prepara al peggio. […] Le contromisure saranno nel caso uguali e contrarie. Imporranno, insomma, gli stessi dazi. Sui servizi è in corso uno studio per capire come stabilire una tassazione senza colpire i clienti, ossia i cittadini.

 

maros sefcovic

Molto difficile il ricorso allo strumento anti Coercizione. Si tratta di una misura riservata ai "nemici". E considerando che adesso il "tycoon" sta di nuovo cambiando idea sul sostegno all'Ucraina, ricorrere ad essa potrebbe compromettere l'azione congiunta a difesa di Kiev […]

 

Ma, alla fine, a Palazzo Berlaymont sono rassegnati all'idea che ogni previsione è impossibile. E che tutto è nella mani di Trump.

effetto dei dazi di trump sui mercati

DONALD TRUMP URSULA VON DER LEYEN Maros sefcovicursula von der leyen e donald trump a davos nel 2020 DONALD TRUMP VS URSULA VON DER LEYEN - IMMAGINE CREATA CON L INTELLIGENZA ARTIFICIALE DI GROK video su gaza strip in trip creato con ai - ursula von der leyen donald trump

fabio dazio - meme by emiliano carli il video del ministero degli esteri cinese contro i dazi di trump 3TELECINESI - MEME BY EMILIANO CARLI I WANT TO BREAK FEE - MEME BY EMILIANO CARLI donald trump e la guerra dei dazi I DAZI DI TRUMP - ILLUSTRAZIONEil video del ministero degli esteri cinese contro i dazi di trump 4donald trump e i dazi sulle auto

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!