donald trump fake news

TRUMP FA TRUMP: ‘MESSICO PAESE PIÙ PERICOLOSO DEL MONDO, SERVE IL MURO E SI FARÀ’. POI MINACCIA SANZIONI ALLA CINA CHE SI FREGA I BREVETTI E ASSEGNA I ‘FAKE NEWS AWARDS’: 10 PREMI A TESTATE E GIORNALISTI CHE HANNO SPARATO BUFALE SU DI LUI E LA SUA PRESIDENZA. IN TESTA C’È OVVIAMENTE LA CNN, POI ‘NEW YORK TIMES’. PREMIO AL NOBEL KRUGMAN CHE AVEVA PREVISTO IL CROLLO DI WALL STREET CON L’ELEZIONE DEL PUZZONE (KRUGMAN È UN PO’ CHE NON NE PIGLIA UNA)

1.TRUMP, 'IL MURO È IL MURO, MAI CAMBIATO IDEA'

trump usci su time nel 2016

 (ANSA) - "Il Muro è il Muro, non è mai cambiato ne' si è trasformato dal giorno in cui l'ho concepito". lo ha scritto su Twitter il presidente americano Donald Trump a proposito del muro con il Messico. "Alcuni punti, per necessità, saranno trasparenti. E non ho mai pensato di costruirlo in zone in cui c'è una protezione naturale come montagne, deserti o fiumi.... ", ha aggiunto.

 

2.TRUMP, 'MESSICO PAESE PIÙ PERICOLOSO MONDO, SERVE IL MURO'

 (ANSA) - - ''Il Messico e' il paese piu' pericoloso al mondo. Abbiamo bisogno del muro per la sicurezza del nostro paese. Se non c'e' il muro non c'e' accordo''. Lo twitta il presidente Donald Trump tornando a ribadire la necessità di realizzare il muro ai confini con il Messico.

 

3.TRUMP ASSEGNA I 'FAKE NEWS AWARDS' MA IL SITO FA FLOP

donald trump muro con il messico 4

 (ANSA) - Donald Trump assegna i 'Fake News Awards' ma l'annuncio è un flop. Al tweet del presidente americano con i vincitori è allegato un link a 'GOP.com' che non funziona: "Il sito è momentaneamente offline, stiamo lavorando. Provate più tardi". Il partito repubblicano si è affrettato a spiegare il malfunzionamento con l'eccessivo traffico. Sta di fatto che il sito è rimasto fuori uso per oltre un'ora e mezzo prima di tornare online e incoronare fra i vincitori il premio Nobel all'Economia Paul Krugman, che non è un giornalista, e il tema della 'collusione con la Russia', "probabilmente il più grande falso perpetrato" a danno degli americani.

 

 "NON C'E' COLLUSIONE", si legge in maiuscolo. Dei riconoscimenti assegnati 4 sono andati alla Cnn, due al New York Times, uno ad Abc, uno al Washington Post, uno al Time e uno a Newsweek. Krugman è stato 'premiato' per l'editoriale pubblicato nel 2016 in cui aveva previsto un crollo di Wall Street con l'elezione di Trump. Al New York Times invece il 'riconoscimento' "per aver falsamente riportato in prima pagina che l'amministrazione Trump ha nascosto un rapporto sul clima". Per il Washington Post, il 'Fake News Award' è andato a Dave Weigel per il suo tweet con una foto di un rally di Trump.

donald trump e il progetto del muro con il messico

 

Il TIME si è aggiudicato il premio per aver aver "falsamente riferito" che Trump aveva rimosso la statua di Martin Luther King dallo Studio Ovale. La più premiata la Cnn: "Ha detto falsamente che il candidato Donald Trump e suo figlio Donald Trump Jr avevano avuto accesso ai documenti di Wikileaks". Un secondo riconoscimento è stato assegnato alla rete televisiva per aver ritoccato un video con Trump e il premier giapponese Shinzo Abe. Nella lista dei 'trofei' della Cnn anche quello per aver detto che l'ex direttore dell'Fbi, James Comey, avrebbe messo in dubbio le dichiarazioni di Trump sul fatto che non fosse indagato.

 

4.TRUMP, CON SHUTDOWN CONSEGUENZE PEGGIORI PER I MILITARI

DONALD TRUMP CONTRO LA CNN

 (ANSA) - "Se nel Paese c'e' uno shutdown, cosa che potrebbe benissimo capitare, il bilancio dovrebbe essere gestito molto diversamente da come e' stato gestito nell'ultimo lungo periodo di tempo": lo ha detto Donald Trump prima di una sua visita al Pentagono, aggiungendo che "se per qualsiasi motivo c'e' uno shutdown, la cosa peggiore e' quello che accadra' ai nostri militari".

 

5.TRUMP CONTRO MOSCA, NON CI AIUTA CON LA COREA DEL NORD

 (ANSA) - Affondo di Donald Trump contro la Russia, rea, per il presidente americano, di remare contro sulla Corea del Nord. "Non ci sta aiutando", afferma il tycoon in una intervista alla Reuters, in cui invece elogia gli sforzi che sta finalmente compiendo Pechino dopo mesi e mesi di pressing degli Usa e della comunità internazionale sul presidente Xi Jinping. Il tycoon nell'intervista sottolinea come Mosca, in violazione delle sanzioni votate all'unanimità dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, stia sostenendo Pyongyang, assicurandogli quelle forniture di petrolio e di altri generi che di fatto mantengono in piedi il regime di Kim Jong-un. Una situazione inaccettabile per Trump, che spiega come così il Cremlino rischia di vanificare proprio quell'aiuto che adesso arriva dalla Cina.

 

Il presidente americano torna quindi a parlare del dittatore nordcoreano dopo mesi di insulti reciproci e dopo la polemica col Wall Street Journal, secondo cui il tycoon avrebbe detto di avere un buon rapporto con Kim. "Ho detto che potrei avere un buon rapporto con Kim", aveva ribattuto Trump, che apprezza il disgelo di questi giorni con Seul, ma che resta scettico sull'esito di eventuali negoziati con Pyongyang. "Mi siederei al tavolo con la Corea del Nord, ma non sono sicuro che questo potrà risolvere i problemi", aggiunge l'inquilino della Casa Bianca, ribadendo come Pyongyang sia "sempre più vicina" a realizzare un missile di lungo raggio in grado di raggiungere qualunque punto degli Stati Uniti.

 

donald trump xi jinping

"Abbiamo parlato con loro per 25 anni, e loro si sono sempre approfittati dei nostri ex presidenti", spiega Trump, che più volte ha criticato su questo fronte Barack Obama, ma anche George W. Bush. "Spero che si possa mettere fine allo stallo con Pyongyang in maniera pacifica, ma è molto probabile che questo non sia possibile", ha aggiunto Trump, lasciando intendere ancora una volta come altre opzioni, tra cui quella militare, restino sul tavolo. E se Trump elogia la Cina per i passi in avanti sulla Corea del Nord, lancia invece il monito su una possibile guerra commerciale con Pechino, minacciando pesanti sanzioni nell'ambito dell'inchiesta sul furto di proprietà intellettuale. "Lo stiamo valutando. C'è una la possibilità, e potrebbe essere annunciata a breve", ha spiegato il tycoon, senza però entrare nel dettaglio. Il presidente americano si augura comunque che non ci sia alcuna guerra commerciale fra Stati Uniti e Cina.

 

6.CINA A TRUMP, NESSUNA LEGGE OBBLIGA TRASFERIMENTO TECNOLOGIA

 (ANSA) - La Cina respinge l'accusa sulla violazione di proprietà intellettuale e trasferimento forzato di tecnologia che il presidente americano Donald Trump potrebbe imputare a Pechino, costituendo la base di misure punitive che infiammerebbero uno scontro commerciale tra di due Paesi. Non ci sono leggi in Cina che "costringono gli investitori stranieri a trasferire tecnologia", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Lu Kang.

putin trump

 

"Queste cose potrebbe accadere come parte del comportamento di mercato tra compagnie che lavorano insieme", l'una a fianco dell'altra. "Non c'è alcuna intromissione governative in queste azioni", ha aggiunto Lu nella conferenza stampa pomeridiana. "Allo stesso tempo, voglio rimarcare che la Cina proteggerà con decisione i suoi diritti legittimi", ha concluso.

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