conte trump

WAITING FOR THE DONALD - TRUMP POTREBBE VENIRE IN VISITA IN ITALIA TRA LA FINE DI NOVEMBRE E L’INIZIO DI DICEMBRE - IL CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI CONTE, BENASSI, STA CERCANDO UN CONTATTO COL NUOVO CONSIGLIERE PER LA SICUREZZA NAZIONALE O' BRIEN - IERI MATTINA “GIUSEPPI” HA DIMOSTRATO LA PROPRIA DEVOZIONE PER TRUMP, ANDANDO AD ASCOLTARE IL SUO DISCORSO ALL'EVENTO SULLA PROTEZIONE DELLA LIBERTÀ DI RELIGIONE…

Paolo Mastrolilli per “la Stampa”

 

GIUSEPPE CONTE DONALD TRUMP

La visita del presidente Trump in Italia si avvicina. Una data certa non è ancora in calendario, ma lo stesso premier Conte è ottimista sulla possibilità che l' appuntamento venga finalizzato. Il capo della Casa Bianca sarà sicuramente in Europa il 3 e 4 dicembre, per il vertice della Nato a Londra, ma il viaggio a Roma potrebbe avvenire anche prima. Trump infatti ha già accettato l' invito ricevuto dalla cancelliera Merkel per andare in Germania, e quindi potrebbe fare una missione unica in vari Paesi europei a fine anno, oppure dividerla in due momenti diversi.

 

Dopo la chiamata tra i due leader avvenuta in seguito alla formazione del nuovo governo, la Casa Bianca aveva dato a La Stampa questa dichiarazione: «Il presidente Trump e il primo ministro Conte hanno avuto una telefonata amichevole. Hanno discusso la formazione del governo e un possibile incontro nel breve termine».

conte trump

 

Il messaggio era breve, ma voluto, e conteneva tre punti importanti: primo, la conversazione era andata bene; secondo, i due avevano discusso la formazione del governo, e quindi il capo di Palazzo Chigi aveva spiegato nel dettaglio chi ne fa parte e quali sono i programmi; terzo, il leader della Casa Bianca aveva manifestato l'intenzione di avere un incontro a breve, perché era rimasto colpito in maniera positiva da quanto aveva sentito dal collega italiano. La prima occasione per un bilaterale formale sarebbe stata l'Assemblea Generale dell' Onu in corso.

giuseppe conte donald trump 8

 

Trump e Conte si vedranno, se non altro al pranzo organizzato oggi dal segretario generale Guterres, dove il premier spera di sedere vicino al presidente come era accaduto l'anno scorso, oppure al ricevimento organizzato stasera dalla Casa Bianca. Il bilaterale ufficiale però non è stato messo in agenda, probabilmente proprio perché si lavora a una investitura ancora più significativa, che verrebbe dalla visita a Roma.

 

Il capo di Palazzo Chigi è ottimista sulla possibilità che ciò avvenga, e il suo consigliere diplomatico Benassi stava cercando un primo contatto col nuovo consigliere per la sicurezza nazionale O' Brien. Ieri mattina intanto Conte ha dimostrato la propria cortesia e attenzione per Trump, andando ad ascoltare il suo discorso all' evento sulla protezione della libertà di religione.

 

GIUSEPPE CONTE E DONALD TRUMP

Questo appuntamento è stato visto da molti come un tentativo di oscurare il vertice sul clima, ma il problema è reale, e lo stesso segretario generale Guterres è intervenuto. Il capo della Casa Bianca ha denunciato che «ogni giorno 11 cristiani vengono uccisi nel mondo solo perché professano la loro fede», e ha promesso di moltiplicare gli sforzi per difendere la libertà di culto, incluso un nuovo finanziamento da 25 milioni di dollari per proteggere i perseguitati.

 

All'evento era presente anche la figlia Ivanka, che poco prima aveva parlato al summit Concordia delle iniziative prese per favorire l' empowerment delle donne: «Garantire loro la parità e l' inclusione ormai non è solo una questione di giustizia, ma di sicurezza nazionale». Ivanka sembra aver abbracciato il ruolo di volto più aperto dell'amministrazione, confermando anche i pettegolezzi di chi pensa stia preparando la sua futura candidatura presidenziale.

giuseppe conte donald trump 7

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?