salvini putin trump

IL VERO PREMIER SALVINI VOLA A MOSCA E OSCURA CONTE: ''INUTILI LE SANZIONI, UN BUON RAPPORTO CON LA RUSSIA È NELL'INTERESSE DEL PAESE''. CONTE PARTIRÀ LA PROSSIMA SETTIMANA, E NON A CASO RITARDANO I VIAGGI DI DI MAIO E SALVINI NEGLI USA: IL GOVERNO ITALIANO SI È MOLTO AVVICINATO A CINA E RUSSIA IN QUESTI MESI, E LA DIPLOMAZIA AMERICANA NON SA BENE COME PRENDERE I DUE DIOSCURI

  1. SALVINI VOLA A MOSCA, 'INUTILI SANZIONI ALLA RUSSIA'

 (ANSA) - "L'Europa invece di ragionare mi sembra voglia continuare a litigare: non fa bene a nessuno. Parlano addirittura di rinnovo automatico delle sanzioni: penso non risolvano nessun problema. E noi ci stiamo rimettendo 7 miliardi di fatturato; altri Paesi invece lo stanno aumentando. Quindi ritengo sia giusto porre sul tavolo di Bruxelles l'inutilità di provvedimenti come questi". Lo ha detto, parlando delle sanzioni Ue alla Russia, all'aeroporto di Fiumicino, il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini poco prima di partire questa mattina per Mosca dove interverrà all'Assemblea Generale di Confindustria Russia ed incontrerà gli imprenditori italiani.

vladimir putin con matteo salvini

 

  1. SALVINI,CON PROSSIME ELEZIONI CAMBIAMENTI EPOCALI UE

 (ANSA) - "Le prossime elezioni europee daranno inizio a cambiamenti epocali per il futuro dell'Europa". Lo ha detto Matteo Salvini in un'intervista alla Tass prima della sua visita a Mosca di oggi per prendere parte all'assemblea di Confindustria Russia. "I nostri avversari parlano di una catastrofe in arrivo ma questo riguarda solo i loro interessi personali. I popoli europei invece avranno la possibilità senza precedenti di creare una nuova Unione di territori sovrani basata su principi democratici".

 

La nuova Europa che immagina Salvini non sarà basata sugli "interessi della minoranza di speculatori finanziari", come invece avverrebbe oggi. Il vice premier, riporta la Tass, è convinto che la maggior parte delle critiche "apocalittiche" rivolte ogni giorno al governo "non corrispondano allo stato reale delle cose e alla realtà in cui vivono i nostri cittadini". "Altrimenti - dice - come possiamo spiegare che tutti i sondaggi evidenziano un appoggio al nostro governo del 60%".

 

  1. SALVINI, CON NOI STOP FANTOCCI MANIPOLATI DA BRUXELLES

salvini maglietta putin

 (ANSA) - "Sono sempre più convinto che le lobbies finanziarie a Bruxelles non possono accettare la nostra presenza al governo: questa reazione non mi sorprende, per anni hanno manipolato fantocci mentre adesso sono costretti ad avere a che fare con due movimenti politici verso i quali non possono fare ricatti poiché non devono niente a nessuno, se non difendere gli interessi del loro popolo". Lo ha detto Matteo Salvini in un'intervista alla Tass.

 

  1. SALVINI, BUONI RAPPORTI CON RUSSIA INTERESSE NAZIONALE

 (ANSA) - "Mantenere buoni rapporti con la Russia è per noi una componente naturale degli interessi nazionali". Lo ha detto Matteo Salvini alla Tass. "Purtroppo il peggioramento dei rapporti diplomatici fra gli Usa, alcuni paesi europei e la Russia rappresenta un problema complicato per l'Italia che dipende dalla sua appartenenza a certe strutture internazionali come l'Unione Europea e la Nato. Lavoreremo per superare ogni disaccordo anche se ci vorrà tempo: le sanzioni anti-russe sono assurde e cerchiamo di convincere i partner".

 

  1. TARDANO I VIAGGI NEGLI USA PER SALVINI E DI MAIO: TENSIONI SU CINA E RUSSIA

matteo salvini gianluca savoini a mosca

Dall'articolo di Paolo Mastrolilli per ''la Stampa''

 

(…) a parte il premier Conte, tutti i big del governo non sono ancora venuti in visita a Washington, da Di Maio a Salvini, da Moavero a Trenta. Le relazioni sono buone perché Trump ha preso in simpatia Conte, ha bisogno di una sponda in Europa, e c' è sintonia politica col carattere anti establishment del nuovo esecutivo. Nel concreto dei dossier, però, la convergenza è meno evidente.

TRUMP SALVINI

 

La sfida sui dazi, i contrasti militari nel Mar Cinese Meridionale, e il discorso del vice presidente Pence hanno creato quasi un clima da guerra fredda con Pechino. In contemporanea, però, Roma ha condotto missioni nella Repubblica popolare guidate da Di Maio, e ha stretto accordi con Huawei per farle gestire la tecnologia 5G nel nostro Paese. Questo preoccupa i servizi di intelligence, americani e italiani, che considerano Huawei uno strumento usato dalla Cina per lo spionaggio. (…)  La Lega ha firmato un accordo col partito di Putin (…)

 

(…) In vista delle elezioni europee di maggio, poi, i professionisti della politica estera Usa non vogliono disintegrare la Ue, e i loro diplomatici ci hanno ricordato in più occasioni che l' ex consigliere Bannon non lavora più alla Casa Bianca.

 

 

 

  1. LA MISSIONE A MOSCA CHE SMINUISCE IL PREMIER

Angelo Allegri per il Giornale

 

 In Etiopia ed Eritrea il premier Giuseppe Conte non aveva avuto rivali e il viaggio ufficiale, nei giorni caldi del Def, era filato liscio come l' olio.

GIOVANNI TRIA CON IL MINISTRO DELL'ECONOMIA CINESE LIU KUN

Con la Russia però è tutta un' altra storia e a pochi giorni dalla visita di Stato l' inquilino di Palazzo Chigi si è visto battere sul tempo da uno dei suoi vice.

 

Conte sarà a Mosca martedì e mercoledì della settimana prossima, Matteo Salvini arriverà oggi con un blitz organizzato per prendere parte all' assemblea annuale di Confindustria Russia, l' associazione degli industriali italiani che operano nell' ex Unione Sovietica.

 

Il tema di giornata saranno le sanzioni dell' Occidente, che gli imprenditori vedono come il fumo negli occhi e Salvini pure. Con ogni probabilità nel suo discorso ufficiale il ministro dell' Interno non userà mezze misure e la particolarità è che a esprimere l' opinione del governo su un tema così rilevante sarà, appunto, il ministro dell' Interno e non il premier o il ministro degli Esteri. Ma a rappresentare una differenza rilevante tra le visite di Salvini e quella di Conte saranno le premesse e gli appuntamenti in calendario.

 

Il premier si manterrà nel solco della più rigorosa formalità protocollare: secondo il primo programma disponibile sono previsti una cena ufficiale il martedì sera, incontri con Putin e Medvedev il giorno successivo. Salvini parlerà invece agli imprenditori e a invitarlo è stato personalmente il numero uno di Confindustria Russia, Ernesto Ferlenghi.

 

la bandiera italiana sventola in piazza tienanmen

È lui il personaggio chiave della visita, preparata dallo stesso Ferlenghi con un' intervista sull' Izvestia: da anni è l' ambasciatore di Eni a Mosca, un buon rappresentante di quel corpo diplomatico parallelo che da sempre viene attribuito al gruppo petrolifero italiano.

A forza di frequentare la Russia, però, Ferlenghi è diventato anche di più, conquistando una poltrona in uno dei sancta sanctorum del potere moscovita: il consiglio di amministrazione di Fgc Ues, la Rete Elettrica nazionale, controllata all' 80% dal governo.

 

Ferlenghi è entrato una decina di anni fa e attualmente fa parte del comitato strategico, di quello per l' auditing e di quello per le nomine. Tutti ruoli chiave. Tanto più se si considera che la società è considerata non solo uno snodo fondamentale della politica energetica russa, ma anche una sorta di palestra per la futura classe dirigente. Il presidente del consiglio di amministrazione è per esempio Andrey Murov, 48 anni. Un' inchiesta dell' agenzia internazionale Reuters lo indicava come uno dei nomi emergenti del potere ex sovietico.

 

CONTE TRUMP CURRICULUM

Dalla sua ha un curriculum impeccabile, ma non guasta che sia figlio del generale Evgeny Murov, che per 16 anni e fino al pensionamento di un anno e mezzo fa, ha diretto il potente Servizio di protezione federale (Federalnaya Sluzhba Okhrany), l' erede della Nona direzione del Kgb. È la polizia, in divisa e in borghese, a cui è affidata la protezione degli esponenti della nomenklatura e delle loro residenze. E che, per di più, è anche depositaria della valigia con i codici nucleari. Il cuore del potere russo, appunto.

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)