andrea paganella matteo salvini luca morisi

IL VERO VICE DI SALVINI NON È GIORGETTI, MA ANDREA PAGANELLA - LA SCALATA AL POTERE DELL’EX SOCIO DI LUCA MORISI: SEMPRE ACCANTO ALL’EX GURU SOCIAL, ORA INGUAIATO DA UN’INCHIESTA PER DROGA, PAGANELLA A MANTOVA VIENE CHIAMATO “IL MORISI DA BAR”. L’INIZIAZIONE ALLA POLITICA CON GIANNI FAVA, L’UBRIACATURA DI POTERE AL VIMINALE E LA STRATEGIA DELL’AGGRESSIVITÀ: RITRATTO DELL’UOMO PIÙ POTENTE DEL CARROCCIO

Carmelo Caruso per "il Foglio"

 

andrea paganella matteo salvini luca morisi

E' il vero capo dopo il capo. Il numero due di Matteo Salvini non è Giancarlo Giorgetti. Il numero due della Lega non è Massimiliano Fedriga. Il numero due non è mai stato Luca Morisi, il padre della "Bestia", che ha lasciato la guida dei social.

 

L'uomo che controlla il partito di Salvini, che decide chi incontra il segretario, che sceglie gli uomini da assumere, che stabilisce la linea, si chiama Andrea Paganella ed è il suo capo segreteria. Da Trento a Marsala viene indicato come l'amministratore delegato della strategia dell'aggressività.

 

salvini morisi

Tutti i dirigenti che hanno il privilegio di organizzare le cene elettorali sanno che deve essere sempre lasciato libero un posto accanto a Salvini. E' il posto di Paganella. Nel suo ultimo curriculum vitae l'espressione che ricorre è "rapporto fiduciario". Il datore di lavoro è sempre uno: Salvini. Solo raccontando la storia di un'amicizia si può raccontare la storia dell'uomo che ha scalato il primo partito italiano.

 

SALVINI E MORISI CON MITRAGLIETTA

E' la storia di due ragazzi mantovani cresciuti al liceo Scientifico Belfiore e che a sedici anni entrano a far parte della Lega. Sono Morisi e Paganella. Uno è gracile e silenzioso. L'altro è robusto e disinvolto. Riescono a farsi conoscere e apprezzare dal partito. Saranno entrambi segretari cittadini della Lega e anche consiglieri provinciali. Uno verrà ricordato per aver sfidato un consigliere d'opposizione leggendo il suo discorso in latino. E' Morisi.

andrea paganella matteo salvini

 

L'altro non sarà ricordato. E' quello che oggi ha il vero comando. A Mantova, Paganella è chiamato "il Morisi da bar". Morisi è timido. A 16 anni manda una lettera al direttore dell'indipendente, Vittorio Feltri. Gliela pubblica come editoriale. Paganella ha la passione per le automobili di lusso. A vent' anni viene visto guidare una Mercedes. Morisi si rifugia nelle sue letture: riviste americane. Paganella preferisce i banconi.

 

andrea paganella

Vengono valorizzati da Gianni Fava e da Davide Boni, dirigenti di quella Lega antica. Quando Morisi assume la carica di segretario cittadino viene chiamato il "compagno Berija". Chi era fuori linea veniva espulso. Paganella è diverso. Proverà a candidarsi al congresso provinciale ma perde. La sua vera qualità è stare vicino a Morisi.

 

GIANNI FAVA

E' una fase di disillusione. Fine anni novanta decidono insieme di non rinnovare la tessera. Morisi andrà a Verona a insegnare all'università, Paganella diventerà direttore amministrativo di una cooperativa "rossa". Non si separano. Vivono in simbiosi. Fondano una società di informatica e la vendono a un fondo ricevendo una somma cospicua. Si racconta che siano stati loro i primi a disegnare i siti di calciatori come Baggio e Del Piero.

 

Nel 2010 si riaffacciano in politica. Offrono aiuto a Fava. Il primo dominio web del leghista eretico, l'unico che ha sfidato Salvini, lo hanno realizzato Morisi e Paganella. E' Fava che li accompagna in Via Bellerio e li presenta a Davide Caparini, allora responsabile della comunicazione. Gli offrirà un contratto.

 

andrea paganella jacopo morrone riccardo molinari foto di bacco (2)

Sono gli anni in cui Salvini è direttore di Radio Padania. Sta per cominciare la sua ascesa. La sera, a Milano, Morisi- PaganellaSalvini escono tutti insieme. Si ritrovano presso l'hamburgheria di Gianmarco Senna, ristoratore in società con il cognato di Salvini. Nasce così una comunità di destino: quella che porterà la Lega oltre il trenta per cento. Quando Salvini arriva al Viminale, Paganella si ubriaca di potere.

salvini morisi garibaldi

 

Cercherà di esercitarlo all'interno del partito. Salvini stabilisce che ogni decisione che riguarda la vita della Lega debba passare da lui. Anche l'ultimo dei dipendenti è scelto da lui. Hail gusto del comando. Pretende l'obbedienza. Scavalca perfino i capigruppo. Al suo matrimonio chiede a Salvini di fargli da testimone.

 

andrea paganella foto di bacco

Si è sempre detto, almeno fino a ieri, che fosse Morisi l'uomo più potente della Lega. Non era vero. In queste ore si dice che Morisi possa andare a lavorare per FDI. Giorgia Meloni, contattata, smentisce. La verità è che in questa storia di provincia l'ami - co più timido ha sempre protetto l'ami - co spavaldo. Lui prendeva gli insulti, l'altro ha preso il controllo. Erano entrambi l'ombra di Salvini. Paganella solo l'ombra di un'altra ombra.

luca morisi, matteo salvini e lo staff della lega festeggiano la vittoria alle europee

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...