donald trump elizabeth warren

AMERICA FATTA A MAGLIE - TRUMPONE TROVA UN PRIMO ACCORDO CON LA CINA E FA GODERE WALL STREET: DA QUI AL VOTO FARÀ DI TUTTO PER MANTENERE L’ECONOMIA IN TIRO E TOGLIERE OSSIGENO AI CANDIDATI - BIDEN È IN SERIA DIFFICOLTÀ, SANDERS INFARTUATO, LA WARREN È IN CRESCITA, MA RISCHIA POI DI ESSERE BOMBARDATA DALLE GRANDI AZIENDE CHE VUOLE SMEMBRARE. E DAI REPUBBLICANI PER LE SUE BUGIE, SULL’ESSERE CHEROKEE O SULL’ESSERE STATA LICENZIATA PERCHÉ INCINTA. IN REALTÀ SI DIMISE LEI PER STARE CON LA FAMIGLIA, LO RACCONTÒ IN UN’INTERVISTA, MA ORA HA CAMBIATO VERSIONE PER GENERARE EMPATIA

 

VIDEO - LA WARREN E LA GRAVIDANZA: COSA DICEVA NEL 2007 E COSA NEL 2019

 

 

Maria Giovanna Maglie per Dagospia

 

Se è sempre vero che it's the economy, stupid, il modo pericoloso ini cui la gestisce Trump riserva delle grandi soddisfazioni quando la campagna elettorale per il secondo mandato presidenziale è già cominciata, anzi è già bollente, con contorno di minacce di impeachment, e spionaggio internazionale. 

trump xi jinping

 

E'  pomeriggio di venerdì e Wall street fa in tempo a festeggiare. Trump twitta che «una delle grandi cose dell'accordo con la Cina è il fatto che, per vari motivi, non deve passare attraverso il lunghissimo e politicamente complesso processo di approvazione da parte del Congresso. Quando l'accordo è completamente negoziato, lo approverò personalmente per conto del Paese. Veloce e pulito".

 

Gli Stati Uniti e la Cina hanno raggiunto un accordo parziale che significa  una tregua nella guerra commerciale e le basi per un'intesa più ampia. che Donald Trump e il presidente cinese Xi Jinping potrebbero firmare più avanti nel corso dell'anno 

Intanto i nuovi dazi americani, aumenti del 25 e 30 per cento contro il Made in China, non scatteranno la prossima settimana. 

 

Così il presidente tra un rally in Minnesota e uno Louisiana tira il fiato e ricomincia ad accusare  l'avversario Joe Biden di non essere niente altro che uno che bacia il culo di Barack Obama.

TRUMP XI JINPING

 

Il whistleblower, la gola profonda numero due, lo spifferatore dello  scandalo dell' Ucraina che dovrebbe mettere nei guai il presidente, altro non è che un secondo  stretto collaboratore del candidato democratico ed ex vicepresidente di Barack Obama, il quale non soltanto faceva fare al figlio affari allegri in giro per il mondo a partire dall' Ucraina, ma se n'e' vantato più di una volta, visto che tra i suoi difetti non c'è la discrezione.

 

L'altra sfidante democratica, Elizabeth Warren, Pocahontas per tutti, dopo che ha praticamente inventato discendenze nativo americane, ha raccontato in lungo e in largo nel Paese di essere stata nel 1971 licenziata perché incinta, e invece escono le prove che si tratta di un'altra bugia. Quante ne potrà dire impunemente la beniamina della sinistra democratica, una di fronte alla quale i finanziatori del partito a Wall Street hanno già alzato le mani spiegando che la patrimoniale grazie no, se fosse lei la candidata si rivolgeranno altrove?

JOE E HUNTER BIDEN

 

Cominciamo bene le primarie americane!

Ma che cos'è una impeachable offence, un reato degno della messa sotto accusa di un presidente degli Stati Uniti? Se lo domanda il giurista Alan Dershowitz in un editoriale del Wall Street Journal, e risale alle origini, alla convention dei Costituenti nel 1787, per concludere che le rampanti parlamentari del partito Democratico alla Maxine Waters non hanno proprio chiare le idee su cosa costituisca impeachment mentre accusano scompostamente Donald Trump.

 

Sia chiaro che siamo in piena campagna elettorale in vista delle presidenziali americane, che come sempre si tengono il primo martedì di novembre del 2020. Leggete i giornali italiani, guardate telegiornali ineffabili come il tg1? Bene, sfida accettata, sarete ancora una volta certi che per Donald Trump si stia mettendo male, dal momento che sulla sua testa pende  un processo di impeachment.

 

hunter e joe biden

 Il punto è che, come sempre, vi dicono solo la prima parte, ovvero non vi dicono che  per passare dal desiderio al processo di impeachment bisogna prima che un'inchiesta porti alla nomina di un Procuratore speciale, che dal Congresso si ottenga la maggioranza, che al Senato si istruisca poi un vero e proprio processo con accusa, difesa, e giudice nella persona del membro anziano della Corte Suprema, che infine la giuria, il Senato, emetta con due terzi di maggioranza una sentenza di colpevolezza. Fantascienza, quindi.

 

Peggio, l’impeachment consente  a Trump di continuare naturalmente con la propaganda del candidato solo contro tutti: un metodo in cui il presidente sguazza.

Infatti è passato al contrattacco. 

 

Comizi, campagna mediatica in televisione e sui social network, il presidente ha intensificato le indagini sulle controverse origini dell’inchiesta Russiagate, per dimostrare che è stato in realtà  un complotto ai suoi danni, ordito dai servizi segreti occidentali. È questa l'operazione alla quale avrebbe preso parte anche l’Italia. È chiaro che, la Casa Bianca cerca prove per ritorcere contro i democratici le accuse che gli hanno scagliato contro per anni.

 

E' possibile anche che col proseguire della campagna elettorale siano i democratici a tirare fuori  materiale che coinvolgerebbe l'italia, per accusare Trump di mestare con Paesi stranieri in maniera anti patriotica.

 

elizabeth warren

Poi c’e' l’economia, ovvero la vera cosa che conta.

Trump deve fare in modo  che, nei prossimi dodici mesi, il livello di crescita del prodotto interno lordo continui a mantenersi alto come nel corso del 2019. Cosi' il bassissimo tasso di disoccupazione. Sono le uniche cose che rischierebbero di metterlo in seria difficoltà nel pieno della campagna elettorale.

 

Potrebbe decidere di iniettare infatti duemila miliardi di dollari nell’economia nazionale soprattutto sotto forma di investimenti pubblici. Un pallino che ha da anni, finora i Repubblicanii gliel'hanno bocciato, la ritengono una misura troppo statalista,ma in campagna elettorale potrebbero non avere questo potere. Se Trump vede rallentamenti, agira'.

 

L'AUDIO DI ZUCKERBERG CONTRO LA WARREN PUBBLICATO DA THE VERGE

Sul fronte democratico, la situazione resta per ora poco chiara.  Joe Biden , pur mantenendo ancora la posizione di front runner, ha perso quasi quattro punti percentuali nelle ultime due settimane. . Biden è detestato  dall'elettorato di sinistra che lo considera troppo vicino all'establishment, eppure è forte nell'elettorato afroamericano, eredità di Obama.

 

Carattere, importante per gli elettori americani, ne ha dimostrato molto poco sia rispetto ai conflitti di interesse che  rispetto agli atteggiamenti di fermezza che non ha dimostrato in questi ultimi mesi. Un po' poco per diventare il nominato nella campagna delle primarie, l'unico vantaggio che ha è una forte notorietà nazionale, dovuta al ruolo passato di vicepresidente.

 

Non se la passa bene neanche il sempiterno Bernie Sanders. Qualche giorno fa, il senatore del Vermont è stato costretto a sospendere temporaneamente la campagna elettorale a causa di un’occlusione ad un’arteria. Si tratta di un problema serio per lui: ha già annunciato di essersi ripreso Ma il fattore salute è un argomento molto delicato per i candidati a qualsiasi carica pubblica americana. Oltretutto dovrebbe fare uno sforzo enorme, fisico e organizzativo, perché fino ad ora la campagna non era decollata.. Sanders dice sempre le stesse cose di sinistra ma nel 2016 era solo lui a farlo, Ora sono una folla.

 

Elizabeth Warren, senatrice del Massachusetts è la sua vera rivale: Real Clear Politics la dà al 26%, appena due punti dietro al front runner, Joe Biden.

cory booker elizabeth warren beto o rourke

La amano donne e ceti medi, la detestano i collettti blu; dice un sacco di bugie, lo sforzo organizzativo non si è ancora capito di quale potenza possa essere.

Come sempre, quando manca un candidato degno di questo nome da prendere come numero uno dell'intera campagna elettorale lasciando gli altri a fare da strascico, si aspetta il mega dibattito di metà ottobre, e si fanno nomi di sconosciuti, che però sarebbero giovani, di centro, quindi in grado di conquistare quella parte di elettorato fluttuante, come Peter Buttigieg, 37 anni, sindaco di South Bend, Indiana.

 

 

 

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)

giusi bartolozzi almasri giorgia meloni carlo nordio

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA TRA LE MANI IL CAPRO ESPIATORIO PERFETTO PER LA FIGURACCIA SU ALMASRI: GIUSI BARTOLOZZI, CAPO DI GABINETTO DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, NORDIO. DEL RESTO, È UNA MAIL DELLA “ZARINA” A DIMOSTRARE CHE A VIA ARENULA SAPESSERO DELL’ARRESTO DEL TORTURATORE LIBICO GIÀ DOMENICA 19 GIUGNO, E NON LUNEDÌ 20, COME SEMPRE SOSTENUTO DA NORDIO – DI FRONTE ALL’IPOTETICA CACCIATA DELLA BIONDISSIMA GIUSI, PERÒ, NORDIO S’È SUBITO OPPOSTO: GIAMMAI! D'ALTRONDE LA DECISIONE, SECONDO IL MINISTRO, È STATA PRESA DIRETTAMENTE A PALAZZO CHIGI…

mantovano belloni almasri ursula von der leyen bjoern seibert gianni caravelli

BELLONI, UN ERRORE DOPO L’ALTRO. QUANDO SBATTÈ LA PORTA DEL DIS, ESSENDO ENTRATA IN CONFLITTO CON IL CAPO DELL’AISE, GIANNI CARAVELLI, COLPEVOLE DI NON FARE RIFERIMENTO A LEI MA AL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTOVANO, SCELSE IL MOMENTO MENO OPPORTUNO: L’ESPLOSIONE DEL CASO ALMASRI - DOPO LO SCHIAFFO A MANTOVANO, ORA HA MOLLATO UNA SBERLA A URSULA, DECIDENDO DI FARE LE VALIGIE ANZITEMPO NEL MOMENTO DI DEBOLEZZA MASSIMA DI VON DER LEYEN: LA QUESTIONE DEI DAZI E LA MOZIONE DI SFIDUCIA DEGLI EUROPARLAMENTARI DI ULTRA-DESTRA - E OGGI BELLONI SI RITROVA, COME DICONO IN CERTI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ‘’SENZA I CRISMI’’ DI AFFIDABILITÀ PER ASPIRARE A UNA PRESIDENZA IN QUALCHE PARTECIPATA DI STATO, DOVE URGE UNA PRESENZA FEMMINILE, COME L’ENI...

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE... 

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...