VIENI AVANTI, MARINO! IL PD COMMISSARIA IL SINDACO: VUOLE UN “RIASSETTO RADICALE” DELLA GIUNTA. E ORA ANCHE BETTINI PRENDE LE DISTANZE E FA IMPALLIDIRE PINOCCHIO: “NON È VERO CHE L’HO SCELTO IO COME CANDIDATO SINDACO”

1 - ROMA:PD CAMPIDOGLIO A MARINO,RIASSETTO RADICALE GIUNTA

 (ANSA) - "Un radicale e rapido riassetto della squadra di governo e una nuova agenda programmatica". Il gruppo Pd del Campidoglio chiede questo al sindaco Ignazio Marino ricalcando la richiesta del partito romano di "azzerare la giunta". Il gruppo chiede che si "proceda in tempi rapidissimi ad un radicale riassetto della squadra e alla definizione di una nuova agenda programmatica per affrontare le gravissime questioni sociali e occupazionali che attraversano la nostra citta' a partire dalle periferie". Lo si legge in un documento in cui si sostiene che il "cambiamento e' una strada obbligata".

ignazio marinoignazio marino

 

2 - ROMA. BETTINI: PD NAZIONALE HA VOLUTO MARINO CANDIDATO

(DIRE) - "Qualche giorno fa in modo garbato, sul 'Corriere della sera', Fabrizio Roncone ha scritto cio' che e' molto diffuso negli ambienti romani: che sarei stato io ad imporre Marino come sindaco di Roma. Oggi come al solito in modo sgradevole e dietrologico lo ripete Gasparri. Mi tocca cosi' semplicemente chiarire come sono andati i fatti. E questo non perche' mi vergogni di Marino.

 

Lo ritengo un uomo intelligente, onesto e non ricattato dai poteri economici e dai sotto poteri politici trasversali, che a Roma hanno fatto negli ultimi tempi il bello e il cattivo tempo. Probabilmente se in questi due anni non avessi lasciato completamente il mio impegno a Roma per concentrarmi sulle questioni nazionali avrei potuto dargli dei consigli che lo avrebbero aiutato a non commettere tanti errori.

 

Paolo Gentiloni Paolo Gentiloni

Tra i tanti, quello di avvalersi di piu' del contributo di un uomo disinteressato e di valore come Lionello Cosentino, che sta realizzando ogni sforzo per combattere il degrado in cui versa il Pd romano". Lo scrive l'europarlamentare del Pd Goffredo Bettini sul proprio profilo facebook. "Veniamo ai fatti che si possono ricostruire anche attraverso i giornali di allora- prosegue Bettini- il candidato sindaco per il centrosinistra era Nicola Zingaretti. Non perdo tempo per motivare questa opinione.

 

L'indisponibilita' di Zingaretti a proseguire la corsa per il Campidoglio annunciata il 16 luglio 2012 in piazza San Cosimato (in conseguenza anche dell'emergenza apertasi alla Regione Lazio) ha indubbiamente creato un vuoto. Io per primo per parecchie settimane ho insistito, per riempire questo vuoto, su una altra candidatura popolare e di valore, come quella di Enrico Gasbarra. Si puo' chiedere conferma all'interessato.

 

Ma anche il rifiuto di Gasbarra e' stato perentorio. In seguito, considerando le candidature che andavano emergendo, quelle di Gentiloni e Sassoli, assolutamente di qualita', ma non sicure elettoralmente per fronteggiare la prevista ondata grillina, ho chiesto al gruppo dirigente locale e nazionale di impegnarsi per trovare una soluzione piu' competitiva. Si sono sondati Riccardi, Barca, lo stesso Marchini, il quale pero' si e' rifiutato di sottoporsi alla primarie, strumento per noi imprescindibile per scegliere il candidato.

ROBERTO GIACHETTI DURANTE LO SCIOPERO DELLA FAMEROBERTO GIACHETTI DURANTE LO SCIOPERO DELLA FAME

 

Dunque ancora nulla di fatto. Al fine di premere per una assunzione di responsabilita' soprattutto da parte del segretario nazionale del partito Bersani ho detto che se non ci fossero state novita' mi sarei candidato io stesso anche sulla base di un sondaggio favorevole. Nessuno ha colto la mia disponibilita' pubblica, nonostante da anni in privato ho la fila di persone che mi spingono in questa direzione.

 

Goffredo Bettini Goffredo Bettini

La mia pressione ebbe effetto. Probabilmente il timore di una mia candidatura, ha spinto molti a stringere su un'altra scelta. Non io, ma il gruppo dirigente nazionale ha dunque chiesto a Marino di candidarsi. Ho appoggiato questa indicazione senza riserve, perche' Marino era in una rosa di nomi da me sempre condivisi e perche' come si e' visto in seguito ha stracciato il candidato avversario il sindaco uscente Alemanno".  "Su quello che e' successo-conclude Bettini- dopo va fatta una analisi attenta. E' evidente a tutti che molte cose non vanno a Roma. Ma mi resta difficile pensare che sia uno solo il colpevole, e rifuggo, per istinto ed esperienza, dai processi mediatici e di piazza".

 

3 - ROMA: CAUSI (PD), IPOTESI RIMPASTO GIUNTA FANTASIOSE E PRIVE DI FONDAMENTO

enrico gasbarraenrico gasbarra

(AdnKronos) - "Leggo sui giornali di stamattina diverse ipotesi che fanno il mio nome, oltre a quello di altri esponenti del Pd, nell'ambito del cosiddetto 'rimpasto' della giunta comunale di Roma. Si tratta di illazioni fantasiose e prive di fondamento". Lo dichiara Marco Causi, capogruppo Pd in commissione finanze alla Camera e responsabile economia nella segreteria romana del Pd.

 

"A parte il fatto che la parola 'rimpasto' mi fa venire i brividi - prosegue - per quanto mi riguarda l'attività che svolgo in Commissione Finanze alla Camera equivale già da sola ad un tempo pieno, anzi strapieno, soprattutto in vista dei decreti di attuazione della delega di riforma fiscale. Non ho fatto mai mancare il mio contributo sulle questioni romane, dai decreti su Roma Capitale alle nuove norme speciali approvate a maggio di quest'anno, dalla elaborazione del piano di rientro, necessario per riportare in equilibrio un bilancio depredato e destabilizzato dalla precedente giunta Alemanno, alla partecipazione alla 'cabina di regia', ma ritengo che i problemi di gestione politico-amministrativa legati al territorio di Roma siano così complessi e intricati da rendere alquanto superficiale qualsiasi approccio basato su singole persone, e abbiano invece bisogno di un solido quadro progettuale e programmatico, oltre che di un forte  impegno congiunto fra Governo nazionale, Regione Lazio e Campidoglio".

MARCHINI MARCHINI

 

4 - COMUNE. GIACHETTI: CON GENTILONI ROMA SAREBBE STATA DIVERSA

(DIRE) - "Io sindaco di Roma? Non ci penso per niente, il sindaco c'e' gia'. Smentisco assolutamente che io possa fare il sindaco di Roma". Roberto Giachetti, vicepresidente della Camera, oggi a 'Un giorno da pecora', su Rai Radio2, risponde cosi' alle voci che lo indicano come possibile candidato al dopo Marino. Perche' non le piacerebbe fare il sindaco? "Non ne ho le capacita'". Perche' voi del Pd volete mandar via Marino?

 

"Io non voglio mandarlo via, voglio pero' che la citta' sia amministrata meglio". Chi le piacerebbe ci fosse al posto di Marino? "Gentiloni. Se fosse stato lui il sindaco di Roma sono sicuro che le cose sarebbero state diverse", spiega il deputato. Ma alle primarie Gentiloni ando' molto male. "Questo ci deve far riflettere sulle primarie. Non e' detto che uno che arriva terzo alle primarie, come fece Gentiloni, non sia un bravo sindaco".

Ultimi Dagoreport

ravello greta garbo humphrey bogart truman capote

DAGOREPORT: RAVELLO NIGHTS! LE TROMBATE ETERO DI GRETA GARBO, LE VANCANZE LESBO DI VIRGINIA WOOLF, RICHARD WAGNER CHE S'INVENTA IL “PARSIFAL'', D.H. LAWRENCE CHE BUTTA GIU’ L'INCANDESCENTE “L’AMANTE DI LADY CHATTERLEY’’, I BAGORDI DI GORE VIDAL, JACKIE KENNEDY E GIANNI AGNELLI - UN DELIRIO CHE TOCCO’ IL CLIMAX NEL 1953 DURANTE LE RIPRESE DE “IL TESORO D’AFRICA” DI JOHN HUSTON, SCENEGGIATO DA TRUMAN CAPOTE, CON GINA LOLLOBRIGIDA E HUMPHREY BOGART (CHE IN UN CRASH D’AUTO PERSE I DENTI E VENNE DOPPIATO DA PETER SELLERS). SE ROBERT CAPA (SCORTATO DA INGRID BERGMAN) SCATTAVA LE FOTO SUL SET, A FARE CIAK CI PENSAVA STEPHEN SONDHEIN, FUTURO RE DI BROADWAY – L’EFFEMINATO CAPOTE CHE SI RIVELÒ UN BULLDOG BATTENDO A BRACCIO DI FERRO IL “DURO” BOGART - HUSTON E BOGEY, MEZZI SBRONZI DI GIORNO E UBRIACHI FRADICI LA NOTTE, SALVATI DAL CIUCCIO-TAXI DEL RISTORANTE ‘’CUMPÀ COSIMO’’ - QUANDO CAPOTE BECCÒ IL RE D’EGITTO FARUK CHE BALLAVA ALLE 6 DEL MATTINO L’HULA-HULA NELLA CAMERA DA LETTO DI BOGART… - VIDEO

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO