antonin scalia

LA VITA È FATTA A SCALIA - NEW JERSEY, NON SOLO TONY SOPRANO: DAL PADRE IMMIGRATO FINO AL VERTICE DELLA GIUSTIZIA AMERICANA, CARRIERA, CATTIVERIE E FRASI CELEBRI DI "NINO" SCALIA - CONSEGNÒ LA VITTORIA A BUSH, FU GRANDE AMICO DELLA GIUDICE PIÙ LIBERAL, AMAVA LA COSTITUZIONE E ODIAVA I BROCCOLI DI OBAMA

1.CASA BIANCA, SU SCALIA NON CI SI ASPETTI NOMINA RAPIDA OBAMA

antonin scalia macbeth 1952antonin scalia macbeth 1952

 (ANSA) - Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama non intende affrettare la sua decisione per la nomina del sostituto del giudice della Corte Suprema Antonin Scalia, scomparso improvvisamente a 79 anni. Lo sottolinea la Casa Bianca. "Considerato che al momento il Senato è in pausa, non ci aspettiamo che il presidente affretti la decisione in questa settimana", ha osservato il portavoce Eric Schultz.

 

 

2.LA DURA LEGGE DI ANTONIN L’ITALIANO CHE TOLSE LA CASA BIANCA AD AL GORE

Vittorio Zucconi per “la Repubblica

 

antonin scalia supreme court confirmation 1986antonin scalia supreme court confirmation 1986

Suonava il piano e tentava di intonare le adorate romanze di Puccini, con la sua voce arrugginita da troppe sigarette, Antonin “Nino” Scalia, il figlio di Salvatore il siculo, colui che sarebbe diventato il primo italo americano a portare il nome di famiglia dai recinti per immigrati a Ellis Island alla Corte Suprema degli Stati Uniti.

 

antonin scalia con senate judiciary committee chairman strom thurmond 1986antonin scalia con senate judiciary committee chairman strom thurmond 1986

Ora che è morto, solo nella notte di un ranch del Texas, a un’ora da quel confine del Rio Grande che altri migranti come suo padre tentano di guadare e ad appena un mese dai suoi 80 anni in marzo, Antonin Gregory Scalia, che la mamma, siciliana anch’essa, chiamava Nino, è salutato anche da chi lo odiava come un gigante della giurisprudenza costituzionale.

 

antonin scalia con la washington opera e ruth bader ginsburg col ventaglio bianco 1994antonin scalia con la washington opera e ruth bader ginsburg col ventaglio bianco 1994

Ma se come giudice avvolto nella toga nera della massima magistratura americana per quasi 30 anni è stato insieme il più venerato e il più esecrato dei “Supremes” per il suo rigido conservatorismo ideologico, come persona era altrettanto appassionatamente amato dagli altri otto giudici.

 

Soprattutto dalle donne in toga, dalla collega Ginsburg con la quale trascorreva la notte di San Silvestro in cene all’italiana, e apprezzato dai giornalisti che in lui trovavano sempre la citazione più vivace e l’opinione più sferzante.

antonin scalia con la famiglia al giuramento 1986antonin scalia con la famiglia al giuramento 1986

 

Scalia aveva, del proprio sangue italiano che lui vantava, della sua passione per tutto ciò che gli ricordava la terra dei genitori, e il cibo nel quale indulgeva arrotondando il fisico alto appena un metro e 69, la rara capacità di comunicare, bucando la barriera del gergo legale.

 

Divenne celebre come “Il Giudice dei Broccoli”, quando accusò la riforma della Sanità obamiana di volere costringere gli americani a comperare per forza quello che il governo imponeva, come se “al supermercato costringessimo i clienti a comperare broccoli”. Verdura che, non casualmente, lui detestava.

antonin scalia con john roberts e george w  bush 2005antonin scalia con john roberts e george w bush 2005

 

A chi continuava a ricordargli che il suo voto era stato decisivo nell’assegnare, per 5 a 4, la Casa Bianca a George Bush nel 2000 contro Al Gore, interrompendo la riconta dei voti in Florida, rispondeva: «Piantatela. Quel pesce è già stato cotto e digerito».

 

E quando ci si meravigliava per i nove figli, quattro femmine e cinque maschi tra i quali un sacerdote cattolico, che aveva fatto fare alla moglie Maureen, conosciuta e sposata mentre entrambi studiavano a Boston, la sua risposta era devotamente ironica: «Da buoni cattolici abbiamo sempre usato con molta attenzione i contraccettivi del Vaticano».

antonin scalia con il senatore bob dole 1986antonin scalia con il senatore bob dole 1986

 

La sua è una grande storia italiana, al polo opposto delle storie lugubri dei Padrini. La sua ascesa dalle strade di Trenton, nel New Jersey, dove era nato da un padre che era riuscito a sfuggire alla trappola delle “grosserie”, dei mercatini da Litlle Italy per insegnare in un college pubblico e da una madre maestra di scuola fino alla nascita di “Nino”, è la classica marcia dell’emigrato che si arrampica sulla scala d’oro che porta al sogno americano: la scuola.

antonin scalia con george bush senior 2005antonin scalia con george bush senior 2005

 

Antonin era stato uno scolaro modello nelle scuole pubbliche poi diligentissimo in un liceo di Gesuiti, l’altro formidabile ascensore sociale per i cattolici. Dal Liceo Xavier era passato alla augusta Università di Georgetown a Washington, anch’essa di Gesuiti e, dopo una laurea in storia, a Giurisprudenza a Harvard.

antonin scalia alla parata di columbus day new york 2005antonin scalia alla parata di columbus day new york 2005

 

Fu l’onda di marea Repubblicana cavalcata da Ronald Reagan a portarlo dentro l’Amministrazione, prima al ministero della Giustizia e poi alla Corte d’Appello di Washington, il tribunale che funziona da allevamento per futuri giudici della Corte Suprema avendone forniti sette in trent’anni. E quando toccò a Reagan, nel 1986, scegliere un fedele conservatore per il posto vacante nella massima magistratura americana, “Nino” fu il candidato naturale. Il Senato, prima recalcitrante poi sedotto, lo approvò con 98 voti a zero.

antonin scalia alla niaaf con rudy giuliani e il giudice samuel alito 2007antonin scalia alla niaaf con rudy giuliani e il giudice samuel alito 2007

 

“Nino” che non aveva avuto paura della propria origine era visibilmente, cordialmente orgoglioso della propria vita di giurenconsulto, di santo protettore dell “originalismo” costituzionale e di temibile giocatore di poker. Ma soprattutto orgoglioso di una serata sul palcoscenico del Kennedy Center di Washington, dove insieme con la sua grande avversaria e amica più anziana, la Giudice Ruth Ginsburg, aveva avuto nel 2009 comparsata in una rappresentazione della “Tosca”. Naturalmente, precisava severo, senza mai cantare.

antonin scalia alla commissione giustizia del senato 2011antonin scalia alla commissione giustizia del senato 2011antonin scalia su fox news 2012antonin scalia su fox news 2012antonin scalia in chiesa a boston 2006antonin scalia in chiesa a boston 2006antonin scalia con william rehnquist e ronald reagan 1986antonin scalia con william rehnquist e ronald reagan 1986antonin scalia con un manifesto anti conservatori 2004antonin scalia con un manifesto anti conservatori 2004antonin scalia al diploma della nipote megan 2015antonin scalia al diploma della nipote megan 2015

 

 

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…