emiliano renzi

VOLANO STRACCI BAGNATI NEL PD – EMILIANO ACCUSA: “RENZI NON SI DIMETTE PERCHE’ DEVE SISTEMARE I SUOI SOLDATI E LE SUE SALMERIE” – BOCCIA: ''FERMATEVI! SENZA CONGRESSO IL PD SI SPACCA'' - IL RENZINO BONIFAZI VORREBBE INTENTARE UNA CAUSA A SPOSETTI PER IL PATRIMONIO

 

Marco Galluzzo per il Corriere della Sera

 

EMILIANO PDEMILIANO PD

Lui stesso ha detto di sentirsi come nel tiro al piccione, e invero non passa giorno che il Rottamatore per eccellenza, Matteo Renzi, si ritrovi in qualche modo bersagliato dalle critiche interne, rottamato a sua volta. Ieri è stata la volta di Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia con la voglia di scalare il partito e che al segretario, in un' intervista a Maria Latella su Sky Tg24 , non le manda a dire: «Non si dimette perché deve sistemare i suoi soldati e le sue salmerie, ma spontaneamente devasta tutto ciò che entra in relazione con lui».

lorenzo guerinilorenzo guerini

 

Renzi stesso dopo alcune uscite pubbliche negli ultimi giorni, dopo aver detto di essere prossimo a riconfigurare la segreteria e non averlo ancora fatto, avrebbe deciso di compiere un passo indietro: silenzio assoluto per almeno una settimana, sino alla riunione del partito il 13 febbraio, lunedì prossimo, per poi far votare al partito una soluzione, sia sulla legge elettorale che sulla data del voto, che impegni tutti.

 

Nel frattempo continuano a volare gli stracci. Ieri il vicesegretario Lorenzo Guerini è intervenuto per l' ennesima volta cercando di riprendere Emiliano: «Non passa giorno senza che provi ad aprire fronti nel partito alla cui guida vorrebbe candidarsi. Ogni giorno un attacco frontale al segretario e al partito. La dialettica è assicurata nel Pd e la polemica, anche aspra, può essere a volte utile. Ma in questi giorni sta assumendo livelli pericolosi, nel solco di esperienze già fatte in passato di tentativi di indebolire il leader di turno».

RENZI PDRENZI PD

 

Ovviamente si tratta di un dibattito pubblico che nuoce in primo luogo proprio al Pd. A Guerini, in un rimando di accuse incrociate che appare inarrestabile, risponde Francesco Boccia: «Sempre più imbarazzante il tentativo di fuga dal congresso e conseguenti primarie messo in atto dalla segreteria uscente del partito dalla notte del 4 dicembre. Prima che questi tentativi si trasformino in farsa faccio l' ennesimo appello a Renzi, Orfini, Guerini e Serracchiani che rappresentano le principali cariche nel Pd. Fermatevi. La nostra comunità ha bisogno di un serio e profondo congresso, ogni altra opzione è una scorciatoia fuori dalle regole e spacca il Pd».

francesco bocciafrancesco boccia

 

Ma anche un altro argomento agita il Pd ed è la destinazione e la gestione del patrimonio dell' ex Pci, che ora appartiene a diverse fondazioni sparse in tutta Italia e che non è più nella disponibilità diretta del Pd.

 

ugo sposettiugo sposetti

Sembra che l' attuale tesoriere dei dem, Francesco Bonifazi, come scritto ieri dal Corsera, vorrebbe intentare una causa civile all' ex tesoriere Ugo Sposetti. È ancora Emiliano a mettere sale nella ferita: «Non conosco i dettagli giuridici, conosco però Sposetti e conosco Bonifazi, è difficile che Sposetti abbia fatto delle cose giuridicamente sbagliate perché è un uomo di grande competenza, quindi al posto di Bonifazi farei molta attenzione prima di partire in cause che potrebbero avere un esito negativo».

francesco bonifazi ernesto carbonefrancesco bonifazi ernesto carbone

 

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA…