condono edilizio matteo salvini giorgia meloni case

VOLANO MATTONI TRA SALVINI E MELONI – IL CAPITONE HA TIRATO FUORI LA CARTA DEL MINI-CONDONO EDILIZIO SENZA AVVERTIRE PALAZZO CHIGI: "SI POTRANNO SANARE PICCOLE IRREGOLARITÀ CHE INTERESSANO L'80% DEGLI IMMOBILI" – UNA MOSSA, PER RACCOGLIERE VOTI ALLE EUROPEE, CHE FA INCAZZARE LA DUCETTA: “NON HO LETTO LA NORMA” – “IO SO’ GIORGIA” AVVERTE GLI ALLEATI: "SE OGNUNO ALZA LA PROPRIA BANDIERINA, CI RITROVEREMO LA SINISTRA AL GOVERNO"

1 - IL CONDONO DI SALVINI

Estratto dell’articolo di Federico Capurso e Luca Monticelli per “la Stampa”

 

matteo salvini cantieri

Le elezioni europee sono sempre più vicine e Matteo Salvini si è reso conto che non riuscirà a sventolare la bandiera dell'Autonomia prima del voto. Ha bisogno di altre battaglie, di altra benzina per la campagna elettorale della Lega. E la strada del centrodestra, in questo primo anno e mezzo di governo, ha già portato diciotto volte a un condono. Perché non diciannove?

 

«Ma non chiamatelo così – hanno chiesto i fedelissimi di Giorgia Meloni – sarebbe preferibile "sanatoria". Meglio ancora se si trova un'altra formula». Così nasce il Salva-casa, un pacchetto di misure studiato dal ministero delle Infrastrutture per regolarizzare delle «piccole difformità o irregolarità strutturali che interessano quasi l'80% del patrimonio immobiliare italiano».

 

PATRIMONIO IMMOBILIARE ITALIANO - LA STAMPA

Il provvedimento potrà intervenire – si legge nella nota del ministero delle Infrastrutture – su «difformità di natura formale, legate alle incertezze interpretative della disciplina vigente; difformità edilizie "interne", riguardanti singole unità immobiliari, a cui i proprietari hanno apportato lievi modifiche (tramezzi, soppalchi); difformità che potevano essere sanate all'epoca di realizzazione dell'intervento, ma non sanabili oggi. Con il Salva-Casa – prosegue la nota del Mit – sarà possibile anche «cambiare la destinazione d'uso degli immobili tra categorie omogenee».

 

[…] si lavorerà a un decreto legge che potrebbe entrare in un nuovo dl Infrastrutture. Il tempo però è poco ed è ancora «tutto da costruire», a partire dalle stime di quanto lo Stato incasserà dalla sanatoria. L'idea è di alzare il prezzo da pagare quanto più un abuso è distante dalle regole.

 

MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI

Giorgia Meloni chiude la porta, ma Forza Italia non può dire di no. D'altronde, questo è un tema nel dna degli azzurri. Sembra quasi di risentire Silvio Berlusconi, quando Salvini promette di «difendere a tutti i costi il patrimonio» edilizio degli italiani e di «tutelare soprattutto i piccoli proprietari immobiliari ostaggi della burocrazia».

 

Per il leghista «ci sono migliaia di italiani che non possono vendere o comprare casa per 20 centimetri di soppalco, per la cameretta del figlio o per la veranda. E gli uffici comunali sono intasati. Liberiamo da queste piccole difformità migliaia e migliaia di appartamenti, così i comuni incassano e gli italiani tornano finalmente proprietari di casa loro». […]

giorgia meloni matteo salvini meme by edoardo baraldi

 

Sul reale impatto del Salva-Casa c'è un piccolo giallo tra i professionisti. Se la platea degli immobili interessata dal mini condono edilizio riguardasse davvero l'80% del patrimonio italiano come sostiene Salvini, allora le case, i garage, le cantine, i negozi da regolarizzare sarebbero 46 milioni.

 

Invece quell'80% che il Mit attribuisce a uno studio del Consiglio nazionale degli ingegneri riguarda un altro dato, ovvero le abitazioni coinvolte nel Superbonus che «avevano delle piccole difformità che rendevano difficile l'iter iniziale per l'incentivo». […]

 

2 - IL GELO DI MELONI SUL MINISTRO "NON CONOSCO QUESTA NORMA"

Estratto dell’articolo di Federico Capurso per “la Stampa”

 

SALVINI MELONI

Di fronte all'entusiasmo del suo alleato e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, da ieri lanciato in una battaglia per difendere le case degli italiani con una grande sanatoria sui piccoli abusi edilizi, Giorgia Meloni scrolla le spalle con aria indifferente, quasi infastidita: «Salvini mi accennò qualcosa di diverso tempo fa».

 

La mossa del leader della Lega, d'altronde, non è stata concordata. E agli occhi della premier prende subito le sembianze di una nuova bandierina elettorale. «Oggi – aggiunge quindi prudente – Salvini ha ribadito che sta lavorando a questa norma, ma io non la conosco e non sono in grado di dare un giudizio».

 

matteo salvini cantieri

Non può mostrarsi apertamente contraria, perché sa che anche Forza Italia è favorevole al condono e, soprattutto, è ben cosciente delle difficoltà di Salvini, che possono trasformarlo in una scheggia impazzita per il suo governo. Concede dunque una piccola apertura: «Il comunicato del ministero delle Infrastrutture parla di sanare le piccole difformità interne, come se uno ha alzato un tramezzo. .. se è questo, è ragionevole, ma non posso commentare una norma che non ho letto».

 

abbraccio tra matteo salvini e giorgia meloni alla camera

[…] La scarsa condivisione del dossier tra Salvini e Meloni, d'altronde, sembra preparare il terreno a possibili scontri su come la norma verrà impostata. Perché il sospetto, dalle parti di palazzo Chigi, è che il vicepremier leghista alla fine allargherà troppo le maglie, per puntare a pescare in un bacino di voti il più ampio possibile.

 

Nessuno dei due, però, vuole arrivare a uno strappo. «La sinistra è in difficoltà, è in affanno. Se vogliamo farle un favore, allora ci mettiamo a litigare, battibeccare», avverte la presidente del Consiglio. Mette in conto toni più aspri nel dialogo all'interno della coalizione, perché «la campagna elettorale si fa». L'importante, sottolinea subito dopo, «è che condividiamo l'obiettivo: costruire in Europa una maggioranza diversa da quella attuale. Ma se ognuno alza la sua bandierina, ci ritroveremo di nuovo la sinistra».

 

MATTEO SALVINI - GIORGIA MELONI - MEME BY EDOARDO BARALDI

L'avvertimento sembra diretto proprio alla Lega, che però non avrà la possibilità di brandire il trofeo dell'autonomia differenziata prima del voto, né altre bandiere. Per volere, soprattutto, degli uomini di Fratelli d'Italia, che gliele hanno sfilate di mano una ad una. Anche la premier, in fondo, è in campagna elettorale.

A TRATTORE FATALE - MEME BY EMILIANO CARLI matteo salvini e giorgia meloni

Ultimi Dagoreport

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”