de luca zaia

“VORREI SAPERE QUANTI TAMPONI FANNO IN CAMPANIA” – ZAIA AZZANNA DE LUCA CHE MINACCIA DI CHIUDERE LA REGIONE IN CASO DI APERTURA SENZA VINCOLI DEL NORD - IL GOVERNATORE DEL VENETO: "PRIMA DI PARLARE DEI CONTAGI DEL VENETO, CI DICA IL NUMERO DEI TAMPONI FATTI. NON PENSO CHE TUTTI I NOSTRI CONTERRANEI CHE VANNO IN VACANZA GIÙ SIANO CONTENTI DELLE SUE PAROLE” - DE LUCA: “AL NORD HANNO AVUTO UN CROLLO PSICOLOGICO PER IL COVID. DICO NO AL ROMPETE LE RIGHE” - VIDEO

 

 

 

ZAIA

Da corrieredelmezzogiorno.corriere.it

LUCA ZAIA CON LA MASCHERINA

«Gli spostamenti devono essere limitati al fatto che uno sia in sicurezza oppure no». La risposta alle parole del governatore Vincenzo De Luca, che ha annunciato di «voler chiudere la Campania se il Nord apre senza vincoli», arriva dal presidente della giunta regionale del Veneto, Luca Zaia. « Sulle dichiarazioni di De Luca ho due considerazioni - dice il governatore veneto - penso che tutti i veneti che vanno in Campania in vacanza non siano tanto contenti, il che vuol dire che non sta facendo un servizio alla sua regione. Il secondo aspetto è che parlare dei grandi contagi del nord... Io direi che bisogna settare il numero dei contagiati con il numero dei tamponi.

 

Sarebbe bello vedere il numero dei tamponi fatto da ogni regione, anche dalla Campania, e vedere i contagi, così avremmo tot numero di tamponi per contagiati, altrimenti non sono elementi di confronto se non abbiamo i tamponi. Come si fa a dire il Veneto ha tanti contagiati. Tu non ce li hai perché non hai fatto tanti tamponi e non li trovi o non ce li hai perché non hai fatto i tamponi? Lo dico in generale, non per De Luca, lo dico per tutti!». (fonte agenzie)

 

ZAIA E ATTILIO FONTANA

 

 

 

 

DE LUCA

Maria Teresa Meli per corriere.it

 

Vincenzo De Luca, governatore della Campania, gli altri pianificano la «fase due», mentre l’Italia è in ritardo.

«Secondo me fa bene l’Italia. La mia convinzione è che questo sia l’unico campo nel quale non si possa sbagliare. Non possiamo dire “partiamo, vediamo e poi magari correggiamo per strada”. Se prendessimo decisioni che dopo due settimane alimentano un contagio generalizzato sarebbe una tragedia, dovremmo chiudere di nuovo tutto. Ma, dopo un mese e mezzo di quarantena, un’altra stagione come questa il Paese non la reggerebbe. Dunque non possiamo sbagliare». (Qui il grafico con la mappa del contagio in Italia)

LUCA ZAIA E LE MASCHERINE

 

L’hanno dipinta come un imperatore che chiude le frontiere...

«Il vizio delle banalizzazioni caricaturali e l’abitudine di parlare senza sapere, è dura a morire. Salverò i miei polmoni dal virus – a Dio piacendo - ma non il mio fegato dagli imbecilli. Partiamo dai fatti. Noi abbiamo una situazione di questo tipo: nel Sud nel complesso si è contenuto il contagio; in alcune regioni del Nord ancora oggi si registrano da 400 a 1.000 contagi in più. È evidente, allora, che non si può dire che il problema è alle nostre spalle nonostante alcune tendenze positive».

 

C’è chi dice che le Regioni abbiano contribuito alla confusione.

de luca

«Abbiamo assistito in questi giorni ad alcune valutazioni sgangherate, a polemiche fuori tempo o messe su per sentito dire. Le diverse posizioni, il più delle volte, riflettevano le diversità delle realtà che si dovevano governare. Senza il ruolo delle Regioni l’Italia sarebbe crollata. Il livello nazionale era impegnato a garantire un flusso adeguato e continuo di forniture, e abbiamo visto con quanta fatica è stato adempiuto questo compito, oggi fortunatamente in gran parte risolto».

 

Lei ha polemizzato con la Lombardia.

7 vincenzo de luca meme

«Mai polemizzato con la Lombardia. Da sempre abbiamo una linea di solidarietà nazionale e di rifiuto di contrapposizioni Nord-Sud. Sta di fatto che noi abbiamo subìto un rientro disordinato e massiccio di persone del Nord e abbiamo fatto una fatica terribile a contenere l’espansione del contagio. Tutti i focolai che abbiamo avuto in Campania hanno origine dal Nord.

 

Allora credo che sia ragionevole evitare che ci sia un rompete le righe e questa è la sensazione che si è avuta rispetto ad alcune regioni del Nord. Perciò io credo che dobbiamo chiedere al governo nazionale se non l’obbligo di domicilio nel Comune di residenza almeno l’obbligo di permanenza nelle regioni di appartenenza per un periodo. Sennò vorrà dire che dovremo limitare il numero di treni che arrivano dal Nord, prendere la temperatura corporea, fare controlli alle stazioni e obbligare alla quarantena chi viene dal Settentrione senza motivo.

 

5 vincenzo de luca meme

Si tratta di cose di semplice buon senso e possono essere condivise anche dal mio amico Fontana a cui confermo la stima, come confermo la mia solidarietà alla popolazione lombarda».

 

 

 

Se il governo riaprisse presto l’Italia lei si riserverebbe di fare delle ordinanze restrittive?

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«Assolutamente sì: questa è una responsabilità mia». Il Nord preme. «Voglio essere sincero: ho avuto la sensazione di un crollo quasi psicologico di tanti amministratori del Nord. Capisco che sia un periodo pesante per tutti noi e capisco anche la fatica di reggere l’onda che cresce di richieste di flessibilità; ma è in questi momenti, come dico io, che bisogna essere uomini, e fare non quello che è più semplice o comodo, ma quello che è più ragionevole e più in grado di tutelare in maniera permanente il nostro futuro».

Si torna così al il ruolo delle Regioni...

«Vorrei domandare semplicemente a tutti: chi avrebbe governato questa pandemia senza le Regioni? Nonostante l’impegno di Speranza e del governo, senza il ruolo delle Regioni l’Italia sarebbe sprofondata nella tragedia. Al governo nazionale c’è da chiedere più rapidità nelle valutazioni programmatiche e nel superamento di una palude burocratica che ancora oggi blocca finanziamenti vitali per i nostri territori».

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