UNO SCONTRO ALL’ULTIMO ALBANESE - IL VOTO NEI CIRCOLI DEL PD È UN FAR WEST DI TESSERE FINTE, SOLDI E RISSE

Tommaso Ciriaco per "la Repubblica"

Tesseramenti gonfiati, equilibri decisi da pattuglie di stranieri appena iscritti al partito, congressi azzerati. La battaglia per la conquista del Pd è anche questo, uno scontro all'ultimo sangue macchiato - in alcuni casi - dal sospetto di congressi locali taroccati. Una sfida che si arricchisce, ora dopo ora, di nuovi casi imbarazzanti. I candidati, per adesso, preferiscono maneggiare con cura il tema.

Gianni Cuperlo, ad esempio: «Polemiche tra candidati? Assolutamente da evitare. Anzi, fermiamo questo processo o danneggiamo il partito e perdiamo credibilità. Sono pronto a prendere pubblicamente posizione. Insieme agli altri candidati? Non ho nessun problema a farlo».

Eppure, il veleno circola copioso nelle vene dem. Un renziano come Ernesto Carbone non usa giri di parole: «Cuperlo rivendica 49 segretari provinciali, sicuramente è con lui Crisafulli. Una cosa è certa, le nostre sono liste "decrisafullizzate"». Da Torino a Bari, passando per Roma e Rovigo, ecco una panoramica del caos tesseramento. Per dirla con Paolo Gentiloni, «questi episodi sono il segno di una degenerazione, alla quale spero che la segreteria di Renzi porrà rimedio».

Copre tutta la Penisola, il pasticcio del tesseramento Pd. Finti iscritti, denunce e congressi fantasma accompagnano la sfida per la conquista della segreteria. Un evento democratico, uno sforzo imponente. Ma con alcuni incidenti di percorso.

TORINO E LE TESSERE PAGATE
Uno dei primi casi al centro delle polemiche. Sollevato dal parlamentare Stefano Esposito, che ha raccontato di aver visto due anziani ricevere i soldi per il tesseramento. E ora Esposito rincara la dose: «L'atteggiamento di chi dice di evitare polemiche sui congressi assomiglia a quei sindaci siciliani che di fronte alle prime denunce contro il pizzo dicevano che così si gettava discredito sui loro paesi ». Le polemiche riguardano soprattutto i massicci pacchetti di tessere nelle mani di alcune famiglie, in particolare di quella di un ex esponente del Psi subalpino.

ASTI E GLI ALBANESI
Altro caso limite è quello di Asti. La stragrande maggioranza dei nuovi iscritti al partito è albanese. Centinaia di nuove tessere in poche ore, due su tre andate a cittadini extracomunitari. Un boom che alimenta sospetti. Ora il caso è nelle mani della commissione che vigila sul regolare andamento del congresso.

LO SCONTO A MILANO
Tutto regolare per la commissione di garanzia, ma nel Pd milanese la tensione è alle stelle. Per il segretario provinciale in due circoli si è registrata un'affluenza record: i renziani, accusano gli amici di Cuperlo, hanno fatto decine di tessere nuove con lo sconto, 15 euro invece di 30. Altri problemi a Pantigliate (Milano Sud), dove il circolo ha negato la tessera al sindaco dem Lidia Rozzoni. È dovuto intervenire il segretario uscente per fornirle la sospirata tessera.

ROVIGO NEL CAOS
Tessere gonfiate, iscrizioni pilotate, violenti scambi d'accuse. È bufera sul Pd veneto, costretto a sospendere il congresso provinciale di Rovigo e alcuni di quelli previsti nel Polesine. Renziani e bersaniani, in lotta per la segreteria, si accusano a vicenda di ogni sorta di scorrettezze: da gruppi di stranieri tesserati per alterare gli equilibri a iscritti raddoppiati da un giorno all'altro. Polemiche anche a Treviso: in alcune sezioni si segnala l'impennata di iscritti, fino al 200% in più.

BOOM A FIRENZE
A Grosseto una raffica di ricorsi per iscrizioni contestate mette a repentaglio il regolare svolgimento del congresso. Problemi anche a Viareggio. Secondo le prime stime, i conti del partito toscano dovrebbero registrare alla fine un aumento di iscritti del 15 per cento. Del 30% a Firenze, con ottocento nuovi iscritti.

RISSA A ROMA
Caotica anche la situazione nella Capitale. Rissa nel circolo di Vigne Nuove, dove due dirigenti - Claudio Ricozzi e Riccardo Corbucci - sono finiti all'ospedale. Sospeso il congresso del circolo Cotral, mentre quello di Cinecittà è slittato di alcuni giorni. A causa, pare, di un tesseramento gonfiato che ha fatto lievitare gli iscritti di 150 unità. È alta la tensione tra Tommaso Giuntella e Lionello Cosentino, entrambi vicini a Gianni Cuperlo. Il candidato alla segreteria li ha convocati per cercare di abbassare i toni.

RICORSI A NAPOLI
Il segretario uscente Gino Cimmino, al 33% dei consensi, ha presentato ricorsi a Vico Equense e nei quartieri napoletani di Vomero e Soccavo. A Portici molti votanti sono stati rinviati a casa, con contestazioni sulla loro iscrizione. Contestazioni sui verbali anche a Giugliano, dove fra l'altro erano state chieste oltre 800 nuove tessere. Al Vomero, poi, mancava addirittura l'anagrafe degli iscritti. A Casoria invece il congresso è stato addirittura cancellato.

LE TESSERE DI AVELLINO
Pioggia di ricorsi ad Avellino, dovuti soprattutto alla crescita abnorme degli iscritti: si contano 1.900 nuove tessere. Matteo Orfini ha segnalato ben quattro situazioni di votanti fantasma. La più clamorosa ad Avellino città, con una truppa di 600 voti arrivati l'ultimo giorno.

INTIMIDAZIONI A SALERNO
Due dei candidati alla segreteria provinciale, Vincenzo Pedace e Sergio Annunziata, hanno segnalato nei congressi cittadini episodi di intimidazione e di tessere acquistate in blocco e distribuite davanti ai seggi a cittadini ignari chiamati a votare.

CASERTA, LITE SULLA DATA
Si litiga ancora sulla data. I sostenitori del renziano Peppe Roseto, fra cui Pina Picierno, non riconoscono il comitato dei garanti e hanno chiesto che il voto non si tenga prima del 9 novembre. L'altro fronte, che comprende giovani e cuperliani, ha denunciato il tentativo dilatorio degli avversari, ottenendo dalla direzione regionale l'indizione del congresso per domenica prossima.

RESET CATANIA
Congresso annullato nel capoluogo etneo. Gli sfidanti hanno fatto a gara per conquistare più iscritti. Ora tocca alla commissione verificare denunce e ricorsi.

IL MIRACOLO DI PARMA
Boom di iscritti a Pellegrino Parmense. Tre iscritti al Pd nel 2012, cinquanta quest'anno. Tutti compatti per sostenere uno dei tre candidati alla segreteria provinciale, Alessandro Cardinali. Risultato: 50-0. Una autentica "macchina da guerra".

 

 

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