1. SFUGGENDO DELINQUENZIALMENTE AL CONTROLLO DEL PAPA FRANCESCO, E’ AVVENUTA LA PROFANAZIONE DELLA "MADRE DI TUTTE LE CHIESE": LA BASILICA DI SAN GIOVANNI IN LATERANO 2. CON LA SCUSA DELLA SOLITA “MALE-FICENZA’’ NATALIZIA, I POVERI SVENTURATI ACCORSI NELLA BASILICA HANNO ASSISTITO IMPOTENTI A UNA SERATA PARA-SANREMESE “SOTTO L’ALBERO”, CON LUCI ADDOSSO AL CAPOLAVORO DEL BORROMINI E AL BALDACCHINO SOVRASTANTE L’ALTARE PAPALE COME NEL PIÙ TRIVIALE LOCALE A LUCI ROSSE DI AMBURGO 4. UN CONCERTONE COMPOSTO DALLE UGOLE DEL SECOLO SCORSO - IVANA SPAGNA, AMII STEWART, GRAZIA DI MICHELE, MIETTA, LUCIA CORNA, RON, SAL DA VINCI, ANDREA MIRÒ E VIA DIMENTICANDO - PRESENTATO CON I “PIEDI GONFI” DALLA INTEMERATA ALDA D’EUSANIO 5. MA LE VERE CHICCHE ERANO IL CARDINALE BURKE, RIMOSSO DAL PAPA IN PERSONA DALL’INCARICO CHE RICOPRIVA IN VATICANO PER LE SUE AGGRESSIVE ESTERNAZIONI ANTI-FRANCESCO. E IL CONTURBANTE MAESTRO D’ORCHESTRA “JACOPO SIPARI DI PESCASSEROLI”

DAGOREPORT

 

invito concerto pacem in terris jacopo sipari di pescasseroliinvito concerto pacem in terris jacopo sipari di pescasseroli

Sfuggendo delinquenzialmente al controllo del cardinal Vallini, vicario del papa per la diocesi di Roma, venerdì scorso, all’interno della basilica di San Giovanni in Laterano - la “madre di tutte le chiese” che dipende direttamente dal Vaticano -, è andato in scena ciò che persone timorate di Dio definirebbero “dissacrazione della chiesa madre della cristianità e cattedra del successore di Pietro”.

 

conf.stampa concerto jacopo sipari pacem in terrisconf.stampa concerto jacopo sipari pacem in terris

Con la scusa della solita “male-ficenza’’ natalizia a favore dei ‘’bambini abbandonati di Porto Seguro nello stato di Bahia’’, è stato messo su il concerto di Natale ‘Pacem in terris’, con una cenona a seguire a Palazzo Brancaccio.

 

In breve e in greve, i poveri sventurati accorsi nella basilica hanno assistito impotenti a una serata para-sanremese “sotto l’albero”, con luci addosso a Borromini e al baldacchino sovrastante l’altare papale come nel più triviale locale a luci rosse di Amburgo.

 

Un concertone composto dalle ugole del secolo scorso - Ivana Spagna, Amy Stewart, Grazia Di Michele, Mietta, Lucia Corna, Silvia Capasso, Simona Molinari, Ron, Sal Da Vinci, Chiara Taigi, Andrea Mirò e via dimenticando - presentato dall’ex “un bacino sulla tua ernia” (rivolto a Craxi), la intemerata abruzzese Alda D’Eusanio che non ha azzeccato un solo nome (“Eddie Mercury” è stato il meno), fino al climax di annunciare, sempre dal palco della basilica, di avere i “piedi gonfi” (“non sono abituata a calzare scarpe con i tacchi…”).

concerto pacem in terris jacopo sipari di pescasseroli 600x450concerto pacem in terris jacopo sipari di pescasseroli 600x450

 

Ma la vera chicca era l’ospite ecclesiastico garante della serata, S. E.za Rev.ma il Signor Cardinale Raymond Leo Burke, “gongolante”. Proprio quello che si era opposto ufficialmente a qualsiasi apertura fosse ipotizzata nell’ultimo Sinodo di papa Bergoglio, a proposito di qualsiasi argomento. Conservatore massimo ed esponente del peggior conservatorismo americano.

 

Per le sue aggressive esternazioni anti-Francesco, rimosso dal papa in persona dall’incarico che ricopriva in Vaticano. Impassibile e pressoché entusiasta dello sfacelo che stava avvenendo: probabilmente felice del danno che stava arrecando alla credibilità della Chiesa.

concerto pacem in terris   tosca  69concerto pacem in terris tosca 69

 

Dirigeva l’orchestra il conturbante “Jacopo Sipari di Pescasseroli” (no, non è nobile, è solo nato nella cittadina abruzzese; gli stessi Savoia avvisarono che era fuori fuori dalle loro istituzioni dinastiche), nell’ambiente più noto come chi intrattiene relazioni con le più importanti eminenze della Santa Sede. “Tiene in pugno il Vaticano,” affermava un suo confidente, inebriato, mentre uno sfarfallio di luci sembrava preludere all’ingresso della regina del burlesque.

 

concerto pacem in terris   ron e jacopo sipariconcerto pacem in terris ron e jacopo sipari

Si legge nella biografia del Maestro, tra gli infiniti premi, quello “Eccellenza della Musica Abruzzese 2013” quindi lo “Zirè d’Oro”, cittadino onorario d’Abruzzo, e inoltre, precisa sempre la sua biografia, “il più giovane Avvocato del Tribunale Apostolico della Rota Romana”. Naturalmente, direttore di un premio internazionale di cultura dedicato a Benedetto Croce (anche lui di Pescasseroli) con cantanti di The Voice, Amici e X-Factor. Ha diretto il concerto finale del Festival Tulipani di Seta Nera, nonché il concerto per il solenne pontificale in memoria di S.A.I.R. l’arciduca d’Austria Otto d’Asburgo e quello dedicato a S.A.R. la principessa Marina di Savoia.

concerto pacem in terris   ron  76concerto pacem in terris ron 76

 

È considerato l’inventore della formula “concerto-evento”. Il suo titolo è, tra i tantissimi, “Direttore-Avvocato Jacopo Sipari di Pescasseroli” Sbracciandosi e muovendosi tra palcoscenico (si fa per dire) e navate laterali come davvero a casa di uno zio affettuosissimo.

 

Tra gli illustri ospiti il sarto (per mancanza di prove) Guglielmo Mariotto e tanta romanella mondana: Valeria Fabrizi, Fioretta Mari, Elisabetta Pellini, Andrea Roncato, Ginny Steffan, Monica Scattini; più voci bianche (povera infanzia) del teatro dell’Opera di Roma.

 

Il tutto avveniva sotto il benevolo patrocinio di Sua Grazia Judith Rose Seymour, duchessa di Somerset (non uno del pubblico riusciva a rintracciare nella memoria chi ella fosse). Presenziava il ministro Franceschini, con barba pensosissima, dopo non essersi fatto vedere neppure per un attimo all’apertura dell’Opera di Roma.

 

concerto pacem in terris   mietta    jacopo sipari di pescasseroli   luisa corna  37concerto pacem in terris mietta jacopo sipari di pescasseroli luisa corna 37

PS - Qualcuno dice di aver sentito bestemmiare le statue nelle edicole borrominiane lungo la navata centrale: mai si era vista tanta profanazione.

 

BOX ABRUZZESE

‘’Modifica cognome da "Sipari" in "Sipari Di Pescasseroli"

Il Consiglio

- Vista l'istanza presentata in data 27 gennaio 2011 dal Dott. Jacopo Sipari, nato a L’Aquila il 5 novembre

1985, con la quale chiede la modifica del cognome da "Sipari" a "Sipari Di Pescasseroli";

- Visto l’atto di nascita, rilasciato dal Comune de L’Aquila il 30 dicembre 2010;

concerto pacem in terris   masci   amii stewart   jacopo sipari di pescasseroli concerto pacem in terris masci amii stewart jacopo sipari di pescasseroli

- Sentito il relatore Consigliere Avv. Goffredo Maria Barbantini;

delibera

di modificare, nel Registro custodito da questo Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Roma, il cognome

concerto pacem in terris   luisa corna   41concerto pacem in terris luisa corna 41

del Dott. Jacopo "Sipari" in "Sipari Di Pescasseroli".’’

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…