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QUANTO È DURA LA POSTURA - LA TESTA RECLINATA IN AVANTI, IL PESO DEL CORPO SPOSTATO DA UN LATO OPPURE LE SPALLE CURVE: NELL' ETERNA LOTTA CONTRO LA FORZA DI GRAVITÀ ACCADE SPESSO CHE L'ORGANISMO ABBIA LA PEGGIO E FINISCA PER ASSUMERE POSIZIONI SCORRETTE SULLA SEDIA ALLA QUALE SI È INCOLLATI PER ORE – CI SONO DEGLI ERRORI TIPICI "DA SCRIVANIA", MA A TUTTO C’È RIMEDIO…

Stefano Massarelli per “la Stampa”

 

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La testa reclinata in avanti, il peso del corpo spostato da un lato oppure le spalle curve. Nell' eterna lotta contro la forza di gravità accade spesso che l' organismo abbia la peggio e finisca per assumere posizioni scorrette, dispendiose dal punto di vista energetico e potenzialmente deleterie per muscoli, tendini e ossa.

 

Se ripetuti nel tempo, questi errori possono tradursi in quella che si chiama «disfunzione posturale», un disturbo riconosciuto oggi in Italia come una patologia vera e propria, anche in virtù della pubblicazione da parte del ministero della Salute delle linee-guida su come codificarla e prevenirla.

 

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«Abbiamo prodotto un documento che contiene precisi protocolli di diagnosi della disfunzione posturale, patologia alla base di una serie di disturbi che vanno dall' emicrania al mal di schiena, fino al bruxismo e all' alluce valgo», sottolinea Fabio Di Carlo, chirurgo odontoiatra e membro del gruppo di lavoro che ha redatto le linee-guida.

 

Bilanciare la gravità L' origine del problema è anche una delle più grandi conquiste dell' evoluzione umana, la postura bipede, che costringe il corpo umano a un continuo compromesso con la forza di gravità, contrassegnato da adattamenti e torsioni della muscolatura e dei tendini.

 

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Per raggiungere un proprio equilibrio il corpo tende anche a compensare i difetti che possono nascere dai punti più diversi, per esempio dai piedi, dal bacino, dalla schiena o persino dalla bocca. «Una mandibola prominente può far variare la posizione del cranio rispetto alla colonna cervicale, spingendo la testa fuori dall' asse del corpo.

 

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Di conseguenza, per ritrovare l' equilibrio, il corpo si trova costretto a variare l' appoggio plantare e a mettere in atto vari aggiustamenti muscolari», sottolinea Di Carlo. Proprio a causa delle molte variabili in gioco medici e pediatri devono saper indirizzare i pazienti dal giusto specialista, in modo da identificare le origini di un difetto di postura a partire dai sintomi più svariati: bruxismo, cefalee tensive, tendiniti, pubalgie e anche disturbi uditivi come gli acufeni.

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I disturbi più frequenti dovuti a posizioni sbagliate sono il mal di schiena e il mal di testa, seguiti dai dolori alle spalle e al collo. I trattamenti più comuni per lenire i dolori sono il ricorso agli anti-infiammatori e gli esercizi di kinesiterapia portati avanti con il fisioterapista. Tuttavia - sottolineano le linee-guida ministeriali - queste terapie possono apportare benefici sintomatici temporanei e non risolvono il problema alla radice.

 

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«Solo il trattamento delle cause del disturbo posturale può essere risolutivo», aggiunge Di Carlo. Ancora più importante è la prevenzione, che deve iniziare già in età infantile per evitare che un atteggiamento errato del corpo si trasformi negli anni in una disfunzione posturale vera e propria. E spesso a commettere i primi errori sono i genitori.

 

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«Carrozzine e seggiolini auto portano spesso i bambini ad assumere posizioni della schiena non ideali che, se protratte per ore, possono condizionare negativamente il corretto sviluppo dello scheletro e dei muscoli», sottolinea Di Carlo. Il consiglio del panel di esperti, pertanto, è quello di effettuare delle soste frequenti, quando si affrontano lunghi viaggi in auto con bambini, nonché limitare il ricorso ai passeggini, specialmente se il bambino è ben capace di camminare.

 

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Ma le raccomandazioni del ministero puntano il dito anche contro gli zaini troppo pesanti in età scolare, i quali possono favorire uno sviluppo asimmetrico della muscolatura delle spalle e un difetto posturale della schiena.

 

Cattive abitudini Un capitolo importante coinvolge inoltre gli adulti e le cattive abitudini in ufficio. L' assunzione di posizioni non ergonomiche protratte a lungo, infatti, può portare a dolori persistenti alla testa e al collo, nonché ad alterazioni del tratto cervicale, ripercuotendosi così sulla postura.

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Le soluzioni, in questo caso, passano attraverso il ricorso a schienali adatti e all' adozione di uno stile di vita meno sedentario, possibilmente orientato verso attività sportive benefiche per i muscoli della schiena e del collo, come il nuoto o il tai chi. 

 

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Tuttavia, quando i dolori persistono, è importante rivolgersi a uno specialista per identificare le cause del problema. È con questo obiettivo che giovedì 7 marzo, a Roma, sarà possibile effettuare dei test gratuiti sulla postura attraverso i macchinari messi a disposizione da l' azienda Diasu Sa.Ni Corporate. Ricordando che medico di base e pediatra rappresentano sempre le prime figure a cui fare riferimento.

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