KAISER URSULA! QUELLA PRUGNA SECCA DI VON DER LEYEN, DOPO LA FIGURA DA CIOCCOLATAIA CON TRUMP SUI DAZI, CALZA L’ELMETTO E INVITA L’EUROPA A COMBATTERE - IL NEGOZIATO SULLE TARIFFE, LA CORSA AL RIARMO E LE CRITICHE SFERZANTI DI DRAGHI HANNO MINATO LA SUA AUTOREVOLEZZA. NEL DISCORSO PIÙ DIFFICILE SULLO STATO DELL'UNIONE, LA PRESIDENTE HA PUNTATO SUI RISCHI PER LA DEMOCRAZIA EUROPEA (INDICANDO LA STRADA DELL'AUTONOMIA DAGLI USA), HA ANNUNCIATO 6 MILIARDI PER KIEV, E NUOVE SANZIONI CONTRO IL CREMLINO E ISRAELE - DOPO IL SUO INTERVENTO IN AULA, I CAPOGRUPPO DI PPE E S&D, LE DUE FORMAZIONI PRINCIPALI CHE LA SOSTENGONO, HANNO SUBITO LITIGATO…
Claudio Tito per "la Repubblica" - Estratti
L'Europa è in lotta. Una lotta per un continente unito e in pace. Per un'Europa libera e indipendente. Una lotta per i nostri valori e le nostre democrazie. Non ci sono dubbi: questa è una lotta per il nostro futuro». Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, sapeva bene di essere sotto osservazione. E che soprattutto nel Parlamento Ue non ha più lo stesso consenso con il quale è stata rieletta un anno fa.
L'accordo sui dazi con gli Usa e anche la corsa al riarmo hanno minato la sua autorevolezza.
Aveva dunque bisogno di rinsaldare la sua maggioranza e dare prospettiva alla legislatura. E ieri, nel discorso sullo stato dell'Unione, ha puntato tutto subito sull'emergenza bellica.
Sull'Unione sotto attacco, in particolare della Russia e anche della Cina, e sul destino dell'Ucraina.
Ha così lanciato un «appello all'unità» a «tutte le forze democratiche ed europeiste». E poi ha cercato di dispensare buoni propositi per accontentare un po' tutti: dalla competitività europea ai migranti, dal Green Deal al piano casa fino a quello per far scomparire la povertà.
Operazione che solo in parte è riuscita. Perché dopo il suo intervento in aula, i capogruppo di Ppe e S&D, le due formazioni principali, hanno subito litigato. E perfino sul punto più concreto citato da von der Leyen, le sanzioni contro Israele: ieri pomeriggio è saltata l'intesa tra popolari, socialisti e liberali sulla mozione relativa alla situazione di Gaza.
Resta il fatto che, anche alla luce dell'attacco russo di ieri in territorio polacco («l'Europa difenderà ogni centimetro del suo territorio»), l'inquilina di Palazzo Berlaymont ha puntato tutte le sue carte sull'allarme e sui rischi che può correre la democrazia europea proponendo un «semestre europeo della Difesa» con obiettivi chiari entro il 2030. Ha confermato il sostegno a Kiev perché è «una battaglia per la nostra libertà», annunciando nuove sanzioni economiche contro il Cremlino.
«La verità — ha premesso — è che il mondo di oggi è spietato. Si stanno tracciando le linee di battaglia per un nuovo ordine mondiale basato sul potere. Vogliamo solo litigare tra di noi? Essere paralizzati dalle nostre divisioni?».
Per questo ha chiesto unità indicando la strada di una indipendenza europea anche rispetto agli States. Non è un caso che in quasi due ore di intervento non abbia mai citato Donald Trump.
Tra le iniziative più concrete, quelle su Israele. Pur riconoscendo che difficilmente in Consiglio europeo si raggiungerà un accordo capace di realizzare i suoi progetti. «Proporremo sanzioni contro i ministri estremisti e contro i coloni violenti — ha detto — . E anche una sospensione parziale dell'accordo di associazione sulle questioni commerciali».
È quindi passata alla difesa dell'accordo con gli Usa sui dazi («il migliore possibile») e ha snocciolato una serie di obiettivi volti in primo luogo a soddisfare tutte o quasi le parti politiche. Ha confermato il Green Deal e il futuro delle auto elettriche per tranquillizzare i socialisti e i Verdi.
URSULA VON DER LEYEN DONALD TRUMP - ANDREA CALOGERO PER LA STAMPA
Ha richiamato la competitività dell'Unione e la necessità di affrontare la transizione ecologica in modo sostenibile per rassicurare i popolari. Poi ha rilanciato il piano casa e contro la povertà («da sradicare entro il 2050») per calmare la sinistra.
Ha sottolineato la necessità di essere più efficaci contro i migranti illegali per offrire una sponda ai conservatori. Ha litigato solo con la destra più estrema attaccando la disinformazione degli autocrati (...)
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LA RESA DI URSULA VON DER LEYEN A DONALD TRUMP SUI DAZI - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA 
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