1. ROMA INVASA DA 100 MILA BIKERS PER CELEBRARE I 110 ANNI DELLA HARLEY DAVIDSON 2. CITTA’ PARALIZZATA: TRANSENNE, DEVIAZIONI, STRADE CHIUSE E PIAZZE INTERDETTE. ALTRI DISAGI SONO PREVISTI IN SERATA CON IL GRANDE CORTEO DEL GAY PRIDE DI ROMA 3. LA GRANDE FESTA DEGLI HARLEYSTI GUASTATA IN MATTINATA DA UN INCIDENTE CHE HA COINVOLTO DUE AUTO E SEI MOTO: 8 BIKERS FERITI; GRAVE UNA RAGAZZA DI 23 ANNI 4. DOMENICA È PREVISTA LA BENEDIZIONE PAPALINA IN PIAZZA SAN PIETRO CON 800 MOTOCICLISTI, MA GIÀ VENERDÌ ALCUNI HARLEYSTI AVEVANO INCONTRATO PAPA FRANCESCO

Video di Veronica Del Soldà per Dagospia

Corriere.it

La grande festa dei bikers a Roma è stata guastata in tarda mattinata da un incidente stradale che ha coinvolto due auto e almeno sei moto: 8 motociclisti sono rimasti feriti; grave una ragazza italiana di 23 anni, trasportata in ospedale con una eliambulanza. La giovane era in sella ad una delle moto dietro al guidatore. L'incidente è avvenuto allo svincolo del Grande Raccordo anulare dopo la galleria Appia. Oltre alla 23enne in gravi condizioni, altri motociclisti sono stati trasportati e distribuiti in diversi ospedali dal 118, intervenuto con un elicottero, una automedica e 4 ambulanze.

MAXI-TAMPONAMENTO - La ferita più grave, con una sospetta frattura a una gamba, è la giovane motociclista, portata in eliambulanza al San Camillo. Sul posto è intervenuta la Polstrada, che sta cercando di ricostruire la dinamica del'incidente: gravi i disagi sul Gra con oltre 13 km di coda. La situazione è tornata alla normalità nel primo pomeriggio. A provocare l'incidente, forse l'improvviso rallentamento di un'auto sulla quale viaggiavano due coniugi: le moto che seguivano non avrebbero fatto in tempo a frenare.

FERITI, CAOSE CODE- Insieme alla 23enne che viaggiava in sella ad una delle Harley, sono rimasti feriti anche i coniugi a bordo di un'auto, portati in «codice giallo» al Casilino, e quattro biker, tre in «codice giallo» e uno in «codice verde», distribuiti tra Sant'Eugenio, Tor Vergata e Vannini. Il traffico è stato a lungo bloccato per permettere l'atterraggio dell'elicottero del 118: intrappolati per diversi minuti nella galleria, al caldo, decine di automobilisti, ignari dell'incidente.

CITTA' BLOCCATA - E' l'epilogo di una mattinata difficile per Roma, con transenne, deviazioni, strade chiuse e piazze interdette a causa delle migliaia di harleysti piombati in città in occasione dei 4 giorni di raduno mondiale delle Harley Davidson. Nonostante centinaia di vigili e agenti delle forze dell'ordine schierati - e un elicottero della polizia che sorvolava la città per monitorare lo svolgimento del corteo motorizzato -, l'incidente è stato inevitabile.

MOTORI ROMBANTI - Con tanti motociclisti che già da due giorni scorrazzano rombando nell'Urbe per fare turismo, è stato difficile, se non impossibile in alcune aree del centro storico spostarsi in città, a causa dei 100 mila bikers che - secondo le stime degli appassionati - tra giovedì e domenica partecipano al raduno per i 110 anni della Harley Davidson. Altri disagi sono previsti con il grande corteo del Gay Pride di Roma, che nel pomeriggio di sabato sfila da piazza della Repubblica a via Cavour, piazza Esquilino, via Merulana, via Labicana e Fori Imperiali, con dieci carri e migliaia di gay, lesbiche e trans a piedi.

STRADE RIAPERTE ALLE 11,30 - Numerose per entrambe le manifestazioni le deviazioni di mezzi pubblici: scattate all'alba le chiusure della corsia centrale della Cristoforo Colombo, di parte del Circo Massimo e delle strade intorno allo stadio Olimpico; chiusa in mattinata anche via Labicana per la presenza di troppi motociclisti. Le strade sono state riaperte dopo il passaggio delle moto intorno alle 11 e 30; i bus ripristinati con lievi ritardi.

INVASIONE DALL'ALBA - L'invasione delle Harley è iniziata di prima mattina, con i gruppi da 300 moto che, a scaglioni, erano partiti da Ostia intorno alle 7,30. Alle 9,20 piazza Venezia e i Fori erano già nel caos, con decine di rombanti moto a passo d'uomo, condotte spesso da bikers senza casco. Alle 3 mila moto autorizzate a partecipare (provviste di bollino blu) si sono aggiunti un migliaio di motociclisti senza permesso che hanno affollato piazzale Cristoforo Colombo mentre le forze dell'ordine presenti sul posto insieme agli addetti dell'organizzazione cercavano di organizzare i bikers, molti stranieri, visibilmente confusi.

I NON AUTORIZZATI - Una parte dei motociclisti non autorizzati ha atteso fino alle 9.30 circa, quando è stato concesso loro di seguire la parata ormai avviata verso Roma. Hanno percorso la corsia centrale della via Cristoforo Colombo, poi Porta Ardeatina, viale Terme di Caracalla, via Cavour, i Fori Imperiali, piazza Venezia, corso Vittorio Emanuele II, lungotevere direzione Foro Italico per arrivare allo Stadio dei Marmi.

BENEDIZIONE IN SAN PIETRO - Domenica, tra le 10.30 e le 12, è prevista la benedizione in piazza San Pietro con 800 motociclisti che in sella alle loro Harley entreranno nella piazza, ma già venerdì alcuni harleysti avevano incontrato il Papa. Il loro arrivo rombante potrebbe paralizzare un intero quadrante della città, come già è avvenuto sabato mattina nel Municipio di Ostia, dove la partenza - seppure a scaglioni - di migliaia di motociclisti ospiti dell'Harley Village ha bloccato la circolazione stradale sul lungomare e su parte della Cristoforo Colombo.

 

HARLEY DAVIDSON A ROMAHARLEY DAVIDSON A ROMAHARLEY DAVIDSON A ROMAHARLEY DAVIDSON A ROMAHARLEY DAVIDSON A ROMAHARLEY DAVIDSON A ROMAHARLEY DAVIDSON A ROMAHARLEY DAVIDSON A ROMAHARLEY DAVIDSON A ROMA

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…