solinas

BALLA CON SOLINAS - BUFERA SUL PRESIDENTE DELLA REGIONE SARDEGNA DOPO L’INCHIESTA DI "REPORT" PER LE DISCOTECHE APERTE IN ESTATE - LA PROCURA DI CAGLIARI INDAGA PER EPIDEMIA COLPOSA E ALTRI REATI - SOLO NEL LAZIO CI SONO STATI PIÙ DI 1.200 I POSITIVI PROVENIENTI DALLA SARDEGNA. MA IL DOCUMENTO CHE SOLLECITAVA SOLINAS AD APRIRE LE DISCOTECHE, PROPOSTO DAL CENTRODESTRA, È STATO FIRMATO ANCHE DA 4 CONSIGLIERI PD E UNO DI LEU – IL GIALLO SUL PARERE DEL COMITATO SCIENTIFICO

 

Alberto Pinna per il “Corriere della Sera”

 

christian solinas 1

Diventa un caso, politico e giudiziario, la decisione del governatore della Sardegna Christian Solinas di aprire ad agosto le discoteche, quando si coglievano già i primi segnali della seconda ondata di coronavirus. La «confessione» ai giornalisti di Report di due consiglieri regionali della maggioranza di centrodestra (ci sono state «pressioni da parte degli imprenditori del settore») ha innescato un' inchiesta della Procura della Repubblica di Cagliari per epidemia colposa e altri reati.

 

christian solinas e flavio briatore

Venti di bufera anche sul fronte politico; le rivelazioni non vengono da due esponenti di secondo piano: Angelo Cocciu è capogruppo di Forza Italia, Giovanni Satta vicecapogruppo del Partito Sardo d' Azione. Cocciu è stato smentito dal coordinatore regionale di FI Ugo Cappellacci: «Ha parlato a titolo personale, assessori, consiglieri e partito non condividono». E una cappa di silenzio è calata su Satta. Tace Solinas, che è anche segretario nazionale del PSd' Az, e l' orientamento della maggioranza pare essere quello di non fare commenti.

 

christian solinas

«Il governatore è furibondo» filtra, qualcuno ritiene probabili le richieste di dimissioni per i due che però resistono e hanno fatto intendere che non rinunceranno agli incarichi.

Inchiesta giudiziaria e versante politico s' incrociano sull' ordinanza emessa da Solinas l' 11 agosto in particolare sul parere del comitato tecnico scientifico regionale: il documento non è stato messo a disposizione della redazione di Report (che perciò lo ha definito «fantomatico»).

 

E anche ieri Solinas non lo ha reso pubblico, ignorando le sollecitazioni della Cgil e del presidente regionale dell' Anci: «Se c' è - ha intimato Emiliano Deiana - lo tirino fuori subito. Se non c' è, vuol dire che i soldi di pochi hanno contato più della salute di tutti i sardi». Ma il parere esiste? Ed è negativo o positivo? Lo si saprà presto, perché fra i primi atti del pool che indaga (4 magistrati) c' è la richiesta di esibizione dell' ordinanza nella quale il parere è citato due volte con le formule «sentito» e «acquisito».

 

CHRISTIAN SOLINAS

Quindi non necessariamente scritto - così si fa notare in ambienti del centrodestra - ma comunicato verbalmente, con una procedura che però, trattandosi di una decisione delicata e controversa, non sarebbe usuale. Se il parere fosse stato acquisito verbalmente, la Procura sentirebbe presto i componenti del comitato - fra i quali l' autorevole infettivologo Stefano Vella - come persone informate sui fatti.

 

Certo è comunque che l' apertura delle discoteche consentì le «notti folli» in Costa Smeralda e nelle decine di altre discoteche sulle coste della Sardegna, con Billionaire, Phi Beach, Just Cavalli, Country Club e Sottovento gremiti di vacanzieri scatenati, spesso senza mascherine; e dopo Ferragosto l' inevitabile boom dei contagi, portato sulla Penisola dai turisti al rientro: soltanto nel Lazio più di 1.200 i positivi provenienti dalla Sardegna.

 

Ancora veleni politici. Il documento che sollecitava Solinas ad aprire le discoteche, proposto dal centrodestra, è stato firmato anche da 4 consiglieri del Pd e uno di Leu: «Una scelta bipartisan infelice e dannosa - polemizza la Cgil - perché nei fatti ha devastato il sistema sanitario del Nord Sardegna», oggi sull' orlo del collasso e con epicentro Sassari che - parole del sindaco Nanni Campus - «ha una situazione drammatica con numeri da zona rossa».

 

2 - «LE PRESSIONI DEI GESTORI SU NOI POLITICI» CAGLIARI INDAGA PER EPIDEMIA COLPOSA

Valentina Errante per “il Messaggero”

 

cocciu report

Ventiquattrore di anarchia e poi la firma dell' ordinanza che, in controtendenza con le decisioni del governo, lasciava le discoteche aperte in Sardegna. Così era andata la notte dell' 11 agosto scorso, quando, sulla base di un parere del comitato tecnico scientifico (Cts, che nessuno però sembra avere mai letto), l' Aula aveva votato un ordine del giorno della giunta guidata dal Presidente Christian Solinas, accogliendo dopo mille polemiche le istanze dei gestori dei locali della Costa Smeralda: musica, balli e serate potevano continuare.

 

cocciu

Un atto che adesso è al vaglio della procura di Cagliari che ha aperto un fascicolo, al momento contro ignoti, per epidemia colposa. Perché lunedì sera, dalle parole di alcuni consiglieri regionali, intervistati da Report è emerso con chiarezza che l' amministrazione era consapevole del rischio e, soprattutto, che, nessuno in Regione avesse visionato quel parere del Cts. L' ipotesi dei pm è che quella decisione abbia favorito la diffusione dei contagi, prima nell' Isola e poi nelle altre regioni d' Italia. Il primo passo sarà l' acquisizione degli atti alla Regione, per capire se il parere fantasma esistesse o no. Poi l' audizione delle persone informate sui fatti.

 

Quasi con candore, davanti ai microfoni di Report, Angelo Cocciu, capogruppo di Forza Italia, e Giovanni Satta, vice capogruppo del Partito Sardo d' Azione, hanno ammesso: «Avevamo pressioni da parte degli imprenditori del settore». Cocciu non ha difficoltà a dire che in caso di annullamento delle serate, penali esorbitanti avrebbero interessato locali come il Billionaire e il Phi Beach. Insomma quelle istanze hanno prevalso sulla tutela della salute. «Non si trattava dice Cocciu - di tenere aperte le discoteche fino al 31 agosto, perché così avremmo ammazzato la Sardegna, considerato che il contagio iniziava a crescere. Solo uno o due giorni. Abbiamo rischiato un po'».

cocciu

 

E ammette: «Quasi tutti abbiamo chiesto Presidente, dai qualche giorno in più, perché è possibile che ci siano delle problematiche». Le immagini degli assembramenti e dei locali che si sono trasformati in cluster con la folla di vacanzieri in pista hanno fatto il giro dei social. Tanto che anche la procura di Tempio Pausania aveva aperto un fascicolo con la stessa ipotesi di reato.

 

 Il giallo, adesso, riguarda il parere del comitato tecnico scientifico.

billionaire

Nel sevizio televisivo, il consigliere Dario Giagoni, capogruppo della Lega, non è stato in grado di confermare il contenuto del documento che supportava la decisione politica. Così dopo l' acquisizione degli atti saranno convocate a Palazzo di giustizia tutte le persone informate sui fatti.

 

A cominciare dai componenti del Cts, poi i consiglieri di maggioranza e opposizione, perché il via libera alla discoteche era passato in Aula con l' approvazione trasversale: quattro sì del Pd, uno di Leu e voto contrario di M5s e Progressisti.

Governatore e assessori potrebbero essere ascoltati a stretto giro.

 

billionaire porto cervo

Tra i primi a chiedere di poter visionare quel documento è l' esponente dei Progressisti Massimo Zedda, che ha rafforzato i suoi dubbi sull' esistenza del parere - o sulla valutazione negativa nascosta dalla Giunta - anche davanti ai microfoni di Report. Nessun commento dal governatore Solinas, né dall' assessore della Sanità Mario Nieddu. Parlano invece, e vanno all' attacco, i Cinquestelle.

 

La deputata Paola Deiana chiede la dimissioni di Solinas e della sua Giunta. «Per Solinas, Nieddu e Company - afferma la parlamentare - la salute dei sardi è solamente merce di scambio: loro sapevano che i contagi ad agosto stavano aumentando».

billionaire porto cervochristian solinas

Ultimi Dagoreport

massimo martinelli azzurra francesco gaetano caltagirone guido boffo roberto napoletano

FLASH! – MISTERO BOFFO! È DURATO APPENA UN ANNO GUIDO BOFFO ALLA DIREZIONE DE “IL MESSAGGERO”, CHE SARÀ AFFIDATA AD INTERIM AL DIRETTORE EDITORIALE MASSIMO MARTINELLI – BOFFO FU UNA SCELTA DI AZZURRA CALTAGIRONE, IN BARBA A PAPÀ CALTARICCONE – ALLA SCADENZA, ESATTAMENTE DOPO UN ANNO, IL CONTRATTO DI BOFFO NON È STATO RINNOVATO – NEL CUORE DI CALTA C’È IL RITORNO DI ROBERTO NAPOLETANO, ATTUALE DIRETTORE DE “IL MATTINO” DI NAPOLI, ALTRO QUOTIDIANO DEL GRUPPO CALTAGIRONE…

antonio tajani matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL PRANZO DEI VELENI È SERVITO: LUNEDÌ A PALAZZO CHIGI SONO VOLATI PIATTI E BICCHIERI TRA I TRE CABALLEROS DEL GOVERNO - MELONI E TAJANI HANNO MESSO ALL’ANGOLO IL "PATRIOTA" TRUMPUTINIANO SALVINI, ACCUSANDOLO DI SABOTARE L'ESECUTIVO CON LE SUE POSIZIONI ANTI-EUROPEE E GLI ATTACCHI A MATTARELLA SUL CODICE ANTI-MAFIA DEL PONTE DELLO STRETTO – QUANDO SONO ARRIVATI I RISULTATI DELLE COMUNALI, CON LA DEBACLE DEL CENTRODESTRA, "IL TRUCE" DELLA LEGA E' PARTITO ALL'ATTACCO, INCOLPANDO LA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' (COLLE OPPIO E GARBATELLA) PER LA SCONFITTA A GENOVA: SE NON AVESSE CONVINTO BUCCI A LASCIARE LA POLTRONA DI SINDACO DI GENOVA PER CORRERE PER LA PRESIDENZA DELLA REGIONE LIGURIA (STOPPANDO IL LEGHISTA RIXI), IL SINDACO SAREBBE RIMASTO AL CENTRODESTRA. A QUEL PUNTO, SI E' SVEGLIATO TAJANI CHE HA RICORDATO A ENTRAMBI CHE SENZA I VOTI DI CLAUDIO SCAJOLA OGGI CI SAREBBE IL PD DI ANDREA ORLANDO ALLA REGIONE LIGURIA…

benjamin netanyahu matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT – QUANTO POTRÀ DURARE IL SILENZIO IMBARAZZATO E IMBARAZZANTE DI GIORGIA MELONI DI FRONTE AI 50MILA MORTI DI GAZA? LA DUCETTA NON VUOLE SCARICARE NETANYAHU PER NON LASCIARE A MATTEO SALVINI LA "PRIMAZIA" DEL RAPPORTO CON "BIBI". MA ANCHE PER NON IRRITARE LA POTENTE COMUNITÀ EBRAICA ITALIANA, STORICAMENTE PENDENTE A DESTRA – ORMAI ANCHE URSULA VON DER LEYEN E ANTONIO TAJANI (NON CERTO DUE CUOR DI LEONE) CONDANNANO LE STRAGI NELLA STRISCIA CON PAROLE DURISSIME: “AZIONI ABOMINEVOLI” – ANCHE LA POPOLAZIONE ISRAELIANA VUOLE SFANCULARE “BIBI”, COME STA FACENDO GIÀ TRUMP, CHE NEI GIORNI SCORSI HA ATTACCATO LA CORNETTA IN FACCIA A SEMPRE PIÙ IN-GAZATO PREMIER ISRAELIANO (OGGI HA RIVELATO DI AVERGLI "DETTO DI NON ATTACCARE L'IRAN")

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - IL GARBUGLIO DEL SUPER RISIKO BANCARIO SPACCA NON SOLO LA FINANZA MILANESE (DUELLO UNICREDIT-INTESA) MA STA FACENDO DERAGLIARE ANCHE IL GOVERNO DI DESTRA-CENTRO -GONG! OGGI È ANDATO IN SCENA UN PESANTISSIMO SHOWDOWN TRA MELONI, CHE È FAVOREVOLE AD APERTURE SUL GOLDEN POWER A UNICREDIT SULL’OPERAZIONE BANCO BPM CON TAJANI SOSTENITORE INDEFESSO DEL LIBERO MERCATO, E LA LEGA DI SALVINI CHE È PRONTA A FAR CADERE IL GOVERNO PUR DI NON MOLLARE IL “SUO” BANCO BPM A UNICREDIT - OGGI, ARMATO DI BAZOOKA, È SCESO IN CAMPO IL MINISTRO DELL’ECONOMIA, GIANCARLO GIORGETTI. INCALZATO DAI CRONISTI SULLE POSSIBILI APERTURE DEL GOVERNO ALLE PRESCRIZIONI DEL GOLDEN POWER APPLICATE ALLA BANCA DI ORCEL, L’ECONOMISTA DI CAZZAGO È SBOTTATO COME UN FIUME IN PIENA: “SE CI FOSSE IL MINIMO DISALLINEAMENTO (CON MELONI), NON CI SAREBBE UNA MINACCIA DI DIMISSIONI, MA LE DIMISSIONI STESSE. NON SI ANNUNCIANO LE DIMISSIONI, LE SI DANNO…”

donald trump zelensky vladimir putin russia ucraina

DAGOREPORT - TRUMP STREPITA MA NON COMBINA UN CAZZO – ZELENSKY PROPONE UN INCONTRO A TRE CON IL TYCOON E PUTIN MA NESSUNO LO CONSIDERA: PUTIN SI CHIAMA FUORI (“SOLO DOPO ACCORDI SPECIFICI”). E IL TYCOON? NON VUOLE UN INCONTRO DIRETTO CON PUTIN PERCHE', IL MOLTO PROBABILE BUCO NELL'ACQUA, SAREBBE L'ENNESIMA CONFERMA DELLA SUA INCAPACITA' DI RISOLVERE LA CRISI UCRAINA. LUI, CHE PRIMA DELLE ELEZIONI DICEVA “PORTERÒ LA PACE IN 24 ORE”, E A PIU' DI QUATTRO MESI DALL’INSEDIAMENTO SI RITROVA CON I DRONI E I MISSILI RUSSI CHE MARTELLANO PIÙ CHE MAI KIEV...

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – UCCI UCCI, SENTO AVVICINARSI GLI ANGELUCCI! IN ALLARME PER LA DECRESCITA INFELICE DEI LORO TRE QUOTIDIANI, ALESSANDRO SALLUSTI AVREBBE I GIORNI CONTATI ALLA DIREZIONE DE “IL GIORNALE” - GIA’ CADUTO IN DISGRAZIA CON MARINA BERLUSCONI, REO DI AVER SOSTITUITO “PAPI” CON GIORGIA, ORA GIAMPAOLO ANGELUCCI AVREBBE IN MENTE DI RIMPIAZZARE IL BIOGRAFO DELLA DUCETTA CON QUEL RAMPANTISSIMO “BEL AMI” DEL POTERE CHE SI CHIAMA TOMMASO CERNO: SENZA FARE UN PLISSE’, DA DIRETTORE DELL’’’ESPRESSO” E DEPUTATO DEL PD BY RENZI, OGGI E’ ALLA GUIDA DE “IL TEMPO”, TALMENTE SCHIERATO CON LA DESTRA CHE VEDE I FASCISTI A SINISTRA… (VIDEO STRACULT!)