cartabianca berlinguer di cesare orsini scanzi

CARTABIANCA O “TELEFATTOQUOTIDIANO”? - IERI DALLA BERLINGUER TRE OSPITI SU CINQUE ERANO COLLABORATORI DEL GIORNALE DI TRAVAGLIO: ANDREA SCANZI (OSPITE FISSO PAGATO DAI CONTRIBUENTI), LA FILOSOFA DONATELLA DI CESARE E ALESSANDRO ORSINI - IL RENZIANO MICHELE ANZALDI, SEGRETARIO DELLA COMMISSIONE DI VIGILANZA RAI, SI INCAZZA: “SPETTACOLO IMBARAZZANTE. QUELLO CHE È ANDATO IN ONDA È DAVVERO SERVIZIO PUBBLICO?" - VIDEO

Marco Zonetti per www.viglianzatv.it

 

bianca berlinguer foto di bacco (1)

#Cartabianca, programma in onda il martedì sera su Rai3 condotto da Bianca Berlinguer, non brilla certo per ascolti e da anni soccombe costantemente alla concorrenza di La7 con diMartedìma senz'altro ogni settimana riserva qualche polemica che tiene banco per i sette giorni successivi, alimentando se non l'audience almeno l'interesse mediatico sulla trasmissione. Fino alla prossima rissa in studio.

 

bianca berlinguer foto di bacco (2)

Prima il caso dell'alpinista Mauro Corona, poi quello della pasionaria no vax Maddalena Loy, in seguito la lite furibonda tra Andrea Scanzi - ospite fisso pagato della trasmissione - e il professor Alberto Contri, da ultimo la vicenda di Alessandro Orsini, docente della Luiss accusato di essere filo-putiniano... insomma, non c'è mai un attimo di pace per il talk di "approfondimento" della prima serata di Rai3, sovvenzionato dal canone dei cittadini.

 

andrea scanzi

Sulla scia della puntata di ieri, martedì 29 marzo 2022, con il ritorno a titolo gratuito del professor Orsini dopo che i vertici Rai gli avevano stracciato il contratto con il programma, contratto in base al quale la Berlinguer aveva con lui pattuito un compenso di 2.000 euro a puntata per sei puntate, ecco che è scoppiata l'ennesima bagarre settimanale, questa volta con il politologo Vittorio Emanuele Parsi, che ha lasciato - indignato - lo studio.

 

alessandro orsini 9

Michele Anzaldi, Segretario della Commissione di Vigilanza Rai, commenta così su Facebook l'accaduto: "Lo spettacolo imbarazzante dato ieri in prima serata su Rai3 da #Cartabianca, su una tematica delicata come quella della guerra in Ucraina, che sta vedendo migliaia di morti e milioni di profughi, dovrebbe portare i vertici Rai ad un’immediata riflessione: quello che è andato in onda è davvero servizio pubblico?".

 

alessandro orsini

E precisa: "Basta analizzare il programma per interrogarsi se sia davvero opportuna una spettacolarizzazione del genere di un dramma internazionale. A partire dall’episodio che ha riguardato il professor Vittorio Emanuele Parsi, uno degli accademici italiani di relazioni internazionali più noti e riconosciuti, costretto ad abbandonare il programma per gli evidenti errori ripetuti, anche dalla stessa conduttrice che ignora l’invio di armi dalla Turchia all’Ucraina.

 

donatella di cesare foto di bacco

Parsi ha preferito sfilarsi ed è stato colpito dagli insulti in diretta di un altro ospite, il professor Orsini, che ha avuto uno spazio spropositato e senza precedenti, addirittura con intervista a tu per tu durante la quale ha potuto ripetere che questa guerra è colpa dell’Unione Europea (e non di Putin che ha invaso un paese con i carri armati), che Nato, Ue e Usa cono 'tre grandi vigliacchi', che 'l’Italia deve rompere con l’Unione Europea', addirittura ripetendo in faccia alla ballerina ucraina Kuzmina 'vi stiamo mandando al massacro, stiamo giocando con voi, vi stiamo usando come carne da macello' senza alcun freno da parte della conduttrice".

 

DONATELLA DI CESARE

Quindi il Segretario della Vigilanza ricorda l'annuncio di querela di Orsini al deputato del Pd Andrea Romano, che la scorsa settimana lo aveva tacciato di essere un "pifferaio della propaganda di Putin". il docente della Luiss ha, secondo Michele Anzaldi, "potuto attaccare personalmente un commissario della Vigilanza, il collega Andrea Romano, usando la tv pubblica per regolare i suoi conti personali. La colpa di Romano? Aver fatto il suo lavoro di componente della Vigilanza Rai: i presidenti Barachini, Fico e Casellati mi auguro che intervengano a tutela delle prerogative del Parlamento".

 

A quel punto L'On. Anzaldi chiama in causa la composizione del parterre sottolineando: "D’altronde che il dibattito fosse viziato lo si poteva capire dalla scelta degli ospiti: ben 3 su 5 erano collaboratori del Fatto Quotidiano (Scanzi, Orsini, Donatella Di Cesare), in realtà 3 su 4 visto che Parsi se n’è andato subito.

 

anzaldi

Questo è pluralismo? E’ normale che per parlare di guerra all’Ucraina si invitino contemporaneamente ben 3 collaboratori della stessa testata, la cui linea editoriale è contro l’Ue, contro l’Alleanza Atlantica, contro gli Usa e contro il Governo italiano? È la Rai o il Fatto Tv?

 

Che questo 'circo', come è stato definito (da Aldo Grasso, ndr), rappresenti un contributo all’informazione, al pluralismo e alla comprensione di fatti complessi come un conflitto bellico appare davvero improbabile. Che poi gran parte degli ospiti siano addirittura retribuiti, scritturati per ricoprire una parte, merita un approfondito chiarimento in commissione di Vigilanza, affinché i cittadini ne siano pienamente informati".

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…