alessandro araimo laura carafoli fiorello amadeus fabio fazio maurizio crozza

DAGOREPORT – BENVENUTI ALLA PROVA DEL “NOVE”! DOPO LA COSTOSA OPERAZIONE SUL ''BRAND AMADEUS'' (UN INVESTIMENTO DI 100 MILIONI DI DOLLARI IN 4 ANNI), A DISCOVERY NON VOGLIONO STRAFARE. E RESTERANNO FERMI, IN ATTESA DI VEDERE COSA SUCCEDERA' NELLA RAI DI ROSSI-MELONI - ''CORE BUSINESS' DEL CANALE NOVE: ASCOLTI E PUBBLICITÀ, QUINDI DENTRO LE SMORFIE E I BACETTI DI BARBARELLA D'URSO E FUORI L’INFORMAZIONE (L’IPOTESI MENTANA NON ESISTE) - LA RESPONSABILE DEI CONTENUTI DI DISCOVERY, LAURA CARAFOLI, PROVO' AD AGGANCIARE FIORELLO GIA' DOPO L'ULTIMO SANREMO, MA L'INCONTRO NON ANDO' A BUON FINE (TROPPE BIZZE DA ARTISTA LUNATICO). ED ALLORA È NATA L’IPOTESI AMADEUS, BRAVO ''ARTIGIANO" DI UNA TV INDUSTRIALE... 

DAGOREPORT

ALESSANDRO ARAIMO - WARNER BROS DISCOVERY

“La Stampa”, con la penna di Antonio Bravetti (pezzo a seguire), ha immaginato una campagna acquisti faraonica da parte di Discovery, affibbiando agli americani Barbara D’Urso, Belen Rodriguez e Fiorello.

 

Un “dream team” che trasformerebbe il “Nove” in una corazzata in grado di sfidare Rai1 e Canale5. In realtà, però, l’amministratore delegato, Alessandro Araimo, e Laura Carafoli, responsabile dei contenuti, per ora, dopo il colpo Amadeus, resteranno fermi, per capire cosa accadrà sul mercato televisivo nei prossimi mesi, a partire dall'arrivo del "filosofo" di Tolkien caro a Arianna Meloni, Giampaolo Rossi, sulla poltrona di amministratore delegato, al posto di Roberto Sergio.

 

Il core business del canale Warner-Bros saranno i risultati, sia in termini di share che di raccolta pubblicitaria. Punto.

 

La squadra di Discovery non ha nessuna intenzione di fare shopping a La7, visto che dell’informazione, e in modo particolare di quella politica, agli americani non frega assolutamente nulla.

 

Laura Carafoli - Warner Bros Discovery

Ecco perché anche l’ipotesi Mentana, per quanto suggestiva, non è mai spuntata nella testa capellona della Carafoli.

 

È vero che Chicco, già azzannato in casa dalla “belva” Fagnani, è da tempo insoddisfatto della piega che ha preso la sua esperienza a La7: sperava di diventare il proconsole televisivo di Urbano Cairo, il numero 2 della rete, e invece si è ritrovato un direttore di rete come Andrea Salerno, in ottimi rapporti con l'editore del "Corriere", con il quale i rapporti non sono idilliaci - da quanto tempo non si vedono gli speciali e le maratone di Mentana?.

 

A Discovery hanno anche capito che la relazione tra la tv e il pubblico è cambiata negli anni. Una volta, direbbe Andy Warhol, era la cornice che faceva il quadro. Ovvero: i telespettatori non avevano nessuna voglia di sfuggire al duopolio Rai-Mediaset si fermavano ai primi sei canali del telecomando.

 

amadeus annuncia l'addio alla rai

Oggi, che i tele-morenti hanno una enorme possibilità di scelta, tra piattaforme streaming e satellitare, a calamitare di più l'attenzione è l'appeal dell’artista, non il canale. Ne è prova il successo di Maurizio Crozza, prima, e di Fabio Fazio a seguire, che hanno richiamato il loro pubblico anche traslocando dalla abituale collocazione in La7 e Rai.

 

Gli americani hanno messo su un progetto chiaro: l’investimento di 100 milioni sul brand Amadeus in quattro anni (10 milioni, 2,5 all’anno per il conduttore e il resto tra acquisto di format, ricerca di nuovi contenuti, pubblicità e programmazione) punta a disarticolare il pubblico generalista, finora rimasto addivanato tra Rai e Mediaset. È in quest’ottica che si inserisce il probabile acquisto de “I soliti ignoti”, un quiz show di facile leva, associato ormai da anni al nasone di “Ama”.

 

fagnani mentana

Ps. L’interessamento di Discovery per Fiorello è precedente all’ingaggio di Amadeus. La responsabile dei contenuti, Laura Carafoli, incontrò lo showman siciliano subito dopo Sanremo, ma il faccia a faccia interlocutorio non andò a buon fine.

 

A differenza di Amadeus, capace di realizzare una tv “industriale”, basata sulla ripetitività (ad esempio i game show) e sull’eccezionalità (eventi speciali come Sanremo), “Ciuri” Fiorello si sente un artista, e come tanti artisti è succube di sbalzi di umore, da una parte. Dall'altra, da anni il suo sistema nervoso preferisce la nicchia protetta dalla scure dell’auditel, al punto da rintanarsi nella prima mattina di Rai2 evitando la grande sfida della prima serata a base di share.

 

barbara d'urso con la caffettiera

Ps/2. A pesare in positivo per Discovery c’è l’ottimo rapporto tra Laura Carafoli e il re dei tele-agenti, Beppe Caschetto

 

Nove, una campagna acquisti show Belen, D'Urso e Fiorello part time

Estratto dell’articolo di Antonio Bravetti per “La Stampa”

 

Aggiungi un posto a tavola. Forse due, tre chissà. Non si ferma la campagna acquisti di Discovery. Barbara D'Urso e Belen Rodriguez sarebbero nel mirino di Canale Nove. Sarebbero le due popolarissime conduttrici l'ultimo colpo della rete. Dopo Fabio Fazio e Amadeus, Discovery ha messo gli occhi e i contratti su due donne di primissima fila. Entrambe hanno lasciato Mediaset e ora sarebbero pronte alla nuova avventura sul Nove.

AMADEUS FIORELLO

 

 

 

BELEN RODRIGUEZ A DOMENICA IN

[…] La rete di Discovery sogna di costruire un palinsesto di volti popolari capace di gonfiare gli ascolti e portare sempre più spettatori sulle sue frequenze. Con Fabio Fazio l'operazione è riuscita. «Abbiamo dimostrato che c'è spazio per costruire qualcosa altrove rispetto ai luoghi consueti», per dirla con le parole del conduttore di Che tempo che fa. Il colosso americano rappresenta in Italia il terzo editore nazionale.

AMADEUS E FIORELLO LASCIANO SANREMO IN CARROZZA

 

«L'arrivo di Fazio per noi è un punto di partenza. Non un traguardo», ripete l'ad Alessandro Araimo. Nel 2023 nelle 24 ore ha ottenuto una media dell'8, 6% di share. Può vantare una crescita del 48, 57% sulle prime trentuno settimane della stagione rispetto allo stesso periodo di un anno fa.

 

L'ascolto medio in prima serata è di 672 mila individui per uno share del 3, 4 per cento; l'età media dello spettatore è di 55 anni. I numeri della pubblicità sono più che positivi. Secondo i dati Nielsen, Discovery ha chiuso il primo bimestre con 41, 9 milioni di euro di raccolta (+22, 4%), contro il +3% di Mediaset e il +8, 7% della Rai.

 

fabio fazio e alessandro araimo

Ora l'attenzione dell'emittente di proprietà della Warner Bros. è verso i volti femminili. Un nuovo filone legato all'intrattenimento più pop e leggero. Porte aperte, allora, a due showgirl famose come Barbara D'Urso e Belen Rodriguez. L'argentina, secondo voci di corridoio, era a un passo dall'accettare un'offerta della Rai, che anche questa volta sarebbe invece stata bruciata dalla concorrenza. […] Dovrebbe condurre un programma cucito su misura per lei. […]

enrico mentana a gazebo da zoro con andrea salerno

LAURA CARAFOLI - INTERVISTA A GENTE

Laura Carafoli - Warner Bros Discovery alessandro araimo

Ultimi Dagoreport

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO