2021divanogiusti2405

IL DIVANO DEI GIUSTI – A SCHERMI UN PO’ RIAPERTI IL CINEMA CAFONE TORNA A DOMINARE. IN ASIA “FAST & FURIOUS 9” ARRIVA QUESTO WEEKEND A 162 MILIONI DI DOLLARI, E IN AMERICA STRAVINCE LA NUOVA VERSIONE DI “SAW”, CIOÈ “SPIRAL” CON 8, 7 MILIONI DI DOLLARI. NELLE SALE ITALIANE GLI SPETTATORI VACCINATI MA UN PO’ ZOMBI PORTANO INVECE ALLA VITTORIA “IL CATTIVO POETA” CON SERGIO CASTELLITTO CHE SI CREDE GABRIELE D’ANNUNZIO CON UN TOTALE SETTIMANALE DI 198 MILA EURO. DA LECCARSI I BAFFI. TANTO VALE STARE TRANQUILLI A CASA SUL DIVANO, DIREI. STASERA PIATTO RICCO… - VIDEO

 

 

 

 

Marco Giusti per Dagospia

 

Non so se è una buona notizia, ma a schermi un po’ riaperti il cinema cafone torna a dominare. Così in Asia “F9”, cioè “Fast & Furious 9” con Vin Diesel e Michelle Rodriguez arriva questo weekend a 162 milioni di dollari, e in America, a schermi ancora ridotti, stravince il weekend la nuova versione di “Saw”, cioè “Spiral” con Chris Rock e Samuel L. Jackson, 8, 7 milioni di dollari, secondo è l’action con Jason Stathan “Wrath of Man” con 3, 7, mentre è un flop il trhiller con Angelina Jolie “Those Who Wish me Dead”, solo 2, 8 milioni di dollari. Inutile dire che da noi, in streaming su Netflix è già superprimo il filmone sugli zombi di Zack Snyder “Army of the Dead”.

 

sergio castellitto il cattivo poeta

Se gli zombie cinematografici dominano lo streaming, nelle sale italiane gli spettatori vaccinati ma un po’ zombi portano invece alla vittoria “Il cattivo poeta” con Sergio Castellitto che si crede Gabriele D’Annunzio con un totale settimanale di 198 mila euro. Da leccarsi i baffi. Tanto vale stare tranquilli a casa sul divano, direi.

 

il traditore marco bellocchio 2

Stasera piatto ricco. “Viva Santa Rosalia!”. Rai Uno lancia in prima serata “Il traditore” di Marco Bellocchio con Pierfrancesco Favone come il traditore Buscetta.

 

Finalmente un filmone di mafia, solido, ben recitato, con un lavoro incredibile sulla lingua palermitana e sulla ricostruzione di una storia vera e potentissima interpretato alla grande da Pierfrancesco Favino come Don Masino Buscetta, Luigi Lo Cascio come Totuccio Contorno, Fabrizio Ferracane come Pippo Calò e Fausto Russo Alesi come Giovanni Falcone.

il traditore marco bellocchio 1

 

Fu anche due anni fa l’unico film italiano in concorso a Cannes, ma anche uno dei pochi film che valesse la pena vedere.

 

Anche se Bellocchio non è né giovane né esperto in mafia movie, bisogna ammettere che il lavoro che ha fatto sugli attori e sulla messa in scena del film è grandioso. Pochi mesi dopo Cannes passai mezza giornata a tavola con due palermitani doc come Tony Sperandeo e Franco Maresco che, pur non avendo visto il film, ma solo qualche clip, discutevano sulla credibilità palermitana degli attori.

 

 

il traditore marco bellocchio 3

Con mia grande sorpresa trovavano un po’ troppo borghese il palermitano di Luigi Lo Cascio come Totuccio Contorno e perfetto invece Favino, che a me, che non sono palermitano, sembrava bravissimo ma un filo artefatto. Secondo Franco e Tony, che se intendono, il suo lavoro era incredibile.

 

spielberg lo squalo

Stasera Don Masino se la vedrà con “Lo squalo” di Steven Spielberg su Iris, un classico che ancora funziona, confesso, e la scena meravigliosa, scritta da John Milius, di Robert Shaw che racconta la sua avventura fra gli squali è qualcosa di indimenticabile.

spiral

 

Ci sarebbe anche, su Cine 34, un classico comico italiano come “Tre uomini e una gamba” di e con Aldo, Giovanni e Giacomo, il primo loro film e forse il più divertente e fresco in assoluto. Vide bene il loro manager, Paolo Guerra, da poco, ahimé, scomparso, a puntare tutto sul cinema e a diventare il loro produttore. Li difese anche dalle trappole del cinema italiano che distrugge gli attori popolari dopo il primo o il secondo film. Una lezione che solo Checco Zalone ha davvero capito.

quel che resta del giorno

 

Sempre in prima serata, è una giornata ricca, vedo che troviamo su Rai Movie l’ottimo spaghetti western “I quattro dell’Ave Maria” di Giuseppe Colizzi con Terence Hill, Bud Spencer, Eli Wallach e Brock Peters. Su La7 addirittura “Quel che resta del giorno” di James Ivory, tratto dal libro di Kazuo Ishiguro, con Anthony Hopkins e Emma Thompson protagonisti.

 

poltergeist 1

Rai Due risponde con “Stai lontana da me” di Alessio Maria Federici con Brignano e Ambra, che magari un 6/7 per cento lo porterà a casa (l’ha portato addirittura il film di Walter Veltroni…). Ricordo come un po’ pesante e un po’ troppo teatrale “Il dubbio” di John Patrick Shanley con Meryl Streep e Philip Seymour Hoffman, Cielo alle 21, 20, ottimo action invece “Sahe House” di Daniel Espinosa con Ryan Reynolds, Denzel Washington, Brendan Gleeson e Vera Farmiga, Italia 1 alle 21, 20.

 

 

i quattro dell’ave maria

In seconda serata mi butterei alle 23 su Rai 4, sul meraviglioso “Poltergeist”, quello originale diretto da Tobe Hooper con Craig T. Nelson, Heather O’Rourke, Jobeth Williams, che vidi tanti anni fa a mezzanotte in Sala Grande a Venezia, mi ricordo che ci andai con Franco Quadri, che allora era direttore del Patalogo, annuario di cinema e teatro.

 

lo squalo locandina

Molto più visto, su Nove alle 23, 25, “La guerra dei mondi” di Steven Spielberg con Tom Cruise e Dakota Fanning. “Poltergeist”, come altri film dello stesso periodo, riusciva a essere un horror, davvero pauroso, ma anche un grande film popolare, cosa che non era per nulla semplice e allora fu una grossa novità.

 

Bellissimo western, anche se poco noto, “Joe Bass, l’implacabile” di Sydney Pollack con Burt Lancaster e Ossie Davis, uno dei primo film che giocano seriamente sui rapporti tra bianchi e neri in America in film di genere, Rai Movie alle 23, 35. La7 alle 23, 45 lancia un mélo poco visto con Harrison Ford e la bellissima Lesley-Anne Down, “Una strada, un amore” diretto da Peter Hyams, un regista considerato a torto minore.

voto di castita

 

Ricordo che non convinse tutti, invece, il primo film da regista di uno sceneggiatore importante come Guillermo Arriaga, “The Burning Plain” con Charlize Theron, Kim Basinger e una giovanissima Jennifer Lawrence. Arriaga era stato lo sceneggiatore di Inarritu e assieme si erano inventati una costruzione di racconto a incastri temporali davvero complicata che funzionò solo nei primi film e finì poi per diventare un vezzo artistico.

jason statham wrath of man

 

Nella notte, vedo che si va da un classico come “Easy Rider” di Peter Fonda e Dennis Hopper, Rai Movie all’1, 30, a un altro classico come “Don Franco e Don Ciccio nell’anno della contestazione” di Marino Girolami con Edwige Fenech maoista in minigonna con padre fascistissimo, Cine 34 all’1, da “Voto di castità” di Joe D’Amato con Gillian Bray, Rete 4 alle 3, unico film zozzetto della serata, al davvero mai passato “Margherita della notte” di Claude Autant-Lara con Michèle Morgan e Yves Montand, Rai Movie alle 3, 10.

 

il dubbio

 

Da “Peggio per me… meglio per te” di Bruno Corbucci con Little Tony, Cine 34 alle 3, 50, al bellissimo “Odissea nuda” di Franco Rossi con Enrico Maria Salerno e Venantino Venantino che vanno in Polinesia, Cine 34 alle 5, 40. Diceva Venantino che lui, come Marlon Brando, che c’era arrivato con “Il Bounty”, che si girava nello stesso periodo, rimase per un bel po’ in Polinesia e fece un sacco di figli con tante donne diverse. Era il paradiso… 

odissea nuda tom cruise la guerra dei mondi tobe hooper don franco e don ciccio nell’anno della contestazionedon franco e don ciccio nell’anno della contestazione 2lo squalo odissea nudamargherita della nottestai lontana da me la guerra dei mondichris rock spiralsteven spielberg lo squalo tre uomini e una gambadon franco e don ciccio nell’anno della contestazione. tre uomini e una gamba. the burning plainthe burning plain the burning plain odissea nuda sahe house quel che resta del giornoil dubbio poltergeistthose who wish me dead

Ultimi Dagoreport

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT