HOLLYWOOD ENDING - L’INDUSTRIA DELL’ INTRATTENIMENTO E’ IN GROSSI GUAI: COSTA TROPPO REALIZZARE SERIE TV E FILM, I “MILLENNIALS” NON VANNO AL CINEMA E MILIARDI DI PERSONE SCARICANO ILLEGALMENTE

Harvey Weinstein, Shane Smith (“Vice”), Susan Wojcicki (YouTube), Gary Newman (Fox): parlate con qualsiasi dirigente o produttore di Hollywood e vi dirà che i modelli tradizionali stanno svanendo. C’è chi si ostina a fare sequel per andare sul sicuro, ma il futuro è abbracciare la tecnologia. Chi non lo farà, perderà...

Condividi questo articolo


Claudia Eller e Andrew Wallenstein per “Variety”

 

SHARON STONE JEREMY RENNER NICOLE KIDMAN HARVEY WEINSTEIN SHARON STONE JEREMY RENNER NICOLE KIDMAN HARVEY WEINSTEIN

Parlate con qualsiasi dirigente o produttore di Hollywood e vi dirà che i modelli tradizionali dell’industria dell’intrattenimento stanno svanendo.

 

Shane Smith, amministratore delegato “Vice Media”: «Costa troppo realizzare un film

o una serie tv. La maggior parte dei progetti non funziona e quello che funziona deve pagare per gli altri. Proponi uno show in tv e nell’80% dei casi viene cancellato entro un anno. Se uno show funziona, gli altri saranno derivativi. Tutte copie per andare sul sicuro, ma il mercato si satura presto, e tutti cominciano ad odiare il format. Se la serie va on line, i costi diminuiscono. Esiste l’episodio pilota. Se non funziona, non si va avanti. Ma se funziona, si ha più libertà di sviluppare le idee. Chi fa il mio mestiere però non intende migrare on line. Noi vogliamo renderci attivi su tutte le piattaforme».

 

VICE HBO SERIES Shane Smith Tom Freston e Fareed Zakaria VICE HBO SERIES Shane Smith Tom Freston e Fareed Zakaria

Harvey Weinstein, co-presidente “The Weinstein”:«Ogni giorno affrontiamo la sfida della tecnologia e dobbiamo pensare a come fare, senza più il business del DVD. Un tempo se un film incassava 5 milioni di dollari al cinema, ne incassava altrettanti su DVD. Oggi se non hai fortuna in sala, sei nei guai. Però abbiamo l’opportunità, in tv, di fare serie di qualità. Dobbiamo prendere esempio da “Netflix”, che sposa contenuto e tecnologia con la stessa passione».

 

MALEFICIENT 1 MALEFICIENT 1

Joe Roth, produttore di “Maleficent”: «Credo che Tom Hanks e Leonardo DiCaprio siano le ultime star del cinema. Mettili in un film e la gente andrà a vederli. C’è differenza fra una star e una celebrità. La gente va a vedere la prima, non la seconda. Il problema è culturale. Questa generazione di attori non capisce l’importanza della privacy. Più ti rendi disponibile e visibile, meno sei misterioso. Julia Roberts e Angelina Jolie le vedi quando promuovono un film, ma poi spariscono. E dovrebbero stare attenti ai ruoli che scelgono. Quando io iniziai negli anni Settanta lo show era più importante del business, ora è il contrario».

bambini davanti a youtube bambini davanti a youtube

 

Susan Wojcicki, CEO “YouTube”: «Su “YouTube” c’è interattività e partecipazione. I creatori comunicano con gli utenti e viceversa. I creatori televisivi cominciano ad usare la nostra piattaforma. Hanno successo i backstage, le interviste, le promozioni. Abbracciare internet è una grande opportunità per i media tradizionali»

 

Chris McGurk, presidente “Cinedigm”: «Hollywood deve capire che le abitudini stanno cambiando. Più il pubblico è giovane, meno va al cinema. Preferisce vedere i film a casa, con un dispositivo a sua scelta. Il contenuto a cui sono interessati non è più l’iperproduzione. L’autoproduzione sembra più autentica».

 

Nina Jacobson, producer di “The Hunger Games”: «Le opportunità per i giovani sono scarse. La forza lavoro è omogenea. Non si corrono rischi e si ingaggiano sempre le stesse facce. Invece i volti dei film dovrebbero essere tanto diversi quanto lo sono quelli degli spettatori».

 

Gary Newman, CEO “Fox Television Group” chairman-CEO: «Dobbiamo evolverci. In un’ora di tv lo spettatore vede troppa pubblicità».

CHRIS DODD CHRIS DODD

 

Chris Dodd, presidente “MPAA”: «Solo nel 2013 ci sono stati 327 milioni di visitatori unici in siti da cui si scaricavano film illegalmente. Dobbiamo far sì che il pubblico abbia accesso ai contenuti per un prezzo più accessibile».

Alan Horn, presidente “Walt Disney Studios”: «E’ difficile catturare l’attenzione del pubblico e avere una grande star in un film non è abbastanza. Dobbiamo trovare modelli di distribuzione alternativi, ma ci sono storie che vanno raccontate. Dobbiamo essere bravi a scovarle e il pubblico arriverà».

 

Robert L. Johnson, fondatore “RLJ Companies”: «Le nuove tecnologie hanno portato alla luce produttori professionisti e amatoriali che creano nuove tendenze, nuovi talenti e nuovi modelli di monetizzazione. Ormai è il consumatore a decidere, e preferisce i dispositivi digitali. Chi non abbraccia la tecnologia, perderà».

rupert murdoch rupert murdoch

 

Jim Gianopulos, CEO di “Fox Filmed Entertainment”: «E’ conveniente dire che Hollywood si ripete e continua a fare sequel. Ma un buon sequel non è affatto una cosa vecchia. Il fatto che si ami la loro mitologia, che siano familiari, non significa che siano poco originali.

L’ultimo “X-Men” e “Planet of the Apes” sono stati grandi successi al box office. Il budget ha permesso ai registi di spaziare con la creatività. La risposta è stata senza precedenti. I sequel portano nuovo pubblico, non vecchio».

 

Kevin Tsujihara, CEO “Warner Bros”: «I nostri modelli non tengono abbastanza conto dei cambiamenti di comportamento dei consumatori. Dobbiamo dare loro prodotti migliori. I miei figli guardano la tv mentre guardano anche l’”iPad” e giocano al telefono. I nuovi consumatori vedono quello che vogliono quando vogliono. Non esiste più un modello unico che vale per tutti. Nonostante la frammentazione, il contenuto oggi vale più che mai. Ecco ciò su cui dobbiamo puntare».

Kevin Tsujihara WARNER BROS Kevin Tsujihara WARNER BROS

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

FLASH! – CARLE', MA CHE STAI A DI’? - CORREVA L’ANNO 1959 QUANDO L’AVVOCATO AGNELLI SI SBATTEVA ANITONA EKBERG. IERI A “100 MINUTI” (LA7) CARLO DE BENEDETTI RACCONTA DI AVERLO INCROCIATO CON LA DIVA DE “LA DOLCE VITA” QUANDO ERA “UN RAGAZZINO” (“LUI MI HA DETTO: VAI A FARTI UNA SEGA”) – FATTI I CONTI DELLA SERVA, ESSENDO NATO NEL 1934, CDB AVEVA NON SOLO 25 ANNI MA NEL 1959 ERA GIA’ SPOSATO CON MITA CROSETTI (NEL 1961, NASCE IL PRIMO FIGLIO RODOLFO) – INSOMMA, L'ERA DELLA SEGA L'AVEVA GIA' SUPERATA DA UN PEZZO...

PRESTA, CHE “BRUCIO”! - L’INTERVISTA AL “GIORNALE” DAL TELE-AGENTE HA SCATENATO IL PANICO NEGLI UFFICI LEGALI RAI - SOTTO LA LENTE D’INGRANDIMENTO DELL’AGCOM, SE NON ARRIVA PRIMA LA PROCURA, POTREBBE FINIRE LA DETTAGLIATA RICOSTRUZIONE DELL’OSPITATA A SANREMO DI JOHN TRAVOLTA SQUADERNATA DA LUCIO PRESTA: “MI CHIESERO SE ERAVAMO INTERESSATI ALLA PRESENZA DELL'ARTISTA AD UNA CIFRA MOLTO BASSA PERCHÉ LO SPONSOR DELLE SCARPE ERA DISPOSTO A PAGARE LA DIFFERENZA DEL SUO CACHET” - AMADEUS AVREBBE CHIESTO E OTTENUTO 90 MILA EURO NON DOVUTI SUL FORMAT “ARENA SUZUKI”: SAREBBE UNA VIOLAZIONE DI UNA DELIBERA DELLA VIGILANZA - I DIRIGENTI MELONIANI GODONO PER IL CALCIONE AL “TRADITORE” AMADEUS E IL FUTURO (NERO) PER I TELE-AGENTI…

MELANIA, INSTA-CAFONAL!  - IL PROFILO INSTAGRAM DI MELANIA RIZZOLI CONTINUA AD ESSERE LA BUSSOLA (IMPAZZITA) DELLA MILANO DA RI-BERE - TRA I NAVIGLI E VIA MONTENAPOLEONE, TRA IL BARETTO E IL CAFFÈ CIPRIANI, A SUON DI PARTY-BOOKS, SERATE CHARITY E COMPLEANNI, MELANIA E' PEGGIO DELLA DIGOS, LI SCHEDA TUTTI: PAOLINO BERLUSCONI, MINIMO BOLDI, AL BANO CHE SI GOLA, CHIARA BONI, CANDIDA MORVILLO CHE APPARECCHIA IL LIBRO, GUIDO BERTOLASO, ATTILIO FONTANA, FRANCESCO SPECCHIA, PIERO MARANGHI E... - VIDEO

FLASH! - PUNTO DI SVOLTA IN MEDIO ORIENTE: NELLE PROSSIME ORE SARA' ANNUNCIATA LA TREGUA TRA GAZA E ISRAELE IN CAMBIO DEL RILASCIO DEI 35 OSTAGGI IN MANO AD HAMAS - 45 GIORNI PER NEGOZIARE UN ACCORDO DEFINITIVO - NETANYAHU, CHE VOLEVA INVADERE RAFAH, COSTRETTO A PIU' MITI CONSIGLI DALL'AZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA, GENERALE GANTZ ("GLI OSTAGGI SONO PIU' IMPORTANTI DI RAFAH") E DALL'ALTOLA' DI BIDEN A BIBI ("SE ISRAELE INVADE RAFAH GLI AIUTI MILITARI AMERICANI VENGONO RIMESSI IN DISCUSSIONE")....