faber cucchetti 1

HOMO FABER! LA VITA DA ROMANZO TRA NUOTO, RADIO, DISCOTECHE DI FABER CUCCHETTI, DECANO DEI DJ – L’ESORDIO ALL’ALIBI IN MEZZO AI "GAY CON BAFFI E PANTALONI DI CUOIO" E LE NOTTI A CAPRI CON LA SORELLA DI PEPPINO DI CAPRI CHE FACEVA LA CASSIERA (“MI TRATTAVANO COME UNO SGUATTERO”) - “DIMENSIONE DANCE” NELL’83, PRIMO PROGRAMMA DI MUSICA MIXATA IN RADIO, E LA LEZIONE DI SCRATCH A "DOMENICA IN" - LA RINASCITA A SANTO DOMINGO - "MARCO TRANI? ERAVAMO I DUE PIÙ IMPORTANTI, MA TRA NOI NON C’ERA RIVALITÀ. IO PENSAVO A LANCIARE I DISCHI, LUI ERA UN ARTISTA AL CENTO PER CENTO” – VIDEO

 

Maria Egizia Fiaschetti per roma.corriere.it

 

 

FABER CUCCHETTI

Una vita da romanzo (e chissà che prima o poi non si decida a scriverlo). Da Ulisse in consolle, guidato dal Grande carro del destino.

 

Nazionale juniores di nuoto, prima di tuffarsi sulla pista da ballo si allena con la società «Sergio De Gregorio», dove cura il giornalino Rimonta distribuito in piscina. Il caso vuole che il tipografo che lo stampa sia anche l’editore originario di Radio Dimensione Suono:

 

«Nel ‘78 mi invitò a parlare nella sua rete, poco più che neonata - racconta Faber Cucchetti, 61 anni, decano dei dj sul dancefloor e al microfono - . Iniziai con il programma Rock, rockaccio e roccone che mi dava la possibilità di esprimermi... Da lì è partita la mia carriera» (qui la playlist SottoTraccia Sound System).

FABER CUCCHETTI

 

L’anno dopo, malgrado la scarsa esperienza, esordisce all’Alibi: «Chi arriva alla disco music dal rock è avvantaggiato perché conosce la struttura dei pezzi.

 

Appresi la tecnica da Pietro Micioni, che nel frattempo era stato chiamato al Much More. L’Alibi era un locale gay a tutti gli effetti, se la batteva con l’Easy Going dove il pubblico preferiva una musica più morbida... Io avevo i gay con i baffi e i pantaloni di cuoio che cercavano un suono più duro».

 

PEPPINO DI CAPRI

Quando alla fine del ‘79 la discoteca chiude si trova a lavorare in realtà meno importanti finché grazie a Claudio Casalini, titolare del negozio Best Record (all’epoca sono i proprietari dei locali a comprare i dischi), riceve un invito per Pescara. L’esperienza dura un mese: «Tornato a Roma venni catapultato in una discoteca di Capri, sotto un hotel importante... la cassiera era la sorella di Peppino Di Capri. Mi trattavano come uno sguattero, dormivo in un sottoscala e mi venne la scabbia. La sera il locale era deserto, gli isolani mi conoscevano perché al mattino mi vedevano correre fino ai Faraglioni e nuotare per ore».

 

A salvarlo è ancora una volta Casalini: «Mi dice che al Much More cercano il sostituto di Pietro Micioni, pronto per approdare al Piper. Faccio le valigie e mi presento al provino».

 

Il talent scout è il press agent della Dolce Vita Enrico Lucherini: «Gli piacqui subito, ma non era un esperto di musica. Misi Upside down di Diana Ross e dopo 45 secondi me lo fece togliere: “Qui niente reggae”. Sapevo di avere buone chance di venire preso e non replicai».

 

FABER CUCCHETTI 25

Nell’83 lancia il primo programma di musica mixata in radio, «Dimensione dance», con 600mila ascoltatori medi: «Fino a quel momento la mia palestra era stata la discoteca. Imparai sul campo, non ho mai provato i cambi a casa, l’orecchio ce l’hai e basta». Uscito dall’emittente nell’89, nel ‘91 riunisce un gruppo di dj nel progetto «Mix Fm», una costola di «Voglia di Radio» in onda dalle 21 alle 6, alternativo a «Centro Suono Rave» che vede protagonista il fratello, Luca Cucchetti.

FABER CUCCHETTI 19

 

A riunirli sarà il programma «Power Station» inaugurato poco dopo al Qube: «Facevamo radio da una vetrata con il pubblico che ballava in pista». Ingaggiato nel’95 dal network milanese One-O- One, dopo tre anni la sua attitudine lo spinge altrove:

 

«Non mi trovai molto a mio agio, tornai a Roma per rifondare una radio piena di anima, seppure di nicchia». L’ultima esperienza con Andrea Torre, «Cdr», in un locale all’Ostiense non decolla: «Non puoi competere in Formula Uno se non sei al volante di una Ferrari. Ci siamo auto-ghettizzati e mi sono reso conto che per la radio non c’erano più possibilità».

ENRICO LUCHERINI

 

La sua rinascita è a Santo Domingo, dove segue un amico in vacanza per scrollarsi di dosso i pensieri negativi e trovare nuova linfa: «Ho venduto l’intera collezione di vinili, oltre 30mila, tutte le cassette originali di Dimensione Dance, ho messo da parte un gruzzolo e dopo aver fatto su e giù per un periodo mi sono trasferito definitivamente».

 

FABER CUCCHETTI 29

In Italia, prima della pandemia, tornava sei-sette volte l’anno per serate revival con 1.400 persone al Piper e in altri locali: «Un’atmosfera incredibile, se il cinquanta-sessantenne si trova circondato da coetanei scatta una magia che altrimenti non si crea». Da quando tutto è bloccato a causa dell’emergenza sanitaria anche sull’isola caraibica le sue attività, di guida turistica e fotografo, sono ferme:

 

«Sono grato alle persone che, appassionate della mia musica, pur non conoscendomi personalmente in questi mesi mi hanno sostenuto. Non lavoro dallo scorso 28 febbraio, senza di loro sarei finito in mezzo a una strada». Tra i mille lavori, ha riscoperto l’antica passione per il giornalismo collaborando con la testata online Roma.com.

FABER CUCCHETTI

 

Arrivato all’apice della carriera con «la dimostrazione di scratch» negli anni Ottanta a Domenica In, condotta da Pippo Baudo, è stato tra i giganti di quella temperie culturale e musicale assieme a Marco Trani: «Eravamo i due più importanti, ma tra noi non c’era rivalità. Lui suonava nel club, io nelle grandi discoteche. Io pensavo a lanciare i dischi, a creare i miei format, lui era un artista al cento per cento».

marco traniRizza Dagostino Marco Trani marco trani claudio coccoluto all'histeriaMarco Trani dj Claudio Casalini ricorda Marco Trani Marco Trani e Claudio Rizza Marco Trani Roberto Dagostino e Claudio Rizza Marco Trani e Claudio Rizza Marco Trani marco trani roberto d'agostino corrado rizza

faber cucchetti e dago Foto Gio Conrad Desiree Colapietro e Faber Cucchetti Foto Gio Conrad marco trani faber cucchetti corrado rizza

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...